Sulla legge elettorale
Il primo referendum elettorale si tenne nel 1991, ed era finalizzato a portare ad una le preferenze che venivano date alla Camera in un contesto che rimaneva proporzionale.
Si disse, e con molte buone ragioni, che la preferenza multipla, ed anzi lo strumento delle preferenze in sé, erano un favore fatto alle cordate clientelari e, in molte Regioni d'Italia, alle mafie.
Il passaggio all'uninominale era un metodo per tentare un rapporto diretto fra i cittadini ed il rappresentante del loro territorio.
Il tradimento dello spirito delle riforme venne prima da chi impose il sistema ibrido del Mattarellum contro il sistema francese a doppio turno, molto più sicuro sotto il profilo della governabilità, e poi da Berlusconi quando escogitò il cosiddetto "Porcellum" perché consapevole della scarsa qualità del personale politico della destra nei vari collegi.
Si disse, e con molte buone ragioni, che la preferenza multipla, ed anzi lo strumento delle preferenze in sé, erano un favore fatto alle cordate clientelari e, in molte Regioni d'Italia, alle mafie.
Il passaggio all'uninominale era un metodo per tentare un rapporto diretto fra i cittadini ed il rappresentante del loro territorio.
Il tradimento dello spirito delle riforme venne prima da chi impose il sistema ibrido del Mattarellum contro il sistema francese a doppio turno, molto più sicuro sotto il profilo della governabilità, e poi da Berlusconi quando escogitò il cosiddetto "Porcellum" perché consapevole della scarsa qualità del personale politico della destra nei vari collegi.
A oltre vent'anni di distanza dal 1991 le ragioni per rifiutare il ritorno al voto di preferenza (che peraltro sono un unicum italiano, nel resto d'Europa si usa o l'uninominale o le liste bloccate) sono ancora molto forti, e ad esse si aggiunge l'inevitabile innalzamento delle spese elettorali che questo tipo di competizione comporta. Le liste bloccate, anche corte, non piacciono? Bene, torniamo all'uninominale, magari accompagnato da primarie obbligatorie.
Ma che quella delle preferenze sia l' ultima trincea della democrazia lasciamolo dire ad ignoranti o bugiardi come i grillini, non crediamoci come gonzi anche noi a sinistra!