Si chiude una fase ma il partito resta
"Credo si debba ringraziare Letta per quanto fatto in questo anno e mezzo. Da un decennio assistiamo a una continua migrazione elettorale dietro la quale c'e' una insicurezza della societa'. Questo perche' veniamo da un quindicennio di criticita': 2008 la crisi economica, poi il Covid, poi la gurra. Quando una societa' e' inquieta cerca rassicurazioni". Lo ha detto Piero Fassino alla direzione del Pd. "E se la rassicurazione non arriva subito, si migra prima sui Cinque stelle, poi sulla Lega, poi su Fratelli d'Italia. E non hanno cercato noi perche' non si affidano a chi governa, che viene visto, anzi, come la causa dell'incertezza".
"Abbiamo fatto il governo Monti, il governo Letta, il governo Draghi, tutti governi di larghe intese. Per questo penso che si debba chiudere una fase e aprirne una nuova: andare al congresso costituente che non metta in discussione la vita del Pd. Si chiude una fase iniziata nel 2007. Andare olre il pd significa sapere che c'e' una fase nuova di vita di questo partito", ha aggiunto.
"Si deve aprire una fase nuova, andare a un congresso costituente che non mette in discussione l'esistenza del Pd, ma che riconosca che è finito un lungo ciclo del Pd, che ha corrisposto a una fase della politica del Paese in cui il Pd ha assolto una funzione insostituibile". La nuova fase deve corrispondere a "un processo di grandissima apertura alla società, che deve essere caratterizzata da un larghissimo coinvolgimento". Lo ha detto Piero Fassino alla direzione del Pd, in corso al Nazareno.
"Chi si sente non rappresentato, non tutelato e insicuro, non affida la propria certezza e sicurezza a chi governa, anzi pensa che chi governa è responsabile della sua insicurezza. Siccome noi negli ultimi anni, in un periodo lungo, ci siamo fatti carico di una scelta che abbiamo condiviso tutti, io anche, cioè di essere garanti di stabilità e di certezze nell'assetto politico, sociale ed economico del Paese, privilegiando l'elemento della governabilità e stabilità, è chiaro che abbiamo sofferto di più di questa crisi di relazione con chi vive una situazione di inquietudine". Così Piero Fassino, deputato del Partito democratico, durante la Direzione nazionale del partito. E aggiunge: "oggi abbiamo bisogno di aprire una fase nuova, con un processo di larghissima apertura alla società".
"Abbiamo fatto il governo Monti, il governo Letta, il governo Draghi, tutti governi di larghe intese. Per questo penso che si debba chiudere una fase e aprirne una nuova: andare al congresso costituente che non metta in discussione la vita del Pd. Si chiude una fase iniziata nel 2007. Andare olre il pd significa sapere che c'e' una fase nuova di vita di questo partito", ha aggiunto.
"Si deve aprire una fase nuova, andare a un congresso costituente che non mette in discussione l'esistenza del Pd, ma che riconosca che è finito un lungo ciclo del Pd, che ha corrisposto a una fase della politica del Paese in cui il Pd ha assolto una funzione insostituibile". La nuova fase deve corrispondere a "un processo di grandissima apertura alla società, che deve essere caratterizzata da un larghissimo coinvolgimento". Lo ha detto Piero Fassino alla direzione del Pd, in corso al Nazareno.
"Chi si sente non rappresentato, non tutelato e insicuro, non affida la propria certezza e sicurezza a chi governa, anzi pensa che chi governa è responsabile della sua insicurezza. Siccome noi negli ultimi anni, in un periodo lungo, ci siamo fatti carico di una scelta che abbiamo condiviso tutti, io anche, cioè di essere garanti di stabilità e di certezze nell'assetto politico, sociale ed economico del Paese, privilegiando l'elemento della governabilità e stabilità, è chiaro che abbiamo sofferto di più di questa crisi di relazione con chi vive una situazione di inquietudine". Così Piero Fassino, deputato del Partito democratico, durante la Direzione nazionale del partito. E aggiunge: "oggi abbiamo bisogno di aprire una fase nuova, con un processo di larghissima apertura alla società".