Inaccettabile la campagna di paura sulla pelle dei profughi
Credo che non ci sia stata una buona gestione della vicenda dei profughi in provincia di Treviso da parte della Prefettura. Inviare un numero così elevato di persone in quel contesto era ovvio che fosse problematico. Questo, comunque, non può essere una giustificazione per ciò che è avvenuto.
Inoltre, lì è successo che non c’erano solo i residenti a protestare per l’arrivo dei profughi ma anche persone di Forza Nuova.
In quella protesta hanno distrutto i materiali che erano stati depositati per arredare gli appartamenti (che, oltretutto, non erano pagati dallo Stato ma dalla cooperativa che aveva avuto in carico i profughi).
Penso che questa vicenda, così come quella verificatasi a Roma - che è stata anche peggiore - sia il frutto di chi sta alimentando una campagna di paura. La tesi di fondo di chi protestava, infatti, non era che i profughi non potevano star lì perché numericamente troppi ma perché considerati “pericolosi”.
Si è diffusa l’idea che i profughi - persone che hanno attraversato il mare con i barconi rischiando la vita per fuggire da situazioni di guerra - siano pericolosi per il solo fatto di essere neri e chi li ha nell’appartamento accanto al proprio si preoccupa solo di veder perdere di valore la sua casa.
Colpisce, infatti, che la prima cosa detta dai residenti del residence di Treviso è stata: “l’arrivo dei profughi farà scendere il valore dei nostri appartamenti” e la seconda è stata: “le nostre bambine non potranno più andare in giro”.
È inaccettabile l’idea che si accrediti questa teoria.
È inaccettabile che queste persone – arrivate qui a richiedere asilo, che scappano da guerre e che hanno subito maltrattamenti - vengano trattati in questo modo e considerati un pericolo a causa dell’estrema destra (Lega Nord, Casa Pound, Forza Nuova) che ha alimentato politicamente una campagna di paura.
Per guadagnare quattro voti in più, in questo Paese si sta creando una situazione disumana.
Io penso che la politica italiana debba cercare insieme le soluzioni sul tema dell’immigrazione.
Capisco i cittadini che vedono messe in discussione le proprie sicurezze e capisco i cittadini che di fronte alla crisi hanno perso qualcosa.
La responsabilità grave di una parte della politica, però, non è solo quella di aver alimentato le paure ma di aver spiegato che i problemi che le persone hanno su lavoro, casa, povertà siano colpa degli immigrati. Sono stati inventati dei capri espiatori.
Noi dobbiamo dire che quel problema va risolto ma non è risolvendo la situazione degli immigrati che, automaticamente, si risolveranno anche i problemi creati dalla crisi a tutti i cittadini. E non è vero che stiamo togliendo qualcosa agli italiani per dare qualcosa ai profughi.
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