Bilancio del mandato parlamentare
In questi anni di legislatura, in Parlamento mi sono occupato di molte questioni e abbiamo lavorato all’approvazione di leggi importanti.
Qui il file PDF con la sintesi del lavoro svolto in questi anni in Parlamento»
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Le tematiche di cui mi sono occupato in prevalenza sono:
Casa: case popolari, cooperative a proprietà indivisa, ecobonus per efficientamento energetico e detrazioni per ristrutturazioni, fiscalità, detrazioni per residenti in alloggi sociali, emergenza abitativa, questione sfratti, contratti di quartiere, case popolari a Milano, prestito sociale delle cooperative.
Casa: case popolari, cooperative a proprietà indivisa, ecobonus per efficientamento energetico e detrazioni per ristrutturazioni, fiscalità, detrazioni per residenti in alloggi sociali, emergenza abitativa, questione sfratti, contratti di quartiere, case popolari a Milano, prestito sociale delle cooperative.
Legalità e Antimafia: inchieste sulla criminalità organizzata nel Nord Italia, norme per il funzionamento dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati e funzione degli amministratori giudiziari, racket dell’occupazione abusiva delle case popolari milanesi, revisione del Codice Antimafia, rientro dei capitali dall’estero, norme per contrasto europeo alle mafie, tutela dei testimoni di giustizia, inchiesta di Roma e Ostia, controlli su Expo, normative anticorruzione, nuovo Codice degli Appalti, missioni della Commissione Antimafia.
Ambiente: tutela della biodiversità agricola e alimentare, contrasto consumo di suolo, contrasto al dissesto idrogeologico, ricerca di idrocarburi nell’Adriatico, riforma della legge su parchi e aree protette, finanziamento ai parchi nazionali, smaltimento rifiuti, normative su ambiente e clima dell’Unione Europea, norme che regolano le bonifiche, Ilva di Taranto, eco-reati, collegato ambientale, sostegno green economy, contrasto allo spreco alimentare, economia circolare, utilizzo di fanghi di depurazione in agricoltura.
L’impegno per il Territorio: Milano, Lombardia, Expo, Osservatorio Food Policy Pact, esondazioni del Seveso, aeroporto di Bresso e Parco Nord, lavoratori dello stabilimento GE di Sesto San Giovanni, vertenza Sea Handlig, finanziamento per il completamento della paullese, Piccolo Teatro di Milano, ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Abbiategrasso, legge regionale sui luoghi di culto, diritto alla libertà religiosa dei carcerati, Teatro dell’IPM Beccaria di Milano, vicende del carcere di Opera, Agenda Urbana Europea; Polo oncologico per la Terra dei Fuochi e situazioni del territorio casertano.
Gioco d’azzardo: riordino del settore dei giochi al fine di ridurre la domanda e l’offerta sul territorio per tutelare i soggetti più deboli, controllo su società, capitali e operatori per garantire la legalità.
Bilancio del mandato parlamentare: sintesi delle cose fatte e dei risultati ottenuti (file PDF)»
CASA
In questa legislatura c’è stato un impegno costante e concreto sul tema casa.
Personalmente mi sono occupato più approfonditamente dei problemi riguardanti l’Edilizia Residenziale Pubblica (case popolari) e le Cooperative di abitazione.
In particolare, per quanto riguarda l’Edilizia Residenziale Pubblica, da quando sono entrato in Senato, ho continuato a porre all’attenzione del Parlamento e del Governo la grave condizione in cui versa gran parte del patrimonio immobiliare pubblico nazionale, con conseguente degrado ambientale e urbano dei quartieri popolari e disagio sociale per coloro che vi abitano. [Testo dell'Interrogazione riguardante le case A.L.E.R.] Mi sono, quindi, attivato per conoscere le motivazioni che hanno portato al blocco dei lavori previsti nei Contratti di Quartiere, anche dove i finanziamenti avrebbero già dovuto essere stati stanziati, con particolare riguardo per alcune zone della città di Milano (ad esempio il Gratosoglio) e dei Comuni dell’hinterland.
