Mantenere le politiche della BCE e la sospensione del patto di stabilità

Intervento di Patrizia Toia.

Troppo presto per festeggiare e per stringere la cinghia della disciplina di bilancio e delle politiche monetarie: le previsioni economiche della Commissione confermano che Covid, rincari energetici e tensioni geopolitiche hanno provocato un rallentamento dell'economia dell'eurozona e rischiano di soffocare la ripresa. Non possiamo sprecare il buon lavoro fatto fino a oggi dall'Unione europea per far ripartire rapidamente l'economia dopo la crisi causata dalla pandemia. Rispetto alla crisi finanziaria del 2008 e la crisi dell'euro del 2010 questa volta Bruxelles ha fatto tesoro degli errori del passato e ne sta raccogliendo i frutti. Già oggi il Continente ha riguadagnato tutto il terreno perso durante la crisi.
Ora però dobbiamo dare il tempo alla ripresa di consolidarsi e di superare le difficoltà generate dall'ultima ondata della variante Omicron e dalle tensioni energetiche e geopolitiche. Quindi le discussioni sulla riforma del Patto di Stabilità devono procedere senza la tagliola della fine della sospensione delle regole sulla disciplina di bilancio entro la fine dell'anno, mentre la Banca Centrale Europea deve proseguire sulla scia del lavoro iniziato da Mario Draghi, anche perché le previsioni della Commissione indicano che la fiammata inflazionistica, che tanto allarme ha generato in Germania, è destinata a spegnersi.