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Un dramma difficile da comprendere

Written by Marina Berlinghieri.

Articolo di Marina Berlinghieri.

Una guerra nel 2022 è un dramma difficile da comprendere, e come stiamo osservando molto chiaramente in questi giorni si combatte su più livelli, con numerose armi materiali e immateriali, e su scenari che vanno dalle strade di Kiev alle aule parlamentari del mondo.
Questo scenario e questa complessità ci impongono grande attenzione nei giudizi e nelle scelte. Mi preoccupa molto la deriva che in diversi ambiti sto riscontrando. Una deriva che non so se inquadrare come frutto di una superficialità di approccio o come il risultato di una certa sovreccitazione che si sta alimentando giorno dopo giorno.
Leggevo poche ore fa sulle agenzie di stampa che l’Università Bicocca di Milano aveva optato per la cancellazione del corso su Dostoevskij tenuto dallo scrittore parmigiano Paolo Nori per "evitare ogni forma di polemica" alla luce della guerra in Ucraina. Una scelta che per fortuna non ha portato avanti ma che è sintomatica di un clima.
Il nostro Paese ha profonde radici valoriali di solidarietà e di rispetto delle libertà di espressione, ma soprattutto da sempre basa la propria forza e credibilità sulla cultura; dalla cultura passa la capacità di costruire dialogo e di affrontare anche le salite più impervie che la storia ci chiedere di scalare.
Oggi più che mai il dialogo è la condizione fondamentale per la pace.
Putin e chi con lui ha pianificato l’invasione dell’Ucraina si sconfiggono anche con la cultura, e non relegando la cultura russa in un angolo. In Russia ci sono 144 milioni di persone, ricordiamocelo sempre, la Russia non è Putin. La Russia ha una meravigliosa cultura millenaria.

Per seguire l'attività di Marina Berlinghieri: sito web

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