Il PD riprenda il dialogo con chi chiede la pace
"C'è una profonda incertezza e inquietudine nel nostro popolo per quello che sta accadendo sulla scena internazionale. Sentire parlare di armi nucleari come se fosse ovvio crea molta preoccupazione. Benissimo la mobilitazione per le donne e i giovani in Iran", ma "dobbiamo riprendere in mano" anche "un dialogo con chi si mobilita per la pace. Non li possiamo affidare tutti al filo-putinismo, non sono tutti filo-putiniani. Dobbiamo dialogare con le Arci, con le Acli, con il mondo cattolico, con chi chiede di dar voce alla diplomazia. Noi stiamo dalla parte giusta, con l'Ucraina, ma proprio per questo dobbiamo stare anche in quelle piazze dove si invoca una svolta". Lo ha detto la viceministra agli Affari Esteri, Marina Sereni (Pd), intervenendo alla direzione del partito in corso al Nazareno.
Ragazze, risolviamo l'equazione
Articolo di Patrizia Toia.
Nei giorni scorsi è stato presentato il rapporto Unicef "Solving the equation: helping girls and boys learn mathematics", dal quale emerge un quadro preoccupante per quanto riguarda l’apprendimento delle materie matematiche da parte delle ragazze, infatti i loro coetanei maschi hanno possibilità 1,3 volte maggiori di acquisire tali competenze, e il 47% delle ragazze dichiara di non sentirsi abbastanza abile nelle materie matematiche, contro il 40% dei maschi.
Nei giorni scorsi è stato presentato il rapporto Unicef "Solving the equation: helping girls and boys learn mathematics", dal quale emerge un quadro preoccupante per quanto riguarda l’apprendimento delle materie matematiche da parte delle ragazze, infatti i loro coetanei maschi hanno possibilità 1,3 volte maggiori di acquisire tali competenze, e il 47% delle ragazze dichiara di non sentirsi abbastanza abile nelle materie matematiche, contro il 40% dei maschi.
Una manifestazione per la pace
Articolo pubblicato da Avvenire.
Se la diplomazia tace e la politica continua a parlare solo con armi e sanzioni, è la società civile a chiedere di dare una possibilità alla pace. Lo fa ancora una volta, con le tante voci del movimento per la pace. A cominciare dalla Rete italiana pace e disarmo (Ripd), che annuncia manifestazioni nelle piazze, dal 21 al 23 ottobre, organizzate dalle associazioni aderenti, a partire da Acli e Arci. «Ci saremo», dice anche il Movimento europeo azione nonviolenta (Mean) che chiede alla società civile e alla politica di «mobilitare la nonviolenza attiva». Ali (Autonomie locali italiane) assicura che «i Comuni saranno in prima linea per la pace».
Se la diplomazia tace e la politica continua a parlare solo con armi e sanzioni, è la società civile a chiedere di dare una possibilità alla pace. Lo fa ancora una volta, con le tante voci del movimento per la pace. A cominciare dalla Rete italiana pace e disarmo (Ripd), che annuncia manifestazioni nelle piazze, dal 21 al 23 ottobre, organizzate dalle associazioni aderenti, a partire da Acli e Arci. «Ci saremo», dice anche il Movimento europeo azione nonviolenta (Mean) che chiede alla società civile e alla politica di «mobilitare la nonviolenza attiva». Ali (Autonomie locali italiane) assicura che «i Comuni saranno in prima linea per la pace».
Il CoWorking è un esempio di come guardare al futuro
Intervento di Franco Mirabelli all'inaugurazione dello spazio di CoWorking della Cooperativa DueCento (video).
Franco Tripodi, qualche mese fa, mi ha accompagnato a vedere lo spazio in cui oggi nasce la location per il coworking mentre c’erano i lavori in corso e devo dire che, completato, è sorprendente: è uno spazio bello e funzionale.
Le cooperative di abitazione possono scegliere di fare case e fermarsi lì oppure possono scegliere di fare case, coltivare relazioni con i soci, con i quartieri e guardare al futuro.
Franco Tripodi, qualche mese fa, mi ha accompagnato a vedere lo spazio in cui oggi nasce la location per il coworking mentre c’erano i lavori in corso e devo dire che, completato, è sorprendente: è uno spazio bello e funzionale.
Le cooperative di abitazione possono scegliere di fare case e fermarsi lì oppure possono scegliere di fare case, coltivare relazioni con i soci, con i quartieri e guardare al futuro.