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Pubblico e Privato: Dialogo e Collaborazione

Written by Network Assicuratori del PD.

Assicuratori
Documento del Network Assicuratori del PD per Giorgio Gori.

Il Network Assicuratori del Pd auspica il dialogo tra Assicuratori (nella loro duplice veste di investitori istituzionali e di attori di solidarietà responsabile) e Pubbliche Istituzioni milanesi e lombarde. Obiettivo: favorire un percorso di reciproca collaborazione.
La Lombardia (con Milano) ha l’esigenza di ripensare, con sguardo policentrico, le infrastrutture del tessuto urbano. Per essere competitiva, attrarre risorse umane e finanziarie, ridurre i rischi ambientali (congestione del traffico, inquinamento, fenomeni atmosferici abnormi) e trarne vantaggi (energia dalla falda idrica; maggiore mobilità sicura).
Le imprese assicuratrici sono impegnate in un mercato aperto all’Europa, con ampi margini di sviluppo interno e buone chance (tecniche, culturali e patrimoniali) esterne.
Solvency II è la Direttiva Europea del comparto assicurativo che “mette al centro (…) la qualità e quantità di rischi che ogni impresa si assume con le sue decisioni di impegno verso gli assicurati e di investimento delle disponibilità finanziarie”. “La nuova disciplina prudenziale (…) collega strettamente i requisiti di capitale ai rischi del portafoglio assicurativo”. Mira a “prevenire le crisi”. Così IVASS (l’Istituto italiano di vigilanza) nella sua pubblicazione “Solvency II”, che prosegue: “Maggiori sono i rischi che decidono di coprire con le loro polizze, maggiore è il capitale di cui devono disporre.” Il Consiglio di amministrazione “approva anche le politiche di valutazione e gestione dei rischi nonché i piani di emergenza, di riservazione, di riassicurazione e delle altre tecniche per la mitigazione dei rischi.” La compagnia di assicurazioni è chiamata a darsi un “cruscotto del rischio” che determini, “sulla base delle valutazioni attuali e prospettiche dei rischi, la propensione al rischio dell’impresa in coerenza con l’obiettivo di salvaguardia del patrimonio della stessa”. Ne consegue – stante l’ampia libertà d’investimento prevista – un delicato ruolo di “governance” del Cda: “politiche scritte” per una “struttura organizzativa trasparente” che realizzi una “chiara ripartizione e un’appropriata separazione delle responsabilità e un sistema efficace per garantire la trasmissione delle informazioni”. Solvency II chiama così anche gli Intermediari ad assumere ruolo e responsabilità nuovi.
Solvency II capovolge la storia degli ultimi tre secoli del mestiere di assicuratore e lo riporta alle politiche d’impresa dei suoi primi quattro secoli, quando non aveva lo strumento statistico (Blaise Pascal, 1662) e guardava poco agli eventi del passato per valutare le probabilità di danno. Compiva, appunto, valutazioni prospettiche dei rischi: valutazioni soggettive e attive; pesava l’uomo, il processo, il percorso, anche ponendosi in relazione con le Istituzioni influenti: Venezia favoriva, allora, l’armamento delle navi commerciali e proibiva, ad esempio, di navigare di notte tra le isole della Dalmazia.
Il presidente dell’IVASS Salvatore Rossi (Insurance Trade.it, 2 marzo 2016) ha detto: “Il passaggio dall’approccio statico di Solvency I, basato su dati storici, a uno prospettico come quello di Solvency II è rivoluzionario”.
Seguono alcuni esempi di Temi per il dibattito lombardo tra PA e Mercato Assicurativo:
A. INFRASTRUTTURE DEL TERRITORIO. Riprogettare le infrastrutture del sistema policentrico lombardo (una esigenza matura) richiede visione, grandi progetti e ingenti capitali.
Riguarda in primo luogo il trasporto di persone e di merci e il conseguente riassetto idrogeologico. Obiettivo: aumentare mobilità, attrattività e competitività, e ridurre i grandi rischi del traffico, dell’ambiente e catastrofali. La partecipazione dell’Assicuratore (investimenti e polizze) sarebbe segnale di affidabilità dei progetti.
B. SALUTE. Riteniamo che la cura della Salute debba avere a base la Personalizzazione delle cure e la Prevenzione di malattie e infortuni. L’Assicuratore può integrare e personalizzare il sistema Sanitario Pubblico (sino alla tutela del rischio di Non Autosufficienza, che per un 70enne è oggi al 40%) ed è economicamente interessato a investire per la prevenzione. Anzi, la prevenzione dei danni è propriamente conseguente all’indirizzo di Solvency II.
C. CASA. Risorsa tipica del lombardo: ne è proprietario l’80% (Francia e Germania sono tra il 40 e il 50%). A Milano l’85% è proprietario di casa e il 40% è ultra 60enne. Le polizze e garanzie per la casa meritano sostegno e sviluppo. Vi sono segnali di difficoltà: si vende la nuda proprietà della casa per risolvere i problemi dell’età avanzata.
D. AZIENDE. È il fronte dei rischi grandi e complessi. È interesse del Paese che anche i servizi assicurativi avanzino sul terreno di Industry 4.0, della interconnessione, delle relazioni di rete, in tempo reale; che abbiano campo e trovino mercato interno e d’esportazione.
Possiamo definire queste relazioni prospettiche, cioè capaci di dare ai rischi d’impresa una forma (probabilità) vincente nel mondo e compatibile con l’ambiente.
E. CULTURA DELLA PREVENZIONE. La visione prospettica dei rischi (Solvency II) richiede una crescita culturale della società e il suo orientarsi alla Gestione dei rischi, alla prevenzione, come ha fortemente auspicato il presidente Mattarella. Tra pubbliche Istituzioni e compagnie di assicurazioni – come è stato fatto per la RCA – c’è un comune interesse a sviluppare ricerche, consapevolezza e nuove iniziative su questo terreno.
F. IL FIUME SEVESO COME ESEMPIO E TEST: tre azioni per gestire e ridurre subito il rischio di danni da esondazione di questo fiume, spina nel fianco del Nord Milano. Ipotesi definita con Aipai – Associazione di periti liquidatori Incendio e Rischi Diversi – e gli assessori Franco D'Alfonso e Marco Granelli del Comune di Milano, nel marzo 2015:
1. la segnalazione di percorsi e riferimenti previsti o consigliati dalla Protezione civile;
2. opere di protezione per negozi, cantine e altri ambienti esposti al rischio;
3. una assicurazione privata innovativa e facoltativa dei beni interessati, messa a punto e offerta da un pool di compagnie di assicurazioni milanesi.
Un’indagine realizzata nel 2014 dal consorzio Cineas del Politecnico di Milano tra le persone danneggiate da calamità naturali, evidenzia che:
l’attuale sistema non funziona per il 75% della popolazione a rischio;
un sistema misto pubblico / privato (Assicurazioni) è ritenuto migliorativo per il 65%;
il 54% degli intervistati è propenso a stipulare una polizza (72% se a premio deducibile).
“La riduzione del rischio di catastrofi deve diventare parte integrante della politica di sviluppo dell'Unione. (…) Gli strumenti per la gestione delle catastrofi devono fare maggiormente appello a soluzioni assicurative. (…) Se sono ben pensate e trasparenti, le polizze assicurative possono essere quindi uno strumento di mercato capace di scoraggiare comportamenti avventati e promuovere la consapevolezza dei rischi.” Kristalina Georgieva, Commissione europea, 18.10.'11.
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