Print

Sì al restyling di piazzale Loreto

Written by Giuseppe Sala.

Giuseppe Sala
Articolo di Il Giorno.

Un piano di governo del territorio nel segno della «discontinuità».
Il sindaco Giuseppe Sala annuncia che il nuovo documento urbanistico sarà più flessibile di quello firmato dalla Giunta comunale guidata dal sindaco Giuliano Pisapia e dall’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris. Un’anticipazione che arriva alla vigilia dell’incontro in programma stamattina in Triennale proprio sulla presentazione del nuovo Pgt. Il titolo dice tutto, o quasi: «Milano 2030». Il primo cittadino, al termine della seduta di Giunta all’interno della biblioteca di via San Paolino, sottolinea che «la scelta che stiamo facendo insieme all’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran non è di fare un Pgt che limi le questioni, ma di fare un Pgt di discontinuità.
Non per voglia di protagonismo, anzi, ma perché la città è in un momento di discontinuità, in cui le esigenze cambiano, anche perché Milano è una delle poche città italiane in cui la popolazione aumenta e in cui i giovani vengono a vivere».
Forse le parole del sindaco non piaceranno molto a Pisapia e De Cesaris, che nel Pgt del 2012 avevano voluto tagliare l’indice di edificabilità da 2,0 a 0,70 con la possibilità di arrivare a 1, ma solo a determinate condizioni.
Nel nuovo Pgt l’indice di edificabilità dovrebbe crescere per agevolare gli investimenti, anche dall’estero. Sala punta sullo sviluppo della città e anticipa che tra le linee di indirizzo del nuovo Pgt ci sono «la riconversione degli spazi industriali in spazi residenziali e l’eliminazione degli ecomostri» con un’apposita regola che obblighi i proprietari degli stabili abbandonati ad abbatterli, pena la perdita di diritti volumetrici. Ma non solo. Il numero uno di Palazzo Marino spiega che la Giunta intende «lavorare sui luoghi della città, in particolare le piazze che possono essere il collegamento tra il centro e le periferie. Ad esempio, ci stiamo domandando cosa fare a piazzale Loreto, cioè come migliorare la connessione tra il centro e il quartiere di via Padova che è molto attivo». Sala, infine, riassume così la sua filosofia urbanistica: «No al consumo di suolo, più verde, ma sì allo sviluppo in verticale, compatibilmente con le cubature possibili e previste». In sintesi: aumento del verde, ma anche dei grattacieli.

Per seguire Beppe Sala: sito web - Pagina Facebook

Pin It