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La natura extracostituzionale del contratto di governo giallo verde

Written by Emanuele Fiano.

Emanuele FianoCome diversi commentatori hanno già descritto, la natura eversiva o quantomeno extracostituzionale insita nel contratto di governo giallo verde, ovviamente sempre che questo testo risulti quello finale, appare manifesta già alla prima lettura.
Il ruolo del comitato di conciliazione che supera l’autonomia parlamentare, garanzia della rappresentanza popolare: “(...) Questi impegni di natura politica valgono sia all'interno del Consiglio dei ministri, sia all'interno degli organi parlamentari.” (peraltro con la possibile partecipazione anche di persone non elette in Parlamento).
La soppressione dell’autonomia del singolo parlamentare rispetto alle decisioni sull’andamento dei lavori parlamentari in capo alla Presidenza del ramo parlamentare di riferimento: “Ogni parlamentare ha la possibilità di presentare iniziative legislative (però che concessione...) e la loro calendarizzazione deve essere oggetto di accordo tra i capigruppo delle due forze politiche.”
Lo stravolgimento dell’Art. 67 della #Costituzione (Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato); mentre il testo del “contratto” recita: “È necessario introdurre espressamente il «vincolo di mandato popolare» per i parlamentari, per rimediare al sempre più crescente fenomeno del trasformismo”.
Tutto ciò delinea una caratteristica , in genere ricorrente nella storia dei populismi di ogni colore, che puntano ad uno svilimento della libertà del singolo rappresentante del popolo e del Parlamento nel suo insieme, e in se anche del carattere rappresentativo della Democrazia a carattere parlamentare, a favore della Democrazia plebiscitaria, ovvero diretta, ma in realtà del potere assoluto dei Partiti o dei Movimenti, peraltro non oggetto di una regolamentazione stringente circa la natura democratica dei loro processi decisionali interni, visti come unici esecutori della presunta volontà popolare, di cui loro hanno la certificata interpretazione.
Così si esce dalla Costituzione, da quella parte che difende le prerogative a difesa della libertà della rappresentanza popolare nel Parlamento contro lo strapotere dei Partiti o dei loro leader. Che i nuovi potenti vogliono prendersi tutto.

Per seguire l'attività di Emanuele Fiano: sito web - pagina facebook

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