Ho lavorato per ottenere che venissero estesi gli incentivi (ecobonus) per l’efficientamento energetico degli edifici anche all’Edilizia Residenziale Pubblica (intervento in Senato) perché migliorare le prestazioni energetiche di quelle case vorrebbe dire avviare opere di ristrutturazione che migliorerebbero la qualità della vita in quegli edifici producendo, oltre che un beneficio per l’ambiente con la riduzione dell’inquinamento, anche un risparmio economico per chi vi abita. Inoltre, con la Legge di Bilancio 2018, si è riusciti ad ottenere l’applicazione degli ecobonus anche per le case di cooperativa a proprietà indivisa.
Ho lavorato per ottenere il riconoscimento della qualifica di “prima casa” per case popolari e cooperative a proprietà indivisa e, quindi, renderle esenti da IMU (interrogazione). Ho poi lavorato affinché gli inquilini con redditi inferiori ai 30mila euro che risiedono in tali alloggi (circa 300mila famiglie), ove riconosciuti come “alloggi sociali”, avessero diritto ad una detrazione fiscale tra i 450,00 e i 900,00 euro per tre anni (Question Time sulla definizione di Alloggi Sociali).
Ho lavorato molto anche sul tema dell’emergenza abitativa, in particolare sulla vicenda della mancata proroga degli sfratti, chiamando in audizione in Commissione Ambiente del Senato il Ministro delle Infrastrutture per chiedere di garantire che nessuno restasse in mezzo alla strada e che si mettessero in campo tutti gli strumenti per garantire il passaggio da casa a casa per coloro che venivano sfrattati, se possibile, dando loro la precedenza nelle graduatorie di Edilizia Residenziale Pubblica.
Sono anche stato relatore della Legge dell’Emergenza Abitativa, la prima legge che interviene con politiche pubbliche sul tema dell’abitare e in modo non solo emergenziale, dopo l’abolizione dei Fondi Gescal.
All’interno della Legge - approvata nel maggio 2014 - erano contenute misure volte a sostenere chi si trova in situazioni di difficoltà: come l’istituzione del Fondo Sostegno Affitti (rifinanziato con 20 milioni di euro anche per i prossimi due anni, grazie ad un mio emendamento presentato alla Legge di Bilancio 2018 poi approvato), del Fondo per la morosità incolpevole e di norme che incentivavano l’affitto, come uno sconto fiscale per chi acquista una casa da mettere poi in affitto e la possibilità della cedolare secca al 10% - che era in scadenza nel 2017 ed è stata prorogata anche per il prossimo anno, su mia proposta - per chi affitta una casa a canone concordato. Sempre con la Legge sull’Emergenza Abitativa, sono state stanziate delle risorse: 500 milioni per le opere necessarie per intervenire sugli alloggi ERP con necessità di interventi per abitabilità, per consentire che migliaia di case pubbliche vuote venissero riassegnate. Con la Legge di Stabilità del 2016, sono stati resi subito disponibili per le Regioni (competenti in materia di Edilizia Residenziale Pubblica) i primi 170 milioni di euro destinati a questo tipo di interventi.
Altre norme contenute nella Legge sull’Emergenza Abitativa e in vigore tutt’oggi erano volte a tutelare la legalità, in particolare nei quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica, prevedendo che i gestori non possano concedere gli allacciamenti alle forniture a chi occupa abusivamente un alloggio. Abbiamo, inoltre, introdotto norme che vietano la pratica degli affitti in nero e che puniscono chi cerca di fare contratti infedeli.
Tra le misure contenute nella Legge di Bilancio 2018, inoltre, vi è la norma che, a tutela del prestito sociale delle cooperative (quindi, di chi deposita lì i soldi), stabilisce regole chiare rispetto al rapporto tra patrimonio, liquidità e prestito sociale.
LEGALITÀ E ANTIMAFIA
In questa legislatura si è lavorato molto sul fronte della legalità, sia all’interno della Commissione Bicamerale Antimafia che più in generale in Parlamento, dove sono stati approvati 24 provvedimenti giudicati dalle associazioni che si occupano di queste tematiche come efficaci e utili per contrastare la criminalità organizzata. A questo mi sono particolarmente dedicato in qualità di capogruppo PD in Commissione Antimafia.
Per quanto riguarda i lavori della Commissione Parlamentare Antimafia, si è scelto come uno dei filoni principali quello di studiare la presenza della criminalità organizzata nei territori del Nord. È stato così avviato un intenso lavoro di approfondimento con la collaborazione delle ricerche elaborate da Nando Dalla Chiesa e dall’Università degli Studi di Milano, che ha permesso di comprendere che troppo spesso si ha un’idea distorta della presenza della criminalità organizzata al Nord e, in particolare, della ‘ndrangheta.
