Mappa milanese dell’integrazione
Corsi di teatro, di poesia in rima, programmi radio e festival culturali. Sono solo alcune delle iniziative che vengono organizzate a Milano con lo scopo di creare una maggiore inclusione sociale tra italiani e stranieri. A mappare questa realtà ci ha pensato l’Università Cattolica del Sacro Cuore che ha realizzato un database di oltre 138 realtà associative milanesi che operano proprio nel campo dell’inclusione sociale delle comunità straniere. L’indagine è stata presentata nel corso del convegno “Migrations Mediations” alla Cattolica.
Giusto unire le forze in vista delle Europee
E' giusto unire le forze contro il pericolo Salvini. Lo dice, a proposito del manifesto lanciato dall'ex ministro Carlo Calenda, l'esponente del Pd Dario Franceschini. "Negli anni passati - spiega in un'intervista al Corriere della sera - il "pericolo" Berlusconi è stato sufficiente per unire forze e culture politiche molto diverse. L'Ulivo, il Pd, l'Unione... I partiti accantonavano le divisioni e cercavano di mettersi insieme per battere Berlusconi". "Ora - prosegue - mi pare incontestabile che Salvini per l'Italia sia molto più pericoloso di Berlusconi, che non era capace di governare e aveva il conflitto di interessi, ma non ha mai portato nel dibattito politico italiano il razzismo. Perciò penso che una lista comune alle europee sia una cosa giusta. Parlo ovviamente delle forze del nostro campo, sennò facciamo confusione. Senza unità non c'è futuro
"Davanti a Stati Uniti e Cina, non avremo un futuro se non staremo assieme". L'invito a esporre la bandiera europea il 21 marzo "è chiamare a raccolta tutti coloro che condividono l'idea di rilanciare un destino comune, chiudendo col passato e preparando il futuro. Una chiamata al centro-sinistra, ma anche nel centro-destra ci sono europeisti". Lo afferma l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi, in un'intervista alla Stampa in cui sottolinea: "L'attesa di Usa e Russia per l'indebolimento dell'Europa è forte".
"Guai se non troviamo almeno un momento di unità simbolica", avverte Prodi evidenziando che Antonio Tajani e Carlo Calenda hanno condiviso l'idea della bandiera.
Per far ripartire l’Italia, primo obiettivo è il lavoro
Caro direttore, i dati di Banca d’Italia certificano che l’Italia si sta fermando. Nel frattempo diminuisce la produzione industriale e cala l’occupazione. Proprio dall’occupazione bisogna ripartire. L’Italia ha bisogno di più lavoro di qualità e meno propaganda.
Il reddito di cittadinanza è un provvedimento che offre solo soluzioni a breve termine e non garantisce una reale prospettiva di vita alle persone, perché non fa nulla per creare lavoro. Anzi, penalizza l’occupazione, perché si è scelto di indebitare gli italiani e tagliare gli investimenti. Combattere la povertà è una priorità, ma il modo migliore per portare avanti questa battaglia giusta era rafforzare il reddito di inclusione (Rei), senza generare una confusione che mette la protezione sociale in contrasto con la creazione di lavoro.



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