Si è arrivati a una sintesi sui temi più controversi della riforma del CSM

Intervento di Franco Mirabelli a Radio Lombardia (video).

Si è arrivati a un importante punto di sintesi sui due temi più controversi della riforma del CSM e, complessivamente, della riforma della Giustizia, cioè quello che riguarda le porte girevoli (cioè il fatto di limitare la possibilità per i magistrati che vengono eletti nelle istituzioni di poter continuare a esercitare funzioni giurisdizionali, una volta finito il mandato parlamentare) e il trovare un sistema elettorale per il CSM che garantisca che le correnti più forti non continuino a spadroneggiare, controllando tutte le nomine i procedimenti, come purtroppo è successo.
È una riforma fondamentale se vogliamo restituire credibilità alla magistratura, dopo quello che è successo negli ultimi mesi, a partire dal caso Palamara.
Era anche un sollecito importante che Mattarella ha rivolto al Parlamento nel suo discorso di insediamento.

Il Parlamento lavorerà come sempre in prima lettura, però,
credo che si sia arrivati a un punto di sintesi molto importante tra posizioni molto distanti. Credo, quindi, che se vogliamo davvero fare la riforma del CSM, almeno sulle porte girevoli e il metodo di elezione, non ci si possa discostare dalla sintesi che si è trovata in Consiglio dei Ministri.


Credo che Draghi sia una risorsa per il Paese e stia facendo molto bene e credo che si debba smettere di tirarlo per la giacca.
Draghi è a presiedere un Governo di unità nazionale per affrontare una serie di emergenze e per mettere in campo le riforme che il PNRR ci impone per avere accesso a quei soldi, lasciamolo lavorare e preserviamolo.
Preservare Draghi vuol dire evitare di inserirlo indebitamente in scenari politici di un tipo o di un altro.

Video dell’intervista»