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Ristori regionali: ancora pasticci

Written by Giuseppe Villani.

Giuseppe Villani“Per un cortocircuito burocratico, con l’Avviso 2 bis del bando ‘Si! Lombardia’ la Regione lascia parrucchieri, barbieri, intermediari e rappresentanti di commercio senza la possibilità di chiedere ristori. Una situazione grave e inaccettabile in un momento di crisi”, denuncia Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd. “L’Avviso 2 bis della misura, rivolta alle partite Iva, vede infatti questi lavoratori autonomi tra i codici Ateco inclusi nella platea dei ristori regionali - spiega il consigliere dem -. Contemporaneamente, però, la delibera di Giunta del 25 gennaio scorso limita gli aiuti ai soggetti ‘che svolgono un’attività in forma d’impresa e pertanto non sono iscritti al Registro delle Imprese’. Parrucchieri, barbieri e intermediari di commercio sono però obbligati per legge a essere iscritti a questo registro”.
Insomma, da una parte Regione Lombardia include queste attività nella platea degli aiuti, dall’altra ha inserito nello stesso bando una condizione che li esclude automaticamente dai ristori: “Si tratta di un pasticcio senza senso”, commenta Villani.
Per questo il Pd ha presentato un’interrogazione per poter chiarire “una circostanza a cui Regione Lombardia deve porre rimedio quanto prima. Bene che Regione supporti le attività produttive del territorio, ma nessuno dev’essere lasciato indietro – specifica il consigliere –. Tra l’altro, il precedente avviso, a fronte di 14 milioni di stanziamento, aveva registrato un avanzo per 6,6 milioni di euro, pari al 47% delle risorse messe a disposizione. Un dato decisamente alto. L’interrogazione punta a chiarire anche questo aspetto: come sta procedendo l’erogazione degli aiuti alle attività lombarde?”.

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