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Il Governo aumenta i Ristori per le categorie penalizzate dalla pandemia

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Articolo di Franco Mirabelli pubblicato da Zona Nove.

Viviamo giorni difficili. La ripresa drammatica dei contagi, insieme alla crescita delle preoccupazioni per il futuro, di fronte alla crisi economica, alimenta incertezza e malessere.
A ciò si è aggiunto, in questi giorni, l’impatto delle misure che il Governo ha dovuto mettere in campo per combattere la crescita dei contagi, arrivando, in Lombardia, visti i dati preoccupanti della diffusione del contagio e le difficoltà del sistema sanitario a farvi fronte, a limitazioni molto serie delle attività economiche e della circolazione.
Queste misure richiedono sacrifici a tutti ma in particolare penalizzano alcune categorie, le quali hanno comprensibilmente protestato, protestano e hanno chiesto ristori al Governo, che il Governo ha garantito e garantirà con interventi tempestivi come il recente Decreto Ristori. Tocca, certamente, prima di tutto al Governo decidere ma anche rispondere e garantire che nessuno sia lasciato solo di fronte alla crisi, serve anche che quelle risorse di ristoro arrivino subito e direttamente ai beneficiari.
L’impegno assunto dal Governo è di versare i contributi direttamente sui conti correnti entro metà novembre. Ed è stato prorogato il reddito di emergenza per ridurre il disagio sociale.
Non solo il Governo, però, ma tutte le istituzioni e tutta la politica devono assumersi la responsabilità di salvaguardare la salute e l’economia degli italiani.
Il problema non è cancellare le differenze o nascondere le contrarietà ma, più che mai in questo momento, dobbiamo interrompere la campagna elettorale permanente.
Il punto non è come si guadagnano o come si perdono i voti ma assumersi la responsabilità di fare scelte orientate solo a combattere il virus, tutelando salute e economia.
Un Paese ha bisogno di una classe dirigente coesa e unita, capace di condividere l’obiettivo comune di fermare i contagi. Questo è anche il modo per isolare e togliere spazio ai violenti: avere grande responsabilità nei toni e nei modi per essere credibili e avere la fiducia dei cittadini.
In un momento in cui, più che mai, i cittadini hanno bisogno di trovare nelle istituzioni un punto di riferimento rassicurante, serve cercare risposte e non agitare problemi.
Serve responsabilità. Anche il Governo può e deve fare di più per coinvolgere tutti nelle scelte, a partire dalle altre istituzioni e dalle opposizioni. Ma non ci può essere chi si assume la responsabilità di scelte anche difficili e impopolari e chi le critica, soprattutto se non tutti fanno la propria parte.
Si sta cercando di difendere la salute senza chiudere la produzione e le scuole primarie. Questo significa ridurre o cancellare le altre attività se si vogliono ridurre la circolazione, i contatti e, quindi, i contagi.
Non ci sono attività che vengono chiuse perché pericolose in sé ma proprio per ridurre la circolazione.
La Regione Lombardia e la Lega hanno scelto, ancora una volta, in una situazione difficilissima di cavalcare il disagio e fare propaganda, proprio mentre il nostro governatore Fontana, che critica ogni atto del Governo, non riesce a fare le cose di cui è responsabile: i tamponi in tempi accettabili per chi ha sintomi, le vaccinazioni antinfluenzali, la medicina territoriale che aiuti le persone malate a casa. Ogni Lombardo lo sa e ogni famiglia lo ha potuto verificare.br> Ora c’è bisogno di una politica che dia risposte e sia credibile e sia degna della fiducia dei cittadini. Non si può continuare la campagna elettorale permanente o scaricare le proprie responsabilità mentre tanti soffrono.
Spero che si scelga presto di condividere, ognuno nel proprio ruolo, una parte delle responsabilità, anche per togliere acqua ai violenti e insieme superare, ognuno nel proprio ruolo, questa crisi non nell’interesse della maggioranza o dell’opposizione ma della maggioranza degli italiani.

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

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