Il Governo ci condanna alla precarietà
"Il decreto annunciato è una provocazione insopportabile. Ruba il futuro alle prossime generazioni ed è una sentenza di condanna alla precarietà". Lo dice in una intervista a La Stampa, la segretaria del Pd Elly Schlein. "Il taglio del cuneo è nettamente insufficiente, se pensiamo che nel primo trimestre di quest’anno l’inflazione ha superato di ben 7 punti l’aumento delle retribuzioni - afferma - Si parla di estendere i voucher e liberalizzare i contratti a termine, è l’esatto contrario di ciò che serve. Si dà anche la possibilità di derogare alla contrattazione con accordi tra le parti: ma non ci sono parti alla pari tra chi può offrire lavoro e chi ne ha bisogno. Con questo decreto i lavoratori saranno più ricattabili".
Non accontentatevi, puntate in alto
Articolo di Avvenire.
La seconda giornata di papa Francesco in Ungheria inizia con la visita all’Istituto Beato Laszlo Batthyany-Strattman che ospita bambini e ragazzi ciechi, ipovedenti o con gravi disabilità. E’ un momento struggente. Il direttore Gyorgy Inotay inizia con la celebre preghiera francescana per la pace. La recita in latino: «Domine, fac me servum pacis tuae… ubi desperatio, spem… ubi tristitia, laetitia». Quindi una serie di canti.
La seconda giornata di papa Francesco in Ungheria inizia con la visita all’Istituto Beato Laszlo Batthyany-Strattman che ospita bambini e ragazzi ciechi, ipovedenti o con gravi disabilità. E’ un momento struggente. Il direttore Gyorgy Inotay inizia con la celebre preghiera francescana per la pace. La recita in latino: «Domine, fac me servum pacis tuae… ubi desperatio, spem… ubi tristitia, laetitia». Quindi una serie di canti.
La precarietà stride con la crescita
Intervento di Sergio Mattarella (video).
Celebriamo il valore della giornata del 1° maggio con necessario anticipo, nel cuore del distretto della Meccatronica, qui a Reggio Emilia.
Dopo l’anno scorso, a Udine, anticipiamo anche questa volta la celebrazione della Festa del Lavoro in un luogo di lavoro che guarda all’innovazione.
Celebriamo il valore della giornata del 1° maggio con necessario anticipo, nel cuore del distretto della Meccatronica, qui a Reggio Emilia.
Dopo l’anno scorso, a Udine, anticipiamo anche questa volta la celebrazione della Festa del Lavoro in un luogo di lavoro che guarda all’innovazione.
Colpita una generazione
"Se i contenuti del provvedimento del primo maggio sono quelli anticipati, vuol dire che il governo si sta muovendo nella direzione opposta a quello che una logica orientata allo sviluppo vorrebbe". Lo dice in una intervista a Repubblica Alessandro Rosina, ordinario di Demografia e statistica alla Cattolica, coordinatore scientifico dell’Osservatorio giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo.