Alla disabilità serve un assessorato unico
Oggi il Comitato famiglie disabili lombardi ha lanciato un grido di dolore in Commissione Sanità: la pandemìa ha reso ancora più acute le loro difficoltà nell’accudire i figli con disabilità.
“Regione Lombardia - afferma il vicepresidente del Consiglio regionale, Carlo Borghetti (Pd) - deve cambiare passo nei servizi dedicati alle persone con disabilità, a partire dalla modalità di programmazione e governo dei servizi: non ha assolutamente senso che la competenza sulla disabilità sia divisa tra l’assessorato di Gallera e quello di Bolognini, con il risultato che durante la pandemia il mondo della disabilità è stato abbandonato dalla Regione.”
“Condivido - osserva Borghetti - le richieste del Comitato: serve un tavolo a loro dedicato, dove possano sedere le famiglie, i gestori e la Regione; serve una assistenza domiciliare (ADI) specifica per i casi più gravi e rinforzata, che preveda più risorse e più ore; servono garanzie di continuità pluriennale nella erogazione dei voucher e delle misure B1 e B2, da aumentare, e non certo da tagliare; serve, infine, potenziare i progetti di sollievo per le famiglie, del tipo di quelli già attivi per gli anziani con le RSA”.
“Regione Lombardia - afferma il vicepresidente del Consiglio regionale, Carlo Borghetti (Pd) - deve cambiare passo nei servizi dedicati alle persone con disabilità, a partire dalla modalità di programmazione e governo dei servizi: non ha assolutamente senso che la competenza sulla disabilità sia divisa tra l’assessorato di Gallera e quello di Bolognini, con il risultato che durante la pandemia il mondo della disabilità è stato abbandonato dalla Regione.”
“Condivido - osserva Borghetti - le richieste del Comitato: serve un tavolo a loro dedicato, dove possano sedere le famiglie, i gestori e la Regione; serve una assistenza domiciliare (ADI) specifica per i casi più gravi e rinforzata, che preveda più risorse e più ore; servono garanzie di continuità pluriennale nella erogazione dei voucher e delle misure B1 e B2, da aumentare, e non certo da tagliare; serve, infine, potenziare i progetti di sollievo per le famiglie, del tipo di quelli già attivi per gli anziani con le RSA”.