A proposito della Lega
Nonostante il Presidente della Repubblica Mattarella oggi si trovasse a Bruxelles, l'europarlamentare Salvini come fa troppo spesso ha preferito disertare per continuare la sua evidente campagna acquisti sugli elettori della destra estrema.
Salvini sapendo di non avere alcuna proposta politica punta sul ‘vaffa’ e sulla rabbia, per questo sabato era in piazza con l'estrema destra squadrista di Casapound e per questo oggi a Milano insiste sul terreno dell'estremismo lanciandosi in paragoni semplicemente demenziali tra Bruxelles e Mussolini.
A lui di difendere gli interessi del Paese non importa nulla, d'altra parte ne abbiamo avute ampie prove negli anni in cui la Lega era al governo del Paese. Solo disastri provocati dal loro ministro Tremonti e un susseguirsi di costosissimi errori come, ad esempio, le furbate sulle quote latte fatte dagli agricoltori amici della Lega che ci sono costate 4,5 mld di euro per le multe ricevute o i durissimi tagli lineari di 3 mld alle forze dell'ordine. Invocano la sicurezza in stile mussoliniano ma intanto sono stati loro a toglierli i fondi.
L’antifascismo non sarà mai morto perché anche oggi il neofascismo o le ideologie delle destre estreme fanno sentire la loro voce e le loro pericolose idee in tutt’Europa. Proprio le parole di Salvini di oggi ci dicono che quelle vicende non sono storia passata ma triste attualità.
I problemi della crisi possono essere affrontati in due modi: o con la retorica dell’autodifesa, del razzismo e dell’indifferenza, come propone Salvini assieme a CasaPound, scimmiottando le parole d’ordine care alla destra di ogni tempo, che non ha mai dato soluzione alle cause dei problemi ma ha solo fomentato la paura per i problemi stessi; oppure con la forza della democrazia, della convivenza e della legalità.
La democrazia è faticosa ma è l’unico strumento di convivenza che conosciamo; la demagogia fa colpo ma ci mette tutti in pericolo.
Evidentemente non sono bastati 70 anni perché la storia diventasse patrimonio collettivo. Oggi la Lega si è astenuta in Commissione Cultura alla Camera su una mozione che promuove iniziative per l’anniversario della Resistenza.
Un gesto grave che si aggiunge ai molti che hanno caratterizzato le politiche, i simboli e il linguaggio della Lega nella stagione Salvini. Quando i tuoi nemici diventano gli immigrati, i rom, i poveri di tutto il mondo, poi il passo è breve e con loro metti chiunque non la pensi come te, chiunque abbia combattuto per la libertà e abbia dato la vita per difendere la democrazia contro ogni forma di intolleranza, antisemitismo e razzismo.
La Lega cambia pelle: dal Bossi “mai con la marmaglia fascista” all'orgoglio fascista dei nuovi alleati di Casa Pound.
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