Riaprire ora vita e speranza
Articolo del Cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, pubblicato da Avvenire.
Nel cuore del mese di agosto, in quasi tutti i paesi e le città del nostro Paese, si celebra la festa dell’assunzione di Maria al cielo. Un mistero che ci dice qual è la nostra destinazione: ossia essere assunti con il nostro corpo risorto nel cielo di Dio. Maria, la prima che ha creduto alla Parola del Signore, è la prima a entrare nel cielo di Dio con il suo corpo. Questa festa è celebrata da tutti i cristiani di tutte le confessioni, ovunque nel mondo. In Occidente la chiamiamo, appunto, Assunzione.
Nel cuore del mese di agosto, in quasi tutti i paesi e le città del nostro Paese, si celebra la festa dell’assunzione di Maria al cielo. Un mistero che ci dice qual è la nostra destinazione: ossia essere assunti con il nostro corpo risorto nel cielo di Dio. Maria, la prima che ha creduto alla Parola del Signore, è la prima a entrare nel cielo di Dio con il suo corpo. Questa festa è celebrata da tutti i cristiani di tutte le confessioni, ovunque nel mondo. In Occidente la chiamiamo, appunto, Assunzione.
Dopo la tragedia di Civitanova
Articolo di Lorenzo Gaiani pubblicato dalle ACLI.
L’omicidio di un ambulante di origine nigeriana avvenuto a Civitanova Marche alcuni giorni fa ha giustamente scosso la coscienza del Paese per la particolare violenza ed efferatezza del crimine, aggravata dalla constatazione che nessuno degli astanti è intervenuto per cercar di fermare l’assassino, mentre molti con i loro cellulari hanno ripreso l’orribile scena.
In apparenza il crimine non sembra avere una matrice politica, e pare più che altro l’atto di un individuo violento e totalmente incapace di controllare la sua rabbia. In ciò il crimine si differenzia, ad esempio, da quello di quattro anni fa a Macerata (nella cui Provincia si trova Civitanova) quando un militante neofascista sparò per le vie della città su persone di colore a rischio di provocare una strage.
L’omicidio di un ambulante di origine nigeriana avvenuto a Civitanova Marche alcuni giorni fa ha giustamente scosso la coscienza del Paese per la particolare violenza ed efferatezza del crimine, aggravata dalla constatazione che nessuno degli astanti è intervenuto per cercar di fermare l’assassino, mentre molti con i loro cellulari hanno ripreso l’orribile scena.
In apparenza il crimine non sembra avere una matrice politica, e pare più che altro l’atto di un individuo violento e totalmente incapace di controllare la sua rabbia. In ciò il crimine si differenzia, ad esempio, da quello di quattro anni fa a Macerata (nella cui Provincia si trova Civitanova) quando un militante neofascista sparò per le vie della città su persone di colore a rischio di provocare una strage.
“No More War”, la mostra di Emergency a Milano sull'Afghanistan
Articolo della Stampa.
Era il 15 agosto dell'anno scorso quando i Talebani presero Kabul. È stato il simbolo del ritorno dell'Emirato Islamico dell'Afghanistan nonostante i 20 anni di intervento occidentale: l'offensiva talebana era cominciata a maggio 2021, dopo la rapida caduta di altre capitali provinciali del Paese durante il ritiro delle forze Nato.
Era il 15 agosto dell'anno scorso quando i Talebani presero Kabul. È stato il simbolo del ritorno dell'Emirato Islamico dell'Afghanistan nonostante i 20 anni di intervento occidentale: l'offensiva talebana era cominciata a maggio 2021, dopo la rapida caduta di altre capitali provinciali del Paese durante il ritiro delle forze Nato.
Quante tragedie della solitudine ancora?
Articolo di Carlo Borghetti.
In questi giorni di torrida estate, a Mantova una donna di 59 anni viene trovata morta nella doccia di casa sua dai vigili del fuoco: il decesso, circa un mese fa. A vegliarla, il suo cagnolino. I vicini se ne sono accorti per l’odore proveniente dal suo appartamento.
A Genova, quartiere Marassi, Christian La Fauci, scrittore 45enne, muore stroncato da un malore; la madre, ottantacinquenne e bloccata a letto, non riesce a dare l’allarme e muore qualche giorno più tardi. A scoprire la tragedia, un imprenditore che con La Fauci aveva contatti per la commissione di un libro.
In questi giorni di torrida estate, a Mantova una donna di 59 anni viene trovata morta nella doccia di casa sua dai vigili del fuoco: il decesso, circa un mese fa. A vegliarla, il suo cagnolino. I vicini se ne sono accorti per l’odore proveniente dal suo appartamento.
A Genova, quartiere Marassi, Christian La Fauci, scrittore 45enne, muore stroncato da un malore; la madre, ottantacinquenne e bloccata a letto, non riesce a dare l’allarme e muore qualche giorno più tardi. A scoprire la tragedia, un imprenditore che con La Fauci aveva contatti per la commissione di un libro.