Con la Commissione Antimafia abbiamo seguito le principali inchieste che hanno coinvolto i territori del Nord Italia, andando direttamente sui luoghi interessati ad ascoltare le forze dell’ordine, i magistrati, le istituzioni locali e le associazioni che lottano quotidianamente contro la malavita.
Delegazioni della Commissione Antimafia sono state, quindi, a Milano per occuparsi di Expo 2015 e contribuire a verificare il funzionamento dei protocolli siglati volti a garantire che le organizzazioni criminali non riuscissero ad avere accesso agli appalti per la realizzazione della manifestazione. Le quasi 90 interdittive, decise per aziende considerate sospette dopo l’intensificazione dei controlli su capitali e cantieri, dimostrano che quei protocolli hanno funzionato.
Altre missioni sono state fatte a Como, per seguire l’inchiesta che ha coinvolto politici locali e la ‘ndrangheta nella zona della Brianza; a Bologna, Modena e Reggio Emilia, per comprendere l’inchiesta “Aemilia” che ha interessato l’Emilia Romagna e la zona di Mantova. Sempre a Milano, con la Commissione Antimafia si è poi tornati anche per occuparsi del racket delle occupazioni abusive delle case popolari e di quelle famiglie malavitose che con minacce e intimidazioni controllano interi pezzi di quartieri e rendono difficile la vita delle persone per bene.
Al Sud, in particolare in Calabria, con la Commissione Antimafia si è tornati più volte, anche per valorizzare l’impegno della Conferenza Episcopale calabrese e delle università contro la ‘ndrangheta.
Con la Commissione Antimafia abbiamo approfondito le inchieste in corso a Roma, come “Mafia Capitale”, e quella riguardante le mafie attive sul litorale da Ostia ad Anzio (Interrogazione su Anzio).
Questo lavoro di ascolto e approfondimento delle varie problematiche di volta in volta emerse è stato molto utile per contribuire a migliorare le normative vigenti e gli strumenti dello Stato contro le mafie. Così come le mafie e i criminali affinano le loro tecniche per sfuggire alla rete della giustizia, anche gli strumenti di contrasto al crimine devono venire aggiornati e adeguati, al fine di garantire un’efficace lotta ai fenomeni mafiosi.
Le numerose audizioni di tutti i soggetti operanti nel settore (magistrati, forze dell’ordine, associazioni) ci hanno consentito di comprendere cosa non andava nelle norme vigenti e dove agire.
Sono stati prodotti documenti e proposte normative che hanno contribuito alle riforme contro le mafie e la corruzione prodotte dal Parlamento in questa legislatura. Le relazioni portate nelle aule sul funzionamento dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati, sul contrasto alle organizzazioni criminali a livello europeo (per evitare che ciò che è punibile in un Paese dell’Unione Europea non lo sia in un altro, garantendo di fatto una scappatoia a chi delinque) e quella per migliorare la tutela dei testimoni di giustizia, sono diventate vere e proprie proposte di legge che sono state la base delle leggi approvate.
Il testo più importante prodotto da tutto questo lavoro è sicuramente quello riguardante la riforma del Codice Antimafia che contiene misure per rendere più efficace la gestione dei beni e delle aziende confiscate, modificare il ruolo dell’Agenzia che se ne occupa, dotarsi di competenze adeguate, garantire i lavoratori delle aziende sottoposte a sequestro o confisca affinché non perdano la loro occupazione, aggiornare le norme riguardanti le misure di prevenzione (sequestro dei beni) estendendole ai corrotti.
Sul fronte della legalità sono molti i provvedimenti approvati in questa legislatura: l’istituzione dell’ Autorità Nazionale AntiCorruzione presieduta da Raffaele Cantone; le norme che inaspriscono le pene per i corrotti (legge anticorruzione); si è reintrodotto il reato di falso in bilancio (cancellato negli anni dei Governi Berlusconi); sono state approvate misure per il rientro dei capitali dall’estero senza concessione di condoni (legge contro l'autoriciclaggio); è stata approvata la riforma del codice degli appalti al fine di rendere il tutto più trasparente e controllabile; è stata approvata la modifica dell’articolo 416ter del Codice Penale per cui si punisce il voto di scambio inteso come voto in cambio di favori e non più solo come voto in cambio di denaro (intervento in Senato), è stata approvata la legge per il whistleblower (cioè la tutela per chi denuncia episodi di illegalità sui luoghi di lavoro) ed è stata approvata la legge per una miglior tutela dei testimoni di giustizia.
