Incredibile che questa giornata divida
Intervista di Affaritaliani a Silvia Roggiani.
Roggiani, ogni anno polemiche sul 25 aprile, una festa che continua a non unire.
E' incredibile che questa giornata divida. In testa al corteo ci sono sindaci con la fascia di ogni schieramento. Questa è una festa divisiva solo per chi pensa che lo sia. Il 25 aprile iniziò una nuova fase per l'Italia, il giorno dell'orgoglio del nostro Paese. Chi lo reputa divisivo, sono coloro che pensano che il fascismo abbia avuto qualcosa di buono. Ma non è così: non ha avuto niente di buono. L'antifascismo dovrebbe essere scontato, ma non lo è per molti rappresentanti dello Stato.
Roggiani, ogni anno polemiche sul 25 aprile, una festa che continua a non unire.
E' incredibile che questa giornata divida. In testa al corteo ci sono sindaci con la fascia di ogni schieramento. Questa è una festa divisiva solo per chi pensa che lo sia. Il 25 aprile iniziò una nuova fase per l'Italia, il giorno dell'orgoglio del nostro Paese. Chi lo reputa divisivo, sono coloro che pensano che il fascismo abbia avuto qualcosa di buono. Ma non è così: non ha avuto niente di buono. L'antifascismo dovrebbe essere scontato, ma non lo è per molti rappresentanti dello Stato.
Dobbiamo trasmettere ai giovani di oggi forza morale e rigore
Articolo di Marina Sereni.
Per cambiare il mondo bisognava esserci. Questo è stato il motivo che mi ha fatto abbracciare l'impegno politico: la convinzione che la partecipazione è una parte costitutiva della democrazia, senza partecipazione non c'è democrazia e il Paese potrebbe andare di nuovo allo sbando'. È una delle frasi più conosciute e citate di Tina Anselmi, partigiana a 16 anni.
Per cambiare il mondo bisognava esserci. Questo è stato il motivo che mi ha fatto abbracciare l'impegno politico: la convinzione che la partecipazione è una parte costitutiva della democrazia, senza partecipazione non c'è democrazia e il Paese potrebbe andare di nuovo allo sbando'. È una delle frasi più conosciute e citate di Tina Anselmi, partigiana a 16 anni.
Mattarella ha ristabilito la storia
Articolo di Repubblica.
"Certe cose se si sentono bisogna dirle ad alta voce, mettendoci la faccia. Meloni in alcune occasioni pubblicamente ha mostrato una faccia decisa, ha urlato certe parole e certi slogan e quello che dovrebbe fare è mettere la faccia e dire con chiarezza e in maniera definitiva: 'siamo antifascisti'", ha detto Sala prima della partenza del corteo. "Però se sono così io credo sia anche inutile continuare con questo balletto. L'importante è che noi lo sentiamo e spero che Milano continui a sentire questo spirito - ha concluso -. Andiamo avanti e per noi quella della Liberazione è una festa".
"Certe cose se si sentono bisogna dirle ad alta voce, mettendoci la faccia. Meloni in alcune occasioni pubblicamente ha mostrato una faccia decisa, ha urlato certe parole e certi slogan e quello che dovrebbe fare è mettere la faccia e dire con chiarezza e in maniera definitiva: 'siamo antifascisti'", ha detto Sala prima della partenza del corteo. "Però se sono così io credo sia anche inutile continuare con questo balletto. L'importante è che noi lo sentiamo e spero che Milano continui a sentire questo spirito - ha concluso -. Andiamo avanti e per noi quella della Liberazione è una festa".
È qui che la Repubblica celebra le sue radici
Intervento di Sergio Mattarella a Cuneo.
“Se volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”.
“Se volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”.