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I governi trovino un accordo e il Parlamento è pronto a negoziare

Written by David Sassoli.

David Sassoli "Un fallimento di questo Consiglio europeo, senza almeno un accordo politico, rinvierebbe tutto a dopo l'estate con il rischio che ad agosto i mercati si scatenino e tutto diventi più difficile. Se lo schema della Commissione dovesse essere rifiutato, salterebbe. Con effetto deflagrante per tutti. I governi trovino un accordo e il Parlamento è pronto a negoziare". A dirlo, in un'intervista a 'Il Fatto quotidiano', è David Sassoli, presidente del Parlamento europeo. "La soluzione su Autostrade - spiega Sassoli riferendosi alla possibilità per il premier Conte di arrivare al vertice con un risultato importante a livello nazionale - è il provvedimento più importante di questa legislatura, perché contiene una visione sulla necessità di una nuova regia pubblica. E' un buon segnale all'Europa, perché si sposa al tema su come si dovranno spendere i soldi che arriveranno per la ricostruzione. Non entro nel contenzioso. Noto però che la soluzione va nella direzione di riaffermare un indirizzo pubblico. E in questo momento ce n'è grande bisogno".
"In Francia - aggiunge - lo Stato è presente nei Cda delle grandi aziende, in Germania, il sindacato vi partecipa di diritto. L'Italia non può essere un bancomat a disposizione del primo che passa". Sul fatto che sull'accordo con Aspi, ci siano dubbi, a partire dal prezzo della transazione, Sassoli risponde: "Siamo in una fase storica in cui c'è bisogno di una grande responsabilità pubblica. Per l'Italia è il tema dei temi. Ma di questo si discute in tutta Europa. Quando parliamo di ricostruzione, parliamo di come tenere insieme investimenti e riforme strutturali. Solo un nuovo intervento pubblico può indicare la strada da seguire per allineare gli interventi nazionali agli obbiettivi europei, come il Green deal e la digitalizzazione. Non possiamo permetterci il lusso di favorire interessi di parte o sprecare risorse. Segnalo che tutte le polizie europee avvertono che la mafia è già pronta a mettere le mani sulle risorse comunitarie".
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