AMBIENTE
Negli ultimi anni, abbiamo assistito spesso ai disastri provocati nel nostro Paese dal maltempo o ai troppi danni generati alla salute delle persone dall’inquinamento prodotto dall’uomo.
In questa legislatura non si è, però, rimasti soltanto a guardare ma si è deciso di agire mettendo in campo norme importanti per la tutela dell’ambiente, della salute pubblica e per la sicurezza dei nostri territori.
Uno dei punti di svolta nella nostra legislazione è stata senza dubbio l’introduzione degli eco-reati, con l’approvazione della legge che punisce i crimini contro l’ambiente. L’assenza di una legge che prevedesse le specifiche tipologie di reati ambientali ha consentito che i grandi disastri ambientali di cui è stato vittima il nostro Paese - dai morti dell'eternit di Casale, uccisi dall'amianto, a quelli della Terra dei fuochi - non trovassero un colpevole e le giuste condanne. Oggi, con questa legge fortemente voluta dal PD e dal Governo e approvata da una maggioranza ampia e trasversale, si è posto fine a questo scandalo.
Un’altra legge importante, a cui si è lavorato molto sia in Commissione Ambiente che in Aula al Senato, è il “Collegato Ambientale” . Si tratta di un insieme di norme volte ad incentivare comportamenti sostenibili e rispettosi dell’ambiente, per attivare politiche e pratiche che salvaguardino il nostro territorio dal dissesto idrogeologico, che producano uno scatto in avanti su tutto il territorio nazionale promuovendo l’economia circolare, intervenendo sul ciclo dei rifiuti, incentivando e imponendo il riuso e il riciclo, norme che mirano al risparmio energetico, alla tutela delle acque, dell'aria e dell'intero ecosistema.
Il “Collegato Ambientale”, inoltre, ragiona per la prima volta in modo esteso di green economy, di buone pratiche, di iniziative per far crescere una cultura e una coscienza ambientale in Italia. Con queste norme, oltre a pensare a migliorare la qualità della vita di oggi, si pensa anche alla vita delle generazioni future.
In Commissione Ambiente si è lavorato molto anche sul Decreto “Sblocca Italia” poi approvato dal Parlamento, che contiene una serie di norme volte a mettere in sicurezza il Paese dal dissesto idrogeologico, sbloccando i cantieri per i lavori necessari e rendendo disponibili le risorse. Molte di queste disposizioni, sono contenute nel progetto “Italia Sicura”, dove vi sono anche le disposizioni per evitare le esondazioni del Seveso a Milano, con la realizzazione delle vasche di laminazione e gli interventi di pulizia delle acque.
In Senato si è discusso molto anche dell’Ilva di Taranto e sono state realizzate norme e messe a disposizione risorse per consentire di salvare l’azienda (e quindi l’occupazione) ma al tempo stesso di avviarne una riqualificazione ambientale e favorire lo sviluppo di tutta l’area di Taranto. Di alcuni di questi provvedimenti sono stato anche relatore in Commissione.
Così come sono stato relatore in Commissione di un DDL volto ad introdurre misure per la tutela della biodiversità agraria e alimentare, poi discusso e approvato anche in Aula al Senato. Attraverso il disegno di legge approvato, si va costruire un sistema nazionale di tutela e di valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare per preservare lo straordinario patrimonio di risorse genetiche vegetali, animali e microbiche locali, dal rischio di erosione e anche di estinzione. Per fare ciò sono state istituite l'Anagrafe nazionale della biodiversità che indica tutte le risorse genetiche locali di origine vegetale, animale o microbica a rischio di estinzione, e il Portale nazionale della biodiversità per costituire un sistema di banche dati interconnesse e l'avviamento del Fondo per la tutela della biodiversità per sostenere le azioni degli agricoltori e degli allevatori.
In Commissione Ambiente, abbiamo lavorato molto anche per introdurre leggi contro il consumo di suolo e abbiamo discusso e presentato atti sulla vicenda dell’estrazione degli idrocarburi nel Mare Adriatico (ricerca oggi sospesa). Personalmente ho anche lavorato ad emendamenti riguardanti lo smaltimento dei rifiuti e le norme riguardanti le bonifiche contenute nel Decreto Competitività e sono stato relatore di Commissione di un documento dell’UE contenente delle norme europee che riguardavano anche le strategie ambientali da attuare nei prossimi anni.
