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Il Pd resiste a fatica nella Zona rossa

Written by Istituto Cattaneo.

"Il partito di Giorgia Meloni, passato dal 4 al 26% nel giro di una legislatura, si radica al Centro e al Nord-Est, mentre non sfonda al Sud. Il Partito democratico resiste, a fatica, nei confini della vecchia Zona rossa. Il Movimento 5 stelle si conferma come partito del Sud, mentre la Lega di Salvini torna nei vecchi confini della Lega Nord di Umberto Bossi". E' questa in sintesi la fotografia che emerge dall'analisi del voto proposta dall'Istituto Cattaneo, che si interessa in particolare della distribuzione territoriale dei consensi ottenuti da quattro partiti: Fratelli d'Italia, Partito democratico, Movimento 5 stelle, Lega.
"Il partito di Giorgia Meloni - viene evidenziato - ottiene un risultato particolarmente positivo nel Centro (in particolare nel Lazio e nel sud delle Marche e dell'Umbria) e nel Nord-Est, con picchi particolarmente importanti in Veneto, nella Lombardia orientale e nella provincia di Piacenza. La distribuzione dei consensi di Fratelli d'Italia lo fa assomigliare meno al partito suo predecessore, Alleanza Nazionale (principalmente radicato nel Mezzogiorno), e più al suo principale affluente (la Lega)".
Il partito di Matteo Salvini, prosegue l'analisi, "perde più di tre milioni di voti rispetto al 2018 (circa 9 punti percentuali). Le perdite più consistenti del Carroccio sembrano però concentrarsi nelle regioni del Centro-Sud, di fatto quelle nelle quali il partito di Salvini aveva ottenuto nuovi consensi nel periodo 2018- 2020. Altro elemento caratterizzante, e ricorrente, della distribuzione territoriale della Lega è rappresentato dallo scarso supporto, anche al Nord, nelle grandi città e nelle cinture metropolitane".
Secondo l'Istituto Cattaneo, la "distribuzione dei consensi per il Movimento 5 stelle indica un radicamento sempre più forte del partito nel Sud del paese. Mentre nel 2013 i voti per il M5S si distribuivano in maniera omogenea in tutto il paese, a partire dal 2014 si è osservata una meridionalizzazione dell'elettorato del Movimento, fenomeno che è diventato chiaro in occasione delle elezioni politiche del 2018 e delle europee del 2019".
Infine il Partito democratico, che "pur mantenendo percentuali di supporto sostanzialmente invariate rispetto al 2018, perde quasi un milione di voti rispetto alle precedenti politiche. Da un punto di vista territoriale, la Zona rossa è l'unica delle vecchie zone politiche italiane a resistere, anche se a fatica".
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