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Prima messa dopo 60 anni alla chiesetta dell'Idroscalo

Written by Arianna Censi.

Arianna CensiArticolo di Repubblica.

Vieni, c'è una chiesa nel parco. Il parco è l'Idroscalo, fresco di riapertura. E oggi riaprirà anche la cappella della Madonna del Lago, edificio religioso piccolo ma di pregio, realizzato tra il 1956 e il 1957 da Vittorio Gandolfi, architetto maestro del razionalismo del secondo Novecento, che all'interno ha una balaustra attorno all'altare disegnata nientemeno che da Bruno Munari.
Struttura molto semplice, ma graziosa e perfettamente integrata nella natura, grazie anche a una porta scorrevole che si apre sul verde e l'aspetto un po' rustico, coi mattoni rossi.
Il paradosso è che questa riapertura sarà in effetti un'apertura: alla Diocesi di Milano non risulta che lì in oltre 60 anni ci siano mai state cerimonie religiose, neppure quella di consacrazione. "Che - precisano - non ci sarà neanche oggi: alle 12 si terrà semplicemente una messa per la riapertura al culto con monsignor Franco Agnesi, vicario generale dell'Arcidiocesi " . Alla funzione parteciperanno anche Arianna Censi, vicesindaca della Città metropolitana (che una volta si chiamava Provincia e gestisce l'Idroscalo), il sindaco di Segrate, Paolo Micheli e l'assessore alla Partecipazione di Peschiera Borromeo, Franco Ornano.
Mistero sul perché la cappella non sia mai stata utilizzata per eventi religiosi. Forse la posizione marginale, nella punta di Nord- Est dell'Idroscalo, appena dietro la trafficata Provinciale 14, anche se il silenzio che regna, tra boschi e roseti, favorisce meditazione e preghiera. "E infatti - dice Censi - resterà aperta tutto il giorno, per chi voglia raccogliersi e pensare". Ma la cappella finalmente diventerà anche ciò per cui sarebbe nata, sede di messe: la parrocchia di Segrate si è impegnata a tenerne almeno una a settimana. Per il resto la zona verrà utilizzata da oratori e associazioni religiose come gli scout per le proprie attività, a cominciare da quelle estive.
"L'inaugurazione di oggi sarà un auspicio", dicono in Diocesi. Concorda Arianna Censi, che vede nel recupero di uno spazio come questo anche il segno della ripartenza dell'Idroscalo. Area che negli ultimi anni, da ben prima della pandemia, ha vissuto diverse crisi di identità, vista la quantità di cose che contiene: lo specchio d'acqua, ovviamente, varie associazioni sportive, l'area verde usata da podisti o amanti del pic- nic, la Protezione civile. "Se poi aggiungiamo il Covid, che ha bloccato tutto - prosegue Censi - le difficoltà sono state chiare. Ma ha prevalso la voglia di lavorare assieme. Ora rifaremo la sede della Protezione civile e realizzeremo spazi di coworking sia all'aperto che al chiuso, creando anche spazi per lezioni all'aperto. E ci avviamo a un periodo di turismo di prossimità, questo spazio sarà davvero prezioso" . Al punto che c'erano anche state idee più ambiziose, come un anello di allenamenti di sci di fondo, ma servirebbero i soldi del Recovery fund e nessuno ci fa grande affidamento.
C'è invece un futuro certo, che aiuterà il rilancio: l'apertura della linea 4 del metrò, che avrà come capolinea l'aeroporto di Linate, lì alle spalle. "Finalmente l'Idroscalo diventerà veramente raggiungibile con i mezzi pubblici e non solo con l'auto. Stiamo pensando, quando la stazione sarà aperta, a qualche percorso ciclabile e pedonale per arrivare in sicurezza nell'area verde". Insomma, anche grazie a una chiesa, forse ci sarà una resurrezione.

Per seguire l'attività di Arianna Censi: sito web - pagina facebook

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