Il PD fa il PD, ed era ora
Articolo di Edoardo Pivanti.
Dopo il primo commento (FISCHIA ANCORA IL VENTO!!) ecco qui il secondo, un po’ più lungo (non troppo) e ragionato.
Il PD vince quando fa il PD, quando è plurale, quando riesce ad essere comunità e territorio, con tutti i suoi pregi e difetti.
Un partito umano, fatto di persone, che costruiscono. Magari che sbagliano anche, ma che incarnano quello che il partito dovrebbe essere.
Calandomi un attimo nel territorio, non c’è solo questo. Alcune vittorie non sono solo frutto di un PD che fa il PD, ma anche di un’inversione di tendenza.
Dopo il primo commento (FISCHIA ANCORA IL VENTO!!) ecco qui il secondo, un po’ più lungo (non troppo) e ragionato.
Il PD vince quando fa il PD, quando è plurale, quando riesce ad essere comunità e territorio, con tutti i suoi pregi e difetti.
Un partito umano, fatto di persone, che costruiscono. Magari che sbagliano anche, ma che incarnano quello che il partito dovrebbe essere.
Calandomi un attimo nel territorio, non c’è solo questo. Alcune vittorie non sono solo frutto di un PD che fa il PD, ma anche di un’inversione di tendenza.
Dalle elezioni un'apertura di credito alle istituzioni e alla buona politica
Articolo di Franco Mirabelli pubblicato da Huffington Post.
I risultati elettorali del referendum e delle ultime elezioni regionali e comunali, al di là dei giudizi politici che, espressi da me, sarebbero certamente considerati di parte, dicono alcune cose importanti e positive. Innanzitutto che la maggioranza degli italiani, nonostante il Covid, è andata a votare; sono stati smentiti i pronostici di un abbandono delle urne e, al contrario, in un momento così difficile per il Paese, i cittadini hanno dimostrato di tenere alla partecipazione e alla democrazia. Dopo anni di dati di partecipazione preoccupanti, proprio nel momento più difficile tanti sono tornati a votare, quasi a voler testimoniare sostegno alla democrazia e alle istituzioni.
I risultati elettorali del referendum e delle ultime elezioni regionali e comunali, al di là dei giudizi politici che, espressi da me, sarebbero certamente considerati di parte, dicono alcune cose importanti e positive. Innanzitutto che la maggioranza degli italiani, nonostante il Covid, è andata a votare; sono stati smentiti i pronostici di un abbandono delle urne e, al contrario, in un momento così difficile per il Paese, i cittadini hanno dimostrato di tenere alla partecipazione e alla democrazia. Dopo anni di dati di partecipazione preoccupanti, proprio nel momento più difficile tanti sono tornati a votare, quasi a voler testimoniare sostegno alla democrazia e alle istituzioni.
Buone notizie per il Pd dai ballottaggi
Intervento di Alessandro Del Corno.
Il voto di domenica scorsa nelle varie realtà comunali chiamate al voto, hanno visto senza dubbio, una buona affermazione per il Partito Democratico che ha conquistato in modo più o meno omogeneo parecchi ballottaggi su tutto il territorio nazionale.
Certo in tale quadro, colpiscono positivamente le vittorie nei Comuni lombardi e soprattutto, in quelli della realtà milanese(Legnano, Corsico, Saronno) che seppur da leggere nella loro specificità, hanno ribaltato l’azzardo salviniano dei primi di settembre, quando parlava di vittoria ovunque a man bassa per la Lega e per la Destra.
Il voto di domenica scorsa nelle varie realtà comunali chiamate al voto, hanno visto senza dubbio, una buona affermazione per il Partito Democratico che ha conquistato in modo più o meno omogeneo parecchi ballottaggi su tutto il territorio nazionale.
Certo in tale quadro, colpiscono positivamente le vittorie nei Comuni lombardi e soprattutto, in quelli della realtà milanese(Legnano, Corsico, Saronno) che seppur da leggere nella loro specificità, hanno ribaltato l’azzardo salviniano dei primi di settembre, quando parlava di vittoria ovunque a man bassa per la Lega e per la Destra.
La buona politica intesa come essere a fianco del proprio popolo
Messaggio di Patrizia Toia.
“È possibile desiderare un pianeta che assicuri terra, casa e lavoro a tutti.” Queste le parole di Papa Francesco nell’Enciclica “Fratelli tutti”, firmata il 3 ottobre ad Assisi.
In questo momento in cui il mondo vive una triplice crisi sanitaria, ecologica e socio-economica, Francesco interpella il mondo sugli attuali modelli di sviluppo e lo spinge ad interrogarsi sulle conseguenze che essi hanno prodotto in termini di diseguaglianze, esclusione e individualismi. In questo scritto Francesco indica una strada da percorrere per drizzare la rotta, offrendo come terapia a questo mondo malato un “un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale”.
“È possibile desiderare un pianeta che assicuri terra, casa e lavoro a tutti.” Queste le parole di Papa Francesco nell’Enciclica “Fratelli tutti”, firmata il 3 ottobre ad Assisi.
In questo momento in cui il mondo vive una triplice crisi sanitaria, ecologica e socio-economica, Francesco interpella il mondo sugli attuali modelli di sviluppo e lo spinge ad interrogarsi sulle conseguenze che essi hanno prodotto in termini di diseguaglianze, esclusione e individualismi. In questo scritto Francesco indica una strada da percorrere per drizzare la rotta, offrendo come terapia a questo mondo malato un “un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale”.