Print

Arroccati nel palazzo

Written by Sara Valmaggi.

Sara ValmaggiLa Lega e la maggioranza si sono chiusi in un bunker, in una difesa auto assolutoria, facendo finta che non è successo nulla. Di fronte alla mozione di sfiducia presentata da Pd e Patto civico hanno fatto quadrato, ridato credito a Maroni e continuato ad occuparsi ineffabilmente della riorganizzazione delle poltrone di giunta. Un vero arroccamento nel Palazzo, che non potrà che condannarli ad una lenta agonia, come già accaduto nella scorsa legislatura. Dopo l’inchiesta sul sistema sanitario che ha portato anche all’arresto del vicepresidente della Regione, Mario Mantovani, è chiara a tutti l’incapacità politica di Maroni di rompere con il passato, a partire dal sistema dei controlli e dall’invadenza della politica nelle nomine dei direttori generali della sanità. Questi ultimi, in alcuni casi, si sono dimostrati totalmente asserviti ai vertici regionali, provocando storture e comportamenti illegittimi. La commissione d’inchiesta interna, voluta un anno fa dallo stesso presidente, non ha portato ad alcun risultato: tutti i direttori generali coinvolti e giudicati inadeguati, ad oggi, sono tutti al loro posto.
Non dimentichiamo la serie di inchieste che hanno coinvolto l’istituzione nell’era Maroni: ricordiamo i casi di Infrastrutture Lombarde, ancora senza guida dopo l’arresto di Rognoni, Ferrovie Nord, l’inchiesta della “cupola appalti” del marzo 2014, oltre a quella che ha coinvolto lo stesso presidente.
Risulta paradossale e grave che le ultime inchieste sul sistema sanitario siano venute alla luce a pochi mesi dall’approvazione del progetto di riforma, provvedimento che non abbiamo sostenuto ma che ci siamo battuti per migliorare. A partire dalla richiesta di norme più stringenti sui controlli del sistema. Quanto è accaduto è anche l’ennesima dimostrazione che questo sistema non può che essere ripensato e riformato nel profondo, a partire dalla guida politica.

Per seguire l'attività di Sara Valmaggi: sito web - pagina facebook

Pin It