Lo stadio, gli stadi, i progetti, i denari
Articolo di Rosario Pantaleo.
Dalle notizie di stampa odierne, apprendiamo che il Milan A.C. valuta varie opzioni territoriali per la costruzione del proprio stadio mentre l’Inter rimarrebbe nell’area di San Siro.
Se tali notizie rispondessero al vero, si presume che il Milan un progetto per il nuovo stadio ancora non lo avrebbe predisposto (perché dubito che possa gestire l’ipotesi tre progetti in contemporanea: Maura, San Donato e Sesto San Giovanni) mentre l’Inter F.C. avrebbe la capacità finanziaria di costruire uno stadio nuovo in maniera autonoma.
Quale sia la realtà, parafrasando Lucio Battisti, lo scopriremo solo vivendo…
Nel frattempo, la Guardia di Finanza si è attivata per chiarire la serie di passaggi azionari all’interno della proprietà del Milan con, così parrebbe, importanti movimenti di denaro (si parla di un miliardo di euro) verso Paesi con un legislazioni fiscali differenti da quelle italiane (Isole Cayman). Restando in attesa di avere notizie aggiornate su questa indagine, viene spontaneo chiedersi se non sia opportuno valutare con attenzione (anche da parte delle banche finanziatrici dell’operazione nuovo/i stadio/i) le migliori modalità di eventuali accordi da stipulare con società in grado di movimentare importanti risorse verso Paesi in cui le nostre autorità non potrebbero intervenire in caso di problemi di natura finanziaria.
Dalle notizie di stampa odierne, apprendiamo che il Milan A.C. valuta varie opzioni territoriali per la costruzione del proprio stadio mentre l’Inter rimarrebbe nell’area di San Siro.
Se tali notizie rispondessero al vero, si presume che il Milan un progetto per il nuovo stadio ancora non lo avrebbe predisposto (perché dubito che possa gestire l’ipotesi tre progetti in contemporanea: Maura, San Donato e Sesto San Giovanni) mentre l’Inter F.C. avrebbe la capacità finanziaria di costruire uno stadio nuovo in maniera autonoma.
Quale sia la realtà, parafrasando Lucio Battisti, lo scopriremo solo vivendo…
Nel frattempo, la Guardia di Finanza si è attivata per chiarire la serie di passaggi azionari all’interno della proprietà del Milan con, così parrebbe, importanti movimenti di denaro (si parla di un miliardo di euro) verso Paesi con un legislazioni fiscali differenti da quelle italiane (Isole Cayman). Restando in attesa di avere notizie aggiornate su questa indagine, viene spontaneo chiedersi se non sia opportuno valutare con attenzione (anche da parte delle banche finanziatrici dell’operazione nuovo/i stadio/i) le migliori modalità di eventuali accordi da stipulare con società in grado di movimentare importanti risorse verso Paesi in cui le nostre autorità non potrebbero intervenire in caso di problemi di natura finanziaria.
