Se viene aperta la crisi di Governo, si va al voto

Per Franceschini, Conte "ha ancora una certa presa sull’opinione pubblica, si presenterebbe come la vittima di un complotto di Palazzo e potrebbe conquistare voti al centro, senza prenderne al Pd e a M5S. Perciò andrebbe sfruttato il suo valore aggiunto, perché potrebbe vincere". Per il ministro, una sfida alle urne "numericamente sarebbe una sfida bilanciata con il centrodestra. E poi Conte è nato con la camicia". L'esponente dem ha ribadito che "la verifica non è il rimpasto. Serve piuttosto a stabilire una linea politica, ad aggiornare il programma", mentre un puro rimpasto "teoricamente si potrebbe anche fare, ma poi non cambierebbe nulla, non avremmo la stabilità. Perciò la scelta non è tra un miglioramento della situazione e le elezioni. Ma tra un peggioramento della situazione e le elezioni. Quindi, in caso di crisi, sarebbe opportuno prendere la strada più lineare".
Intervsita del Corriere a Dario Franceschini