La vicenda di Macerata e il resto
'Non parlo di terrorismo': come 'non ho parlato di guerra dopo il Bataclan, non parlo di terrorismo oggi. C'è un fatto di cronaca terribile causato dall'ideologia neonazista. Va perseguito il colpevole e combattuto una battaglia per sconfiggere questa cultura di morte'. Lo dice il segretario Pd, Matteo Renzi, intervistato da Repubblica, sugli spari a Macerata.
'E' falso', precisa, dire che 'il Pd sottovaluta', ma 'siamo responsabili. E non ha senso alzare le tensioni per lucrare mezzo punto di consenso nei sondaggi'. Rispondendo a una domanda sugli attacchi quotidiani del segretario della Lega, Renzi afferma che 'l'atteggiamento di Salvini è inqualificabile. Se proprio si deve qualificarlo, la parola giusta è squallido.
Tuttavia non lo inseguo nella sua lucida follia. Non lo considero il mandante morale e non lo etichetto come corresponsabile'. Ma contrattacca: "Con quale credibilità afferma di essere in grado di controllare il territorio uno che non riesce a controllare i propri candidati?". E difende il ministro dell'Interno, accusato da sinistra di leghismo: "Minniti sta facendo un ottimo lavoro". E il sindaco di Macerata, Carancini, che ha chiesto di sospendere ogni manifestazione in città, quelle neofasciste, ma anche quella dell'Anpi: "Quando accadono fatti così gravi il compito di un sindaco è quello di abbassare i toni, nessuno rinuncia alla piazza antifascista, ma se viene fatta a Roma anziché a Macerata, con il consenso dell'Anpi, non ci vedo nulla di male". Ribadisce poi - quanto alla grande coalizione sull'esempio della Germania - che "non vedo praticabile la strada delle larghe intese con questa destra, né con questi grillini: noi non facciamo accordi con gli estremisti". E sulla soluzione paventata da D'Alema di un governo del presidente commenta: "Che D'Alema abbia molta voglia di tornare sulla scena, d'intesa con Berlusconi, non è un mistero. Non so come farà Fratoianni a seguirlo: penso che Leu si dividerà subito".
'E' falso', precisa, dire che 'il Pd sottovaluta', ma 'siamo responsabili. E non ha senso alzare le tensioni per lucrare mezzo punto di consenso nei sondaggi'. Rispondendo a una domanda sugli attacchi quotidiani del segretario della Lega, Renzi afferma che 'l'atteggiamento di Salvini è inqualificabile. Se proprio si deve qualificarlo, la parola giusta è squallido.
Tuttavia non lo inseguo nella sua lucida follia. Non lo considero il mandante morale e non lo etichetto come corresponsabile'. Ma contrattacca: "Con quale credibilità afferma di essere in grado di controllare il territorio uno che non riesce a controllare i propri candidati?". E difende il ministro dell'Interno, accusato da sinistra di leghismo: "Minniti sta facendo un ottimo lavoro". E il sindaco di Macerata, Carancini, che ha chiesto di sospendere ogni manifestazione in città, quelle neofasciste, ma anche quella dell'Anpi: "Quando accadono fatti così gravi il compito di un sindaco è quello di abbassare i toni, nessuno rinuncia alla piazza antifascista, ma se viene fatta a Roma anziché a Macerata, con il consenso dell'Anpi, non ci vedo nulla di male". Ribadisce poi - quanto alla grande coalizione sull'esempio della Germania - che "non vedo praticabile la strada delle larghe intese con questa destra, né con questi grillini: noi non facciamo accordi con gli estremisti". E sulla soluzione paventata da D'Alema di un governo del presidente commenta: "Che D'Alema abbia molta voglia di tornare sulla scena, d'intesa con Berlusconi, non è un mistero. Non so come farà Fratoianni a seguirlo: penso che Leu si dividerà subito".