Salviamo il Parco Agricolo Sud Milano
Articolo pubblicato da Repubblica.
"Salviamo il Parco Agricolo Sud Milano". Lo striscione, esposto davanti alla sede di Regione Lombardia, ha unito i 43 sindaci dei Comuni di Città Metropolitana, i lavoratori del Parco Sud, le associazioni come Legambiente Lombardia, Italia Nostra, Wwf, Greenpeace, che si stanno battendo da settimane contro il progetto di legge del centrodestra che se approvato dalla giunta regionale (la discussione è fissata per il prossimo 1 dicembre) consentirebbe a Regione Lombardia di modificare la governance del Parco anche potendo nominare direttamente il presidente.
"Vogliono eliminare la funzione di gestione della Città Metropolitana e togliere il Parco alla comunità, levarlo al territorio, quindi ai cittadini che lo vivono", la protesta di circa settanta persone in via Fabio Filzi con tanti cartelli. "Chiediamo il ritiro del progetto di legge e l'apertura di un tavolo istituzionale" dicono i sindaci, mentre Legambiente Lombardia rilancia il progetto di realizzare, in alternativa, il Parco Agricolo Metropolitano, che segue gli obiettivi indicati dalla legge regionale 28/2016 dando la possibilità ai parchi di accorparsi e che era già comparso nel 2019 nella relazione generale del Pgt (piano di governo del territorio) del Comune di Milano.
Un progetto, quello del Parco Metropolitano, che prevede la creazione di un ideale corridoio verde che unificherebbe Parco Nord e Parco Sud comprendendo parchi regionali e locali di interesse sovracomunale sotto un unico soggetto gestore delle aree e un'unica grande rete tra i 230 fontanili attivi, i 3.800 chilometri di canali irrigui e i 3 milioni di nuovi alberi del progetto Forestami.
"Realizzare il Parco Metropolitano è uno dei progetti determinanti per il piano strategico di Città Metropolitana - dice Barbara Meggetto, la presidente di Legambiente Lombardia - mentre il Parco Sud nelle mani della Regione mina di fatto la legge istitutiva dei parchi, la 86/83. E così facendo, si vanno a depotenziare la tutela e la protezione degli ecosistemi in nome di quanti, tra politica agricola e pianificazione urbanistica, vorrebbero vedere i parchi relegati ad un ruolo secondario, altro che rilancio del Parco Sud".
Intanto l'attuale presidente del Parco Agricolo Sud, Daniele Del Ben, saluta: "La mia carica cessa, il progetto di legge prevede che la giunta regionale incarichi un commissario. Vigileremo con grande attenzione affinché un patrimonio ambientale come il Parco Sud, che è stato voluto dai cittadini, migliora il clima e dà ossigeno e pulisce l'aria migliorando il clima, non subisca quegli sconvolgimenti che molti temono".
"Questa è una battaglia, siamo oggetto di un attacco contro la grande speculazione e c'è bisogno di un argine forte - dice il sindaco di Cassinetta di Lugagnano, Michele Bona - da anni portiamo avanti con i cittadini la tutela del territorio".
Tra chi protesta c'è anche il sindaco di Liscate, ultimo paese a est del Parco Sud: "Da noi è stato fatto il casello della Brebemi, che arriva a Liscate: il mio territorio è stato sventrato dalla Brebemi e dalla Tem, ora protestiamo contro quello che potrebbe avvenire con questo disegno di legge di Regione Lombardia, perché non vogliamo che altri territorio siano sventrati come il nostro".
"Salviamo il Parco Agricolo Sud Milano". Lo striscione, esposto davanti alla sede di Regione Lombardia, ha unito i 43 sindaci dei Comuni di Città Metropolitana, i lavoratori del Parco Sud, le associazioni come Legambiente Lombardia, Italia Nostra, Wwf, Greenpeace, che si stanno battendo da settimane contro il progetto di legge del centrodestra che se approvato dalla giunta regionale (la discussione è fissata per il prossimo 1 dicembre) consentirebbe a Regione Lombardia di modificare la governance del Parco anche potendo nominare direttamente il presidente.
"Vogliono eliminare la funzione di gestione della Città Metropolitana e togliere il Parco alla comunità, levarlo al territorio, quindi ai cittadini che lo vivono", la protesta di circa settanta persone in via Fabio Filzi con tanti cartelli. "Chiediamo il ritiro del progetto di legge e l'apertura di un tavolo istituzionale" dicono i sindaci, mentre Legambiente Lombardia rilancia il progetto di realizzare, in alternativa, il Parco Agricolo Metropolitano, che segue gli obiettivi indicati dalla legge regionale 28/2016 dando la possibilità ai parchi di accorparsi e che era già comparso nel 2019 nella relazione generale del Pgt (piano di governo del territorio) del Comune di Milano.
Un progetto, quello del Parco Metropolitano, che prevede la creazione di un ideale corridoio verde che unificherebbe Parco Nord e Parco Sud comprendendo parchi regionali e locali di interesse sovracomunale sotto un unico soggetto gestore delle aree e un'unica grande rete tra i 230 fontanili attivi, i 3.800 chilometri di canali irrigui e i 3 milioni di nuovi alberi del progetto Forestami.
"Realizzare il Parco Metropolitano è uno dei progetti determinanti per il piano strategico di Città Metropolitana - dice Barbara Meggetto, la presidente di Legambiente Lombardia - mentre il Parco Sud nelle mani della Regione mina di fatto la legge istitutiva dei parchi, la 86/83. E così facendo, si vanno a depotenziare la tutela e la protezione degli ecosistemi in nome di quanti, tra politica agricola e pianificazione urbanistica, vorrebbero vedere i parchi relegati ad un ruolo secondario, altro che rilancio del Parco Sud".
Intanto l'attuale presidente del Parco Agricolo Sud, Daniele Del Ben, saluta: "La mia carica cessa, il progetto di legge prevede che la giunta regionale incarichi un commissario. Vigileremo con grande attenzione affinché un patrimonio ambientale come il Parco Sud, che è stato voluto dai cittadini, migliora il clima e dà ossigeno e pulisce l'aria migliorando il clima, non subisca quegli sconvolgimenti che molti temono".
"Questa è una battaglia, siamo oggetto di un attacco contro la grande speculazione e c'è bisogno di un argine forte - dice il sindaco di Cassinetta di Lugagnano, Michele Bona - da anni portiamo avanti con i cittadini la tutela del territorio".
Tra chi protesta c'è anche il sindaco di Liscate, ultimo paese a est del Parco Sud: "Da noi è stato fatto il casello della Brebemi, che arriva a Liscate: il mio territorio è stato sventrato dalla Brebemi e dalla Tem, ora protestiamo contro quello che potrebbe avvenire con questo disegno di legge di Regione Lombardia, perché non vogliamo che altri territorio siano sventrati come il nostro".