Toia capogruppo PD in Europa

Toia ha ricevuto 19 voti contro gli 11 di Panzeri.
L’eurodeputata, che è stata vicepresidente del gruppo S&D ed è stata confermata vicepresidente della Commissione Industria, prende il posto di David Sassoli, capo-delegazione nella passata legislatura.
Dal Consiglio Regionale della Lombardia

Questo è il tempo di fare le riforme
Intervento svolto in Aula del Senato durante la discussione del disegno di legge sulle riforme costituzionali.
Quando sono stato candidato a queste elezioni per il Parlamento, ho fatto campagna elettorale impegnandomi – insieme a tanti colleghi - per il superamento del bicameralismo perfetto, per cambiare una parte del sistema istituzionale e per riformare la Parte II della Costituzione. Sono un parlamentare che ha fatto, con il proprio partito e il proprio segretario, l'ultima campagna elettorale per le europee chiedendo un voto anche per dare forza ad un progetto riformatore che comprendeva la creazione di un Senato rappresentativo delle Regioni e delle autonomie locali.
Riforme costituzionali e ruolo delle Regioni

Intervento al Senato di Emilia De Biasi durante la discussione del disegno di legge sulle riforme costituzionali: Devo dire di condividere l'impianto della riforma, anche per la tradizione e la storia del lavoro politico e istituzionale che ho svolto, e ritengo che sia il momento opportuno per entrare in Europa anche con una grande semplificazione dello Stato e della Repubblica nelle loro articolazioni. La condivido, consapevole che - com'è ovvio - vada legata in modo molto stretto alla riforma elettorale, che credo sarà il percorso inevitabile delle diverse letture parlamentari. Mi sento quindi tranquilla nel dire che è arrivato il momento di cambiare verso: è vero, è il momento di cambiare.
Non togliamo assolutamente nulla»
Sulla legge elettorale

Si disse, e con molte buone ragioni, che la preferenza multipla, ed anzi lo strumento delle preferenze in sé, erano un favore fatto alle cordate clientelari e, in molte Regioni d'Italia, alle mafie.
Il passaggio all'uninominale era un metodo per tentare un rapporto diretto fra i cittadini ed il rappresentante del loro territorio.