A Milano l’attenzione sulla mafia sia altissima
Visto che per la Dda la Lombardia è al centro del malaffare mafioso, perché tra luoghi più ricchi del Paese, "questo ci fa dire che la nostra attenzione deve essere altissima". Lo ha evidenziato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante la cerimonia di commemorazione del giudice Paolo Borsellino. "Poi c'è anche un fatto culturale, deve rimanere la cultura e l'attenzione ai valori" dell'antimafia, ha aggiunto Sala. "Io mi sento responsabile perché siamo la speranza, il Paese ci guarda, abbiamo in noi le qualità morali per svolgere il compito che ci è affidato, non c'è bisogno che sia scritto in un editto", ha concluso il sindaco. Alla cerimonia partecipa anche il magistrato Alessandra Dolci, capo della Dda di Milano, che ha parlato di "decadenza morale" della regione e di "colonizzazione" da parte della 'ndrangheta.
"Assistiamo a una decadenza morale e la nostra Regione ha un problema di colonizzazione da parte della 'ndrangheta. Un problema che è di tutti noi". Così il magistrato a capo della Dda, Direzione distrettuale antimafia, di Milano, Alessandra Dolci, è intervenuta alla commemorazione della strage di via D'Amelio, dove perse la vita 27 anni fa, ucciso dalla mafia, il giudice Paolo Borsellino. La commemorazione si è tenuta ai giardini della città intitolati a Falcone e Borsellino. La 'ndrangheta "nei nostri territori sta portando avanti un processo di costruzione del consenso - ha aggiunto -, perché offre servizi appetibili per i nostri imprenditori, che vanno magari a cercarla, e per i politici che si vogliono candidare alle amministrative, che vanno alla ricerca di quei voti". Infine un ricordo di "quel periodo e di Falcone e Borsellino, che si sono sentiti abbandonati dallo Stato e dalle istituzioni nella lotta alla mafia, che sembrava invincibile".