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Volontari ieri, oggi, domani

Written by Carlo Borghetti.

Articolo di Carlo Borghetti.

Perché aiutare gli altri fa sentire bene, per occupare in modo utile il tempo libero e conoscere altre persone, per dare concretezza a valori religiosi e non: le motivazioni di chi fa volontariato sono varie, e tutte valide se il fine è aiutare il prossimo.
Che sia all’interno di una associazione strutturata o nel silenzio, nella propria vita quotidiana, magari con i vicini di casa o in parrocchia, poco importa. Non conta quanto si sia benestanti o meno, contano di più le risorse personali e la capacità di apertura agli altri: oggi sono 7 milioni gli italiani che donano tempo e impegno alla collettività.
Esattamente 31 anni fa oggi, l’Italia varava la legge sul volontariato (L.266/1991) riconoscendone così l’importanza per il Paese.
Anch’io ho fatto il volontario per molti anni, e all’epoca il tema e le attività di volontariato erano assai diffuse e centrali nel dibattito pubblico, oggi meno, purtroppo…
L’abrogazione di quella legge, inglobata di fatto nel 2017 dal Codice del Terzo Settore, ha modificato in parte la funzione tipica del volontariato e indebolito il processo partecipativo, talvolta inducendo alla burocratizzazione di molte organizzazioni. Ma, anche se oggi se ne parla poco e molte istituzioni e onlus lanciano grida d’allarme per la mancanza di volontari, il valore del dono dei nostri talenti in aiuto alle persone più fragili e bisognose è oggi forse ancora più grande.
E più urgente.

Per seguire l'attività di Carlo Borghetti: sito web - pagina facebook

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