Nessuno sia solo, nessuno resti indietro
Intervento di Piero Fassino.
In democrazia ogni elezione è importante, ma alcune assumono un'importanza particolare data dal contesto politico in cui cadono. E le elezioni del 25 settembre sono forse tra le più importanti della vita della Repubblica.
Elezioni che cadono al termine di un quindicennio segnato da eventi che hanno inciso profondamente nella vita degli italiani. Prima la lunga crisi economica 2008/2015 con la crescente precarietà del lavoro e dei redditi; poi tre anni di Covid; e infine una guerra alle nostre porte con conseguenze economiche e sociali su famiglie e imprese.
Un contesto segnato da inquietudini, paure, angosce che hanno fatto crescere una domanda di protezione e di cambiamento.
E i più esposti all'insicurezza e alla precarietà, ritenendo di non essere difesi, hanno manifestato il loro disagio o rifugiandosi nell'astensione o rivolgendosi via via ai partiti "antisistemici", percepiti come più capaci di raccogliere la domanda di tutela. Così prima ne ha beneficiato il Movimento 5 stelle, poi la Lega, entrambi con alti consensi che però si sono rapidamente consumati. E oggi punta a beneficiarne la destra come testimoniano i sondaggi.
Sono dunque elezioni difficili, segnate da sentimenti di insicurezza che investono le persone, le famiglie, le imprese.
Ciascuno si interroga con ansia su quel che potrà accadere alla propria famiglia, ai figli, al proprio lavoro o alla propria impresa.
Al centro di questa campagna elettorale ci sarà dunque la questione sociale e il suo rapporto con le prospettive di crescita economica del Paese.
Garantire il lavoro e la sua dignità, assicurare a pensionati e lavoratori stipendi e pensioni civili, consentire a chi ha un'attività in proprio di poterla esercitare in condizioni di certezza, offrire ai giovani opportunità di studio e impiego senza doverle cercare altrove, promuovere uno sviluppo sostenibile che permetta di vivere in un ambiente sicuro.
Sono queste le priorità che ogni persona vuole veder soddisfatte.
Farlo significa trasmettere alla società un messaggio di rassicurazione e di certezze.
Così il Partito Democratico si presenta alle elettrici e agli elettori: consapevole della necessità di proporre un progetto per l'Italia in cui ciascuno possa riconoscersi e che liberi la società da inquietudini, paure e angosce che minano la vita delle persone e la coesione della società. Vogliamo che nessuno sia solo, si senta solo, sia lasciato solo. Vogliamo che nessuno resti indietro. Vogliamo che ognuno possa guardare con fiducia alla propria vita e possa valorizzare al meglio le proprie capacità e aspirazioni.
Per questi obiettivi nelle prossime settimane ci rivolgeremo a tutti gli italiani: a chi già in questi anni ci ha accompagnato con il proprio impegno, a chi vuole cambiare la propria vita, a chi si è rivolto ad altri e ne è rimasto deluso, a chi si è allontanato rifugiandosi nel rifiuto o nell'astensione. Vogliamo unire le tante energie di cui è ricca la società italiana, chiamando i cittadini a essere protagonisti di una grande stagione di riscatto e di rinascita dell'Italia.
In democrazia ogni elezione è importante, ma alcune assumono un'importanza particolare data dal contesto politico in cui cadono. E le elezioni del 25 settembre sono forse tra le più importanti della vita della Repubblica.
Elezioni che cadono al termine di un quindicennio segnato da eventi che hanno inciso profondamente nella vita degli italiani. Prima la lunga crisi economica 2008/2015 con la crescente precarietà del lavoro e dei redditi; poi tre anni di Covid; e infine una guerra alle nostre porte con conseguenze economiche e sociali su famiglie e imprese.
Un contesto segnato da inquietudini, paure, angosce che hanno fatto crescere una domanda di protezione e di cambiamento.
E i più esposti all'insicurezza e alla precarietà, ritenendo di non essere difesi, hanno manifestato il loro disagio o rifugiandosi nell'astensione o rivolgendosi via via ai partiti "antisistemici", percepiti come più capaci di raccogliere la domanda di tutela. Così prima ne ha beneficiato il Movimento 5 stelle, poi la Lega, entrambi con alti consensi che però si sono rapidamente consumati. E oggi punta a beneficiarne la destra come testimoniano i sondaggi.
Sono dunque elezioni difficili, segnate da sentimenti di insicurezza che investono le persone, le famiglie, le imprese.
Ciascuno si interroga con ansia su quel che potrà accadere alla propria famiglia, ai figli, al proprio lavoro o alla propria impresa.
Al centro di questa campagna elettorale ci sarà dunque la questione sociale e il suo rapporto con le prospettive di crescita economica del Paese.
Garantire il lavoro e la sua dignità, assicurare a pensionati e lavoratori stipendi e pensioni civili, consentire a chi ha un'attività in proprio di poterla esercitare in condizioni di certezza, offrire ai giovani opportunità di studio e impiego senza doverle cercare altrove, promuovere uno sviluppo sostenibile che permetta di vivere in un ambiente sicuro.
Sono queste le priorità che ogni persona vuole veder soddisfatte.
Farlo significa trasmettere alla società un messaggio di rassicurazione e di certezze.
Così il Partito Democratico si presenta alle elettrici e agli elettori: consapevole della necessità di proporre un progetto per l'Italia in cui ciascuno possa riconoscersi e che liberi la società da inquietudini, paure e angosce che minano la vita delle persone e la coesione della società. Vogliamo che nessuno sia solo, si senta solo, sia lasciato solo. Vogliamo che nessuno resti indietro. Vogliamo che ognuno possa guardare con fiducia alla propria vita e possa valorizzare al meglio le proprie capacità e aspirazioni.
Per questi obiettivi nelle prossime settimane ci rivolgeremo a tutti gli italiani: a chi già in questi anni ci ha accompagnato con il proprio impegno, a chi vuole cambiare la propria vita, a chi si è rivolto ad altri e ne è rimasto deluso, a chi si è allontanato rifugiandosi nel rifiuto o nell'astensione. Vogliamo unire le tante energie di cui è ricca la società italiana, chiamando i cittadini a essere protagonisti di una grande stagione di riscatto e di rinascita dell'Italia.