Sanità lombarda: al centrodestra importano solo le poltrone
Al via l’analisi degli articoli, il Pd contesta il metodo: “se non ci fanno discutere pronti a battaglia in Aula, anche a Ferragosto se necessario”.
“Le sorti della sanità lombarda dipendono dalla distribuzione delle poltrone, in primis di quella dell’assessorato unico. A questo servivano i 103 emendamenti di Forza Italia, in parte ritirati oggi: per difendere la poltrona dell’assessore Mantovani. Che riforma ne può uscire con questi presupposti?”, Lo dichiarano i consiglieri regionali Carlo Borghetti e Sara Valmaggi, capodelegazione del Pd in Commissione sanità e vicepresidente del Consiglio regionale, a conclusione della seduta in cui ha preso avvio l’esame degli articoli del maxiemendamento che darà corpo alla riforma.
Forza Italia aveva presentato 103 emendamenti e tra questi la cancellazione dell’assessorato unico. Una parte di questi sono stati nel frattempo ritirati e il capogruppo forzista Pedrazzini ha dichiarato di condividere l’inedito metodo di votazione, contestato invece dal Pd perché, di fatto, impedisce la discussione approfondita del testo.
Forza Italia aveva presentato 103 emendamenti e tra questi la cancellazione dell’assessorato unico. Una parte di questi sono stati nel frattempo ritirati e il capogruppo forzista Pedrazzini ha dichiarato di condividere l’inedito metodo di votazione, contestato invece dal Pd perché, di fatto, impedisce la discussione approfondita del testo.
“Dopo aver presentato un testo elaborato dalla giunta e aver presentato un maxiemendamento sostitutivo del testo in discussione, una parte della maggioranza, la strana coppia Lega-Ncd, ha presentato subemendamenti sostitutivi degli articoli del maxiemendamento – aggiungono gli esponenti democratici -. La riforma viene continuamente riscritta nei vertici di maggioranza, all’insaputa forse dell’assessore alla salute e vicepresidente Mantovani, che nemmeno oggi era presente in commissione. Siamo arrivati a discutere solo i primi cinque articoli, perché la maggioranza aveva un accordo solo su quelli. A noi, invece, viene impedito di entrare nel merito, perché gli emendamenti della maggioranza fanno decadere automaticamente tutti i nostri. Il Pd non ha fatto finora ostruzionismo, ma se ci si impedirà di discutere nel merito una riforma che chiediamo da anni, daremo battaglia in Aula, dovessimo rimanere in seduta anche a Ferragosto”.
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