Sempre in relazione alle normative internazionali, ci siamo occupati anche di approvare una legge riguardante l’economia circolare e della ratifica dell’Accordo di Parigi sul Clima (COP21) .
Nell’ultima parte della legislatura, sono stato anche Relatore del disegno di legge riguardante la modifica delle norme per l’utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura, la cui discussione è stata avviata in Commissione Ambiente.
Nel corso di questa legislatura, inoltre, nella Commissione Ambiente del Senato ci siamo occupati molto anche di parchi e aree protette. A inizio legislatura sono stato Relatore per la Commissione di un Atto del Governo sulla ripartizione dei finanziamenti per i parchi nazionali e, ultimamente, abbiamo lavorato sulla modifica della normativa sulle aree protette, su cui mi sono più volte confrontato anche con i soggetti operanti nel settore, i direttori dei parchi e le associazioni ambientaliste. La riforma della legge riguardante le aree protette è stata approvata dall’Aula del Senato a inizio del novembre 2016, è stata approvata con modifiche dalla Camera dei Deputati nel corso del 2017 ma per l’approvazione definitiva necessitava di un nuovo passaggio al Senato.
L’IMPEGNO PER IL TERRITORIO
Da sempre attento alle problematiche del territorio milanese e lombardo, anche da Roma non ho mancato di occuparmene e portarne avanti le istanze.
Tante sono state le questioni locali a cui, nel corso di questi mesi, attraverso il lavoro parlamentare di emendamenti, interrogazioni e interventi mi sono attivato per cercare di portare delle risposte.
All’inizio della legislatura, in Parlamento abbiamo lavorato molto su Expo 2015 per ottenere finanziamenti dal Governo e deroghe al Comune di Milano per le spese di rappresentanza e organizzazione dell’evento, assegnare poteri al Commissario unico al fine di portare a compimento le opere necessarie. Passo dopo passo siamo riusciti a superare i ritardi e Expo 2015 è stata portata a compimento. È stato un grande successo che ha inciso positivamente anche sullo sviluppo dell’area metropolitana di Milano e dell’intero Paese.
Con l’approvazione della legge contro lo spreco alimentare, inoltre, ho ottenuto l’approvazione di un Ordine Giorno volto a istituire a Milano, sede Expo 2015, l'Osservatorio Urban Food Policy Pact Center, per contribuire all'attuazione degli impegni previsti dalla Carta di Milano, attraverso campagne di sensibilizzazione ed educazione contro gli sprechi alimentari, il monitoraggio degli obiettivi, l'elaborazione di proposte per le istituzioni. La Carta di Milano approvata durante l'Expo, infatti, contiene i principi e gli impegni per un mondo più sostenibile. Durante l'Esposizione è stato anche sottoscritto l'Urban Food Policy Pact, che rappresenta il primo patto internazionale tra sindaci sulle politiche alimentari urbane e rappresenta, insieme alla Carta di Milano, l'impegno a ridurre lo spreco alimentare ad ogni livello, da quello locale a quello planetario. Questi documenti contengono una serie di impegni e di obiettivi la cui attuazione deve essere sostenuta e monitorata dall'Osservatorio, la cui sede naturale è a Milano.
Sempre per quanto riguarda il territorio milanese, mi sono occupato più volte delle numerose esondazioni del Seveso nei quartieri a Nord della città. Anche in questo caso, dopo anni di immobilismo da parte di Regione Lombardia (a cui spetta la competenza del governo delle acque), qualcosa si è ottenuto e gli interventi per evitare il ripetersi delle esondazioni del Seveso su Milano, unitamente a quelli volti alla pulizia delle acque del torrente, sono stati inseriti nel piano del Governo “Italia Sicura”, sono stati assicurati i finanziamenti dal Decreto “Sblocca Italia” e i lavori, che sono iniziati, dovranno essere costantemente monitorati fino alla realizzazione definitiva.
