Pessima conclusione del tentativo di dare una legge elettorale al Paese
 
Quella di oggi è stata una pessima conclusione di un tentativo di dare una buona legge elettorale al Paese. Sicuramente la legge elettorale non è una priorità per gli italiani ma va fatta e le regole del gioco vanno scritte insieme e a questo punto c’è anche la necessità di fare in fretta perché ormai la legislatura sta volgendo al termine.
Dopo il referendum del 4 dicembre, è innegabile che questa legislatura abbia perso molto del suo significato perché era nata come una legislatura costituente. 
		
	
		
	
	
		
No ad atti irresponsabili
 
Onorevole, vi sentite traditi da Grillo e compagni?
«Io continuo a pensare che lo sforzo che è stato fatto, e rispetto al quale il Pd ha rinunciato a parte delle proprie posizioni per favorire un accordo ampio, possa reggere. Spero che non vi siano atti di irresponsabilità da parte di chi ha votato il testo in commissione e mi auguro che continui a votarlo in aula».
Renzi rischia di bruciarsi con il M5S, come accadde a Bersani nel 2013?
Renzi rischia di bruciarsi con il M5S, come accadde a Bersani nel 2013?
M5S inaffidabile
 
Quello che è avvenuto oggi è un fatto politico: mi pare evidente che c’è un gruppo parlamentare che ha fatto un accordo con gli altri grandi gruppi per portare avanti una legge elettorale e ha dimostrato di essere inaffidabile, di non reggere le tensioni interne e di non saper stare nelle istituzioni.
Quando un intero gruppo vota in modo diverso da come si è concordato, su un tema che non è secondario perché riguarda le autonomie e una parte del territorio italiano, si assume una responsabilità gravissima e deve prendersi la responsabilità di aver fatto saltare l’accordo che si era faticosamente costruito rinunciando ognuno a qualcosa. 
		
	
		
	
	
		
Se i grillini si sfilano cambia tutto
 "Abbiamo fatto un accordo a quattro: è ovvio che se qualcuno si sfila cambia tutto, ma siamo ottimisti che non succederà". Lo dice il relatore della legge elettorale, il deputato Pd Emanuele Fiano, in un'intervista a La Stampa. "La prima dichiarazione di Grillo è stata un fulmine a ciel sereno, immagino sia stato un messaggio rivolto ai suoi internamente. Poi però è arrivato il post su Facebook con la conferma che si va avanti: ci atteniamo a quello", afferma. Ammette che "la legge non è perfetta, come ogni legge elettorale, e ognuna delle quattro forze che hanno partecipato avrebbe voluto cambiare qualcosa. Ma fino adesso tutti hanno rispettato gli impegni" e "non ci sono al momento grandi cambiamenti che pensiamo possano essere fatti in Aula".
 "Abbiamo fatto un accordo a quattro: è ovvio che se qualcuno si sfila cambia tutto, ma siamo ottimisti che non succederà". Lo dice il relatore della legge elettorale, il deputato Pd Emanuele Fiano, in un'intervista a La Stampa. "La prima dichiarazione di Grillo è stata un fulmine a ciel sereno, immagino sia stato un messaggio rivolto ai suoi internamente. Poi però è arrivato il post su Facebook con la conferma che si va avanti: ci atteniamo a quello", afferma. Ammette che "la legge non è perfetta, come ogni legge elettorale, e ognuna delle quattro forze che hanno partecipato avrebbe voluto cambiare qualcosa. Ma fino adesso tutti hanno rispettato gli impegni" e "non ci sono al momento grandi cambiamenti che pensiamo possano essere fatti in Aula". 


