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L'UE si mostri unita e si accordi con la Nato

Written by Marina Sereni.

Articolo di Marina Sereni.

Il riconoscimento russo delle repubbliche separatiste è un passo grave e inaccettabile, che viola il diritto internazionale e rappresenta un fattore di escalation. Per questo è importante che l’Unione Europea mostri la sua unità e che si concordi con gli alleati Nato una risposta ferma e proporzionata. Insieme a questo, va tenuto aperto il canale della diplomazia, anche se il tempo non gioca a nostro vantaggio. Dobbiamo moltiplicare le iniziative perché solo portando i protagonisti intorno ad un tavolo possiamo disinnescare una situazione che è di fortissima tensione. Occorre però che da Putin giunga un segnale per fermare l’escalation che lui ha iniziato. Il Governo italiano sta procedendo con grande coerenza, attraverso l’azione dei Ministri Di Maio e Guerini.
Il Presidente Draghi nei giorni scorsi aveva dato la sua disponibilità a recarsi a Mosca per dare un contributo e facilitare un incontro diretto con i protagonisti. Per noi la porta della diplomazia e del dialogo resta sempre aperta, sempre che si mostri dall’altra parte un reale interesse a percorrerla. Non dobbiamo essere ingenui, tra gli obiettivi anche non dichiarati della Russia può esserci quello di dividere l'Europa, ma proprio l’unità dell'Ue e della Nato sono le due condizioni necessarie per spingere Putin verso migliori consigli.
In questa crisi è stato reso chiaro che l'entrata della Ucraina nella Nato non è all'ordine del giorno. Ma questo non può essere affermato contraddicendo il principio della “porta aperta” della Nato. Da parte dell’Europa e dell’Occidente c’è la disponibilità a discutere sul tema della sicurezza, anche a ricercare soluzioni che rispondano alla percezione di minaccia dalla Russia. Si può avviare un confronto con la Russia per discutere di una nuova architettura sulla sicurezza europea, su una nuova Helsinki. Ma per far questo, deve rompersi il cappio intorno all'Ucraina, perché non si può fare un negoziato sotto ricatto.

Per seguire l'attività di Marina Sereni: sito web

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