Un’altra questione che ho portato all’attenzione del Parlamento e delle istituzioni competenti, riguarda l’aeroporto di Bresso, situato all’interno del Parco Nord Milano. In seguito a direttive non chiare emanate da Enac e all’atterraggio nel campo volo di velivoli di grandi dimensioni non adeguati al luogo e pericolosi anche per gli abitanti delle case limitrofe, oltre che di disturbo all’ecosistema del Parco, ho presentato diverse interrogazioni al Ministro dei Trasporti per chiedere che venisse garantito - come stabilito in accordi istituzionali in vigore - che non vi fossero voli commerciali, servizi di aerotaxi o hub elicotteristici all’interno dell’aeroporto, le cui dimensioni non lo rendono idoneo a tale attività e anche pericoloso per i vicini centri abitati. Tali atti hanno avuto una risposta positiva da parte del Ministero, sono comunque seguiti anche altri incontri tra autorità locali ed Enac, volti ad assicurare il rispetto dei patti stabiliti (Question Time).
Restando in materia di infrastrutture e trasporti, ho portato all’attenzione del Senato - con un Ordine del Giorno al Decreto del “Fare” - la richiesta di finanziamenti per il completamento della riqualificazione della Paullese, in particolare nel tratto dalla rotonda della Cerca a Zelo.
Relativamente ai problemi del territorio, ho seguito la vicenda della chiusura dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Abbiategrasso e ho presentato un’interrogazione per chiederne le motivazioni e invitare il Ministero competente valutare il ripensamento di tale disposizione.
Ho presentato altre interrogazioni sui problemi dei quartieri ad edilizia popolare di Milano, in cui i progetti stabiliti dai Contratti di Quartiere non sono mai stati portati a termine e dove le situazioni di degrado ambientale e sociale rischiano di creare situazioni invivibili.
Testo dell’interrogazione riguardante il Gratosoglio»
Con la Commissione Politiche dell’Unione Europea abbiamo poi affrontato il tema delle città e delle aree metropolitane, guardando all'Europa come possibilità di confrontare le diverse politiche urbane e come opportunità per le grandi aree metropolitane di incidere di più e meglio sulle scelte di priorità della stessa Unione Europea. Sono stato relatore del documento - poi approvato dal Parlamento - che ha contribuito alla costruzione di una vera e propria Agenda Urbana Europea, ha messo a disposizione significativi finanziamenti (2 miliardi per le aree metropolitane italiane tra il 2015 e il 2017) e ha definito i progetti da promuovere per affrontare le sfide che si troveranno di fronte le città in termini economici, di costruzione delle smart city, per una maggiore coesione sociale, per una riorganizzazione del territorio e una riqualificazione delle periferie. Tra gli obiettivi da raggiungere restano la riduzione della quantità di rifiuti (incentivando il riciclo), la crescita dell’efficienza energetica, la riorganizzazione della mobilità pubblica e privata nelle aree urbane.
Inoltre, mi sono occupato di lavoro, a partire dalla vertenza SEA Handling, portando la Commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato a Milano per affrontare la discussione e trovare una soluzione che tutelasse l’occupazione.
Ho seguito passo passo anche le vicende dei lavoratori dello stabilimento General Electric, ex Alstom, di Sesto San Giovanni, su cui ho presentato diverse interrogazioni e sono più volte intervenuto nell’Aula del Senato per invitare il Governo e cercare una soluzione per tutelare non solo l’occupazione ma anche il nostro apparato industriale, know-how e brevetti.
Mi sono poi occupato anche di questioni culturali come ad esempio il Piccolo Teatro di Milano (per cui ho presentato un emendamento affinché ne venisse riconosciuto il valore e non fosse assimilato agli uffici della Pubblica Amministrazione, come era presente nel Decreto Cultura) o per garantire che il Museo della Fotografia di Cinisello Balsamo non chiudesse.
Ho lavorato per contrastare la Legge di Regione Lombardia sui luoghi di culto (definita “Legge antimoschee”) che di fatto non tutela la libertà religiosa ed è stata impugnata dalla Presidenza del Consiglio in quanto incostituzionale. Sul diritto alla libertà religiosa, ho anche presentato un’interrogazione inerente l’accesso al carcere di Monza da parte dei Ministri di Culto e la richiesta di accelerare la firma di convenzioni tra Stato e altre Confessioni.
Del tema delle carceri più in generale mi sono occupato anche con altri atti parlamentari e, in particolare, ho seguito le vicende del carcere di Opera e le iniziative di socializzazione e inserimento lavorativo nelle carceri milanesi. Ho poi lavorato per dare una mano ad alcuