Print

La crisi di Governo e la maggioranza

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervento di Franco Mirabelli a 7Gold (video).

Si è aperta una crisi e il Presidente Conte ha deciso di dimettersi nonostante avesse avuto il voto di fiducia sia alla Camera dei Deputati che al Senato.
In Senato, la maggioranza assoluta è stata mancata per soli 4 voti. Di fronte a questa situazione, il Presidente Conte ha deciso di dimettersi per provare a proporre un Governo di salvezza nazionale per poter affrontare le emergenze, che è ciò che i cittadini chiedono di fare alla politica.
Ci sono da affrontare la pandemia, il piano vaccinale e il rilancio dell’economia attraverso la gestione delle risorse del Recovery Fund, che vanno programmate e messe a terra.
Per il PD, questo nuovo Governo può ripartire con una maggioranza più larga. Per noi, il premier Conte è l’unico che garantisce un equilibrio a quella maggioranza, che in Parlamento comunque si è manifestata. Andremo, quindi, dal Presidente della Repubblica a chiedere di ridare il mandato a Conte.
Valuteremo se e chi, fuori dalla maggioranza che già propone Conte, si impegnerà a raccogliere questo invito e sarà pronto a impegnarsi per questi obiettivi: la lotta alla pandemia, il Recovery Plan e fare alcune riforme di cui il Paese ha assolutamente bisogno, a partire da quella della Legge elettorale.

Nessuno può auspicare che si intraprenda la strada delle urne in questa fase, in cui sicuramente non abbiamo bisogno di una campagna elettorale ma di un Governo e di un Parlamento al massimo dell’efficienza per poter affrontare l’emergenza pandemica e economica.
Le elezioni sono, comunque, sempre possibili se non si trova una maggioranza in Parlamento.
Guardando anche ai dati della fiducia di qualche giorno fa, mi sembra che non ci siano maggioranze alternative a quella che ha espresso e sostenuto il Governo Conte fino a ieri.
Il rischio di scivolare verso le elezioni anticipate, in ogni caso, c’è.
Io continuo a pensare che oggi ci siamo le condizioni per costruire un Governo nuovo, con Conte, e che su alcuni punti si possa aggregare e allargare la maggioranza parlamentare.

Capisco lo sconcerto dei cittadini di fronte ad una crisi che è stata aperta in maniera totalmente incomprensibile e non certo per risolvere i problemi degli italiani, nel momento in cui ci sarebbe bisogno di una politica che si unisse per dare risposte concrete ai problemi della salute e dell’economia.
Ora si è aperto un teatrino totalmente incomprensibile e da tempo siamo a parlare non di come costruire un Governo per dare risposte ai problemi concreti. Di questo dovremo, però, discuterne e da tempo stiamo chiedendo un patto di Legislatura per capire quali sono gli obiettivi per risolvere i problemi del Paese e per fare delle riforme.
C’è chi sta parlando, invece, di elezioni anticipate e chi sta parlando del Paese come se la pandemia fosse stata prodotta dal Governo o dall’avversario politico.
Penso che, invece, questo sia il momento di far prevalere la responsabilità e la necessità di dare risposte, altrimenti, il rischio è che la politica e le istituzioni si allontanino sempre più dai cittadini e poi si generi l’antipolitica.
Qualche responsabilità ce l’abbiamo se la politica non è più considerata una risorsa ma un problema di questo Paese, se siamo noi a produrre un dibattito totalmente incomprensibile ai cittadini.

Video dell’intervento»  

Dobbiamo concentrarci e dedicarci ai problemi dei cittadini. Su questo dovrebbe unirsi la politica perché, in un momento di emergenza, in quasi tutti gli altri Paesi del mondo, di fronte alla pandemia, la politica si è unita per cercare di risolvere i problemi dei cittadini, che sono gravi.
Capisco, quindi, l’indignazione di fronte a una politica che, invece di fare questo, cerca di utilizzare i problemi per agitarli e portare a casa qualche consenso in più e invocando continuamente le elezioni anticipate.
Chi ha aperto una crisi non lo ha fatto certo per fare meglio e dare risposte ai problemi ma, anzi, ha provocato l’effetto di ritardare ulteriormente il lavoro che dobbiamo fare.
Sul tema del lavoro avevamo iniziato ad affrontare i problemi nell’emergenza, con grande attenzione agli ammortizzatori sociali. Abbiamo, infatti, garantito ammortizzatori sociali anche a chi non li ha mai avuti, come dipendenti delle piccole aziende, gli autonomi e le partite IVA.
Abbiamo scelto di dare ammortizzatori sociali a tutti proprio perché ci siamo accorti che la principale questione è garantire un reddito e il lavoro.
Abbiamo bloccato i licenziamenti per molti mesi.
Adesso dobbiamo, però, ripartire. Non possiamo bloccare i licenziamenti per sempre. Questa è un’altra ragione per cui c’è bisogno di un Governo e non di una battaglia elettorale: serve una politica che si unisce per risolvere i problemi.

