Meloni in due ore non ha detto niente
Articolo di Chiara Braga.
Oltre due ore di conferenza stampa per non dire nulla, continuare con il solito atteggiamento vittimista, con i soliti attacchi alle opposizioni, con la solita creazione di nemici immaginari, senza mai dare risposte ai problemi del Paese come la sanità, il lavoro, il carovita.
Guida il Governo ma sembra ancora all’opposizione. Meloni, quando ci parlerai di quale futuro immagini per l’Italia?
La Presidente del Consiglio continua a descrivere un Paese dei balocchi, ma non ha un minimo di contezza dei problemi dell’Italia. Gravi sono le falsità che continua a raccontare.
Per i conti pubblici si affida al buon andamento dell’economia, rifiuta di assumersi una responsabilità diretta su questioni delicate come la grave mancata ratifica del Mes, il Patto stabilità e le leggi sulla concorrenza. Pensa a un’Europa sulla carta in cui l’Italia conta sempre meno.
Dice di tagliare le tasse con i risparmi alla spesa, ma si dimentica che la sua manovra è finanziata in deficit e solo per un anno. Offende l’intelligenza di tutti raccontando che la sua pessima riforma costituzionale, che dovrebbe introdurre il famoso premierato, non tocca i poteri del presidente della Repubblica.
Come sempre molta propaganda e attacchi ingiustificati all’opposizione.
Sarà un anno complesso ma né lei, né il suo Governo, sono all’altezza di quello che ci aspetta.
Oltre due ore di conferenza stampa per non dire nulla, continuare con il solito atteggiamento vittimista, con i soliti attacchi alle opposizioni, con la solita creazione di nemici immaginari, senza mai dare risposte ai problemi del Paese come la sanità, il lavoro, il carovita.
Guida il Governo ma sembra ancora all’opposizione. Meloni, quando ci parlerai di quale futuro immagini per l’Italia?
La Presidente del Consiglio continua a descrivere un Paese dei balocchi, ma non ha un minimo di contezza dei problemi dell’Italia. Gravi sono le falsità che continua a raccontare.
Per i conti pubblici si affida al buon andamento dell’economia, rifiuta di assumersi una responsabilità diretta su questioni delicate come la grave mancata ratifica del Mes, il Patto stabilità e le leggi sulla concorrenza. Pensa a un’Europa sulla carta in cui l’Italia conta sempre meno.
Dice di tagliare le tasse con i risparmi alla spesa, ma si dimentica che la sua manovra è finanziata in deficit e solo per un anno. Offende l’intelligenza di tutti raccontando che la sua pessima riforma costituzionale, che dovrebbe introdurre il famoso premierato, non tocca i poteri del presidente della Repubblica.
Come sempre molta propaganda e attacchi ingiustificati all’opposizione.
Sarà un anno complesso ma né lei, né il suo Governo, sono all’altezza di quello che ci aspetta.
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