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In Europa serve una nuova Resistenza

Written by Edgar Morin.

Edgar Morin
Intervista a Edgar Morin pubblicata da La Lettura.

«Il mondo si evolve in una direzione spaventosamente regressiva. La norma voluta da Netanyahu e appena approvata dalla Knesset (Israele concepito come uno Stato solamente ebraico) è un durissimo colpo ai diritti civili e agli sforzi per favorire la pace. Bisogna creare delle oasi di resistenza fondate sulla fraternità, sulla solidarietà umana, sul rifiuto dell’egoismo trionfante. Adesso denunciare non basta: è necessario soprattutto enunciare un nuovo pensiero in grado di rispondere alla complessità del presente».
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Quale europeismo? Sette domande in attesa di risposta

Written by Marco Piantini.

Marco Piantini
Articolo pubblicato dal Cespi.

E’ grande la paura di fronte all’emergere di forze che ostentano distanza e in alcuni casi un vero e proprio disprezzo verso le Istituzioni europee e il loro futuro. Quando cresce la paura, quando il terreno sotto i piedi vacilla, è facile perdere la bussola e cercare nelle soluzioni più semplici le vie di fuga. In realtà siamo tutti avvolti da una frenesia politico culturale che rischia di colpire anche molti sostenitori della causa dell’unità europea. Anche l’europeismo è sottoposto al rischio di dubitare di tutto fuorché di se stesso.
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Ondata populista pericolosa

Written by Paolo Gentiloni.

Paolo Gentiloni
Intervista di Repubblica.

“Credo che sia giusto essere preoccupati. Ce la potremmo cavare con l’ironia, dicendo che questo è un governo che per la prima volta ha fatto un decreto milleproroghe ad agosto. Arrivano sazi di nomine e digiuni di decisioni».
Paolo Gentiloni ha lasciato Palazzo Chigi meno di due mesi fa, il suo sguardo è ancora quello di chí valuta ciò che accade con il metro del governo. E tutto quel che vede lo allarma: dalle nomine alle minacce di aumentare il debito pubblico, dalla Rai alla fuga degli investitori internazionali.
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Copyright

Written by Patrizia Toia.

Patrizia ToiaIl copyright è un tema salito alla ribalta in occasione del voto in Parlamento Europeo, che ha mobilitato in maniera forte cittadini e organizzazioni sia pro che contro.
Io come alcuni colleghi ho votato a favore e in questa newsletter voglio provare a spiegarvi perché, ma ora la partita si riapre.
Nella plenaria di luglio ho votato a favore perché il testo era frutto di un lavoro durato mesi per raggiungere, a nostro avviso, un buon compromesso e con noi, fino a che sono rimasti in carica, si sono mossi su questa linea anche il Presidente Gentiloni e il Ministro Franceschini.