Tra PD e Lega c’è una differenza di giudizio su ciò che ha fatto il Governo Conte bis. L’immobilismo non è proprio la definizione che darei per un Governo che ha gestito per un anno un’emergenza come quella della pandemia e che ha riportato il Paese in Europa restituendogli credibilità.
Penso che il centrodestra abbia un nodo irrisolto: ora vanno insieme al Quirinale ma l’Italia è l’unico Paese in cui forze europeiste e liberali, come quelle rappresentate da Forza Italia e forze sovraniste, come Fratelli d’Italia e la Lega, stanno insieme in un’alleanza con una guida e una maggioranza sovranista. Questo è un nodo irrisolto che riguarda anche il rapporto con l’Europa, che è fondamentale in questo momento, dato che stiamo puntando tutto sull’utilizzo di diverse risorse e diversi strumenti messi a disposizione dall’Unione Europea, non solo il Recovery Fund, per uscire dalla crisi.
Nel centrodestra ora convivono forze fortemente europeiste, Tajani è stato anche Presidente del Parlamento Europeo, e forze che dall’Europa vogliono allontanarsi il più possibile, come Lega e Fratelli d’Italia.

Se ci sarà un nuovo Governo, dovrà avere una maggioranza solida. Non credo che il Presidente della Repubblica dia il mandato se non c’è la prospettiva di una maggioranza solida. Non c’è nessuno, tanto meno il PD, che pensa che si possa andare avanti con una maggioranza risicata.
Stiamo lavorando perché ci sia una maggioranza più larga di quella che ha sostenuto il Governo Conte Bis, perché abbiamo bisogno di rispondere ai cittadini e abbiamo bisogno di fare un patto di Legislatura e evitare che nei prossimi mesi, invece che lavorare per fare in modo che, nel momento in si sbloccano i licenziamenti, ci possano essere già soluzioni messe in campo, si sia invece in campagna elettorale a fare altro.
Per fare questo, è evidente che ci vuole una maggioranza solida.
Le consultazioni servono a questo, a fare in modo che si faccia la verifica per vedere se ci sono le condizioni per un Governo solido, che è l’unico a cui siamo disponibili ma che pensiamo si possa costruire attorno a Conte.

Non è vietato andare al voto: si vota in diversi Paesi, qui è previsto il voto per le elezioni amministrative.
È chiaro che uno degli esiti della crisi può anche essere il ricorso alle elezioni anticipate.
Nessuno ha paura delle elezioni.
Mi domando, però, se di fronte alle emergenze sanitarie e economiche, la soluzione siano le elezioni.
C’è una situazione difficile a causa di una pandemia di cui non si può certo incolpare il Governo.
L’Italia ha affrontato per prima la pandemia e non l’ha affrontata male ma, anzi, abbiamo agito meglio di molti altri Paesi.
Si sta affrontando anche la campagna vaccinale.
Abbiamo messo in campo risorse ingentissime per aiutare le persone, perché è evidente che abbiamo dovuto fare scelte come il lockdown e cambiare le nostre abitudini. Ma mi pare difficile dare la responsabilità al Governo della crisi che deriva dalla pandemia.
Penso, quindi, che ci debba essere un Governo in grado di continuare a fare delle scelte utili e anche di continuare ad essere credibile in Europa, perché dell’Unione Europea abbiamo bisogno per uscire dalla crisi.
Questo sarebbe meglio che andare a elezioni anticipate.
Nessuno, comunque, ha paura delle elezioni anticipate.

È evidente che tutti i dati che continua a fornire l’Istituto Superiore di Sanità, non il Governo, confermano che c’è stato un errore nella raccolta e nella trasmissione dei dati da parte della Regione Lombardia che ha comportato il fatto che hanno portato a mettere la Lombardia nella zona rossa.
Chiarito il fatto che quei dati erano sbagliati, perché i guariti erano stati contati tra i contagiati, la Lombardia è passata nella zona arancione.
Ha sbagliato la Regione Lombardia, non ci sarebbe stato niente di male ad ammetterlo ma il tentativo di dare la colpa al Governo lo trovo assurdo. Basta guardare i dati diffusi dai Comuni per capire cos’è successo.
I dati li raccoglie Regione Lombardia e, quindi, ha sbagliato la Regione.
Inoltre, la Lombardia ha una mortalità quattro volte superiore a quella di tutte le altre Regioni italiane e anche questo dimostra che qualcosa in Regione non ha funzionato nella gestione dell’emergenza.

Credo che sia importante la Giornata della Memoria e credo che sia stato importante istituirla nel giorno in cui c’è stata la liberazione di Auschwitz perché non bisogna dimenticare, per le ragioni che hanno spiegato Liliana Segre, Primo Levi o altri, perché queste cose si possono ripetere.
Bisogna ricordare la gravità e l’enormità di questa tragedia; milioni di persone uccise in Europa solo perché appartenenti alla religione ebraica.
Questa enormità non possiamo dimenticarcela, sapendo che queste si possono ripetere se prevale l’odio, se si disumanizza, se si discriminano le persone e non si riconoscono i diritti e, soprattutto, se si pensa di poter fare ciò che si vuole degli altri.
Ricordo che quegli orrori, che hanno mostrato anche alcuni film importanti come Schindler's List, non erano gli orrori organizzati scientificamente da pochi ma c’era un consenso costruito su un odio diffuso e, quindi, dobbiamo ricordarcelo, perché dobbiamo sapere che la natura umana può anche avere queste aberrazioni e dobbiamo stare attenti sempre a non alimentare odio e divisioni.

Video dell’intervento» 

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

Pin It