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Dove nasce il successo di Meloni

Written by Repubblica.

Articolo pubblicato da Repubblica.

Sembra un paradosso, dopo una compagna elettorale in cui si è discusso se l'ascesa a Palazzo Chigi delle destre e di Giorgia Meloni avrebbero messo in discussione il diritto all'aborto, ma il voto femminile ha premiato Fratelli d'Italia. Secondo l'analisi dei flussi di voto elaborata da Swg le donne hanno votato Giorgia Meloni. E il Pd. Se si guarda solo all'elettorato femminile a scegliere FdI e il suo "voglio dare alla donne il diritto di non abortire" è il 27% di chi si è recato alle urne.
Il 21% il Partito Democratico: si dividono nei due blocchi progressisti e nazional-populisti. Ma c'è un altro dato sconfortante: ancora una volta le donne che vanno a votare sono meno degli uomini. Una tendenza che si è consolidata negli anni e che anche questa volta si è confermata con una percentuale di astensione nell'elettorato femminile che si attesta al 41%.
Nelle città con un tasso di disoccupazione tra il 10 e il 15 per cento - evidenzia Youtrend - vince il Movimento. Ma anche Forza Italia segna successi. In quelle con più laureati vengono premiati Partito Democratico e Azione-Iv, mentre calano le altre forze politiche.
Nei comuni con un maggior numero di stranieri a trovare consenso è soprattutto Fratelli d'Italia, calano quelli per il Movimento 5 Stelle. Mentre tra gli operai l'astensione continua a essere altissima. Ma chi ha votato ha scelto Conte.
E questi non sono partiti per giovani. Gli elettori sotto i 34 anni hanno punito i partiti tradizionali, a dimostrazione di quanto si sentano tagliati fuori dai progetti e dai programmi dei gruppo Mainstream. E abbiano a cuore clima, lavoro e futuro: sempre dal rapporto di YouTrend gli elettori più giovani , soprattutto i ragazzi che manifestano per i Friday for Future hanno scelto Fratoianni e Bonelli, e una percentuale, a sorpresa alta, ha scelto il Partito Comunista di Marco Rizzo, che a livello nazionale si ferma allo 0,26% ma tra gli under 25 si attesta a un rispettabile 1,7%. Tra l'elettorato non anziano ha avuto successo anche il Terzo Polo che conquista una fetta consistente di consensi tra gli elettori sotto i 44 anni.
Il Sud per il Movimento, il Nord-Est che tradisce Salvini per Meloni. Nella fotografia proposta dall'Istituto Cattaneo FdI, passato dal 4 al 26% nel giro di una legislatura, si radica al Centro e al Nord-Est, con picchi particolarmente importanti in Veneto, nella Lombardia orientale e nella provincia di Piacenza. Un dato che conferma lo scippo dei voti di Meloni alla Lega. Il Partito democratico resiste, a fatica, nei confini della vecchia Zona rossa. I 5 stelle si sono "meridionalizzati": ai tempi del vaffa la distribuzione era più omogenea, ora l'elettorato si è concentrato nel Sud del Paese. Mentre, al contrario, la Lega torna nei vecchi confini della Lega Nord di Umberto Bossi perdendo però più di 3 milioni di voti rispetto al 2018.
Come si era già visto nell'analisi del flusso sul territorio, FDI sottrae principalmente elettori alla alla Lega: il 40% dei suoi voti. Ma ne toglie anche a Fi e M5s. La Lega cede anche un quinto del suo elettorato al partito dell'astensione. Il PD conferma l'ampia parte dei suoi elettori, prende a M5s, cedendo una parte dei propri in favore del Terzo polo. Oltre un terzo di quanti votarono M5S si è astenuto. Ed è cambiato l'elettore del Movimento: oggi uno su due si dichiara di sinistra, nell'ultima elezione la percentuale era più bassa, il 29%.
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