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Nessuna privatizzazione dell'acqua nella legge sulla concorrenza

Written by Chiara Braga.

Articolo di Chiara Braga.

In questi giorni stanno arrivando molti messaggi allarmati circa la notizia che avremmo votato nel dl concorrenza una sorta di “privatizzazione” dell’acqua.
Vorrei portare qualche elemento di chiarezza, avendo seguito direttamente la discussione di questo tema in Parlamento.
L’articolo 8 del Decreto Concorrenza non contiene NESSUNA privatizzazione dell’acqua. Nel corso dell’esame in Parlamento, grazie a diversi emendamenti del Partito Democratico, si è anzi migliorato il testo iniziale del Governo.
Come:
1. si è cancellata la disciplina transitoria, che avrebbe inutilmente obbligato le gestioni in house in essere a adeguare gli affidamenti in corso ai criteri stabiliti per i nuovi affidamenti e a giustificare la scelta della gestione pubblica;
2. si è introdotto un criterio di delega per tenere in giusta considerazione le differenze tra i servizi di interesse economico generale a rete, tra cui appunto la gestione dell’acqua, e gli altri servizi pubblici di rilevanza economica per assicurare qualità e efficienza nella scelta tra gestione pubblica e ricorso al mercato;
3. si sono rafforzare le funzioni di regolazione e di controllo delle Autorità indipendenti che rappresentano un elemento di verifica dell’efficienza del servizio, qualunque sia la sua gestione;
4. si è cancellato l’obbligo di trasmissione tempestiva all’Antitrust da parte dell’ente locale della decisione motivata di utilizzare il modello dell’autoproduzione e l’inutile previsione di aggravio degli oneri di trasparenza sugli affidamenti in house;
5. si è rafforzata la tutela della proprietà pubblica delle reti e degli impianti.
Tutte modifiche approvate già dal Senato a maggio, che non sono state in nessun modo messe in discussione nell’esame della scorsa settimana alla Camera. Il Governo nel fare i decreti attuativi dovrà rispettare la disciplina europea e i criteri indicati nell’articolo 8 che ribadiscono la piena legittimità di gestioni pubbliche che assicurano, in molti territori, un servizio idrico di qualità e a costi sostenibili ai cittadini.
In queste settimane assisteremo a molti tentativi di diffondere disinformazione e fake news; un modo importante per affrontare questa campagna elettorale è far circolare le informazioni corrette.

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