Gelate: la Regione chieda lo stato di calamità naturale
L’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito l’Oltrepò pavese nelle nottate del 6, 7 e 8 aprile e di ieri ha provocato gravi danni, soprattutto ai frutteti. Per questo su sollecitazione di Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd, oggi tutta la Commissione Agricoltura ha chiesto al Governo di decretare lo stato di calamità naturale.
“Regione Lombardia deve prestare la massima attenzione a questo problema: per questo ho chiesto che si attivi al più presto per indennizzare le aziende agricole colpite nel tentativo di salvare la loro stagione produttiva - afferma Villani -. A livello nazionale ci si sta già muovendo, in sede parlamentare e governativa, per trovare sia soluzioni di tipo emergenziale, sia per affrontare in maniera più efficace questi repentini cambiamenti climatici, coinvolgendo nella discussione anche le Regioni”.
“Regione Lombardia deve prestare la massima attenzione a questo problema: per questo ho chiesto che si attivi al più presto per indennizzare le aziende agricole colpite nel tentativo di salvare la loro stagione produttiva - afferma Villani -. A livello nazionale ci si sta già muovendo, in sede parlamentare e governativa, per trovare sia soluzioni di tipo emergenziale, sia per affrontare in maniera più efficace questi repentini cambiamenti climatici, coinvolgendo nella discussione anche le Regioni”.
La dimensione metropolitana per il rilancio di Milano dopo la pandemia
Articolo di Arianna Censi, contributo a "8tto racconti per Milano verso un nuovo progetto di città", Edito da Ance.
La dimensione metropolitana è per Milano una questione fortemente radicata non solo nella realtà territoriale e produttiva ma anche nelle forme di rappresentanza degli interessi.
Da oltre trent’anni, Milano si è posta la questione del suo ruolo nella rete delle città, europee e poi globali, e nella competizione internazionale; e non è un caso se sono così numerosi gli studi comparativi e le graduatorie per valutare la sua attrattività.
La dimensione metropolitana è per Milano una questione fortemente radicata non solo nella realtà territoriale e produttiva ma anche nelle forme di rappresentanza degli interessi.
Da oltre trent’anni, Milano si è posta la questione del suo ruolo nella rete delle città, europee e poi globali, e nella competizione internazionale; e non è un caso se sono così numerosi gli studi comparativi e le graduatorie per valutare la sua attrattività.
Un patto per ricostruire l’Italia
Articolo di Enrico Letta pubblicato dal Corriere della Sera.
La parola «riaperture» è la più abusata in questi giorni: riaperture in sicurezza e irreversibili, meglio specificare, considerata la situazione sanitaria ancora precaria e le tensioni conflagrate ieri in Consiglio dei ministri intorno al coprifuoco, col dietrofront poco serio della Lega.
Tuttavia è tempo di mettere al centro del dibattito pubblico, e delle decisioni della politica, anche la parola «ricostruzione». Si tratta ora di cominciare a scrivere, condividere e rendere operativo sui territori un grande Patto per la ricostruzione del Paese. Il modello per noi è quello dell’accordo voluto da Ciampi nel luglio ’93, che spianò la strada al superamento della crisi strutturale del ’92-93.
La parola «riaperture» è la più abusata in questi giorni: riaperture in sicurezza e irreversibili, meglio specificare, considerata la situazione sanitaria ancora precaria e le tensioni conflagrate ieri in Consiglio dei ministri intorno al coprifuoco, col dietrofront poco serio della Lega.
Tuttavia è tempo di mettere al centro del dibattito pubblico, e delle decisioni della politica, anche la parola «ricostruzione». Si tratta ora di cominciare a scrivere, condividere e rendere operativo sui territori un grande Patto per la ricostruzione del Paese. Il modello per noi è quello dell’accordo voluto da Ciampi nel luglio ’93, che spianò la strada al superamento della crisi strutturale del ’92-93.
Le riaperture e i sostegni
Intervento di Franco Mirabelli a 7Gold.
Al di là delle singole misure, l’ipotesi iniziale del Governo Draghi era quella di tenere le restrizioni ancora per tutto il mese di aprile, facendo grande attenzione alla salute e proseguendo le vaccinazioni, poi da maggio iniziare a riaprire.
È evidente che si deve riaprire ma bisogna anche evitare che si creino situazioni per cui poi occorre richiudere quasi subito.
Questo aspetto ha pesato molto nei mesi scorsi.
Credo, quindi, che la scelta di trascorrere il mese di aprile con grande prudenza sia giusta e penso che darà risultati. Ora si stanno facendo i vaccini, i dati dei contagi stanno scendendo anche grazie alle misure prese e, quindi, si vede la luce in fondo al tunnel.
Al di là delle singole misure, l’ipotesi iniziale del Governo Draghi era quella di tenere le restrizioni ancora per tutto il mese di aprile, facendo grande attenzione alla salute e proseguendo le vaccinazioni, poi da maggio iniziare a riaprire.
È evidente che si deve riaprire ma bisogna anche evitare che si creino situazioni per cui poi occorre richiudere quasi subito.
Questo aspetto ha pesato molto nei mesi scorsi.
Credo, quindi, che la scelta di trascorrere il mese di aprile con grande prudenza sia giusta e penso che darà risultati. Ora si stanno facendo i vaccini, i dati dei contagi stanno scendendo anche grazie alle misure prese e, quindi, si vede la luce in fondo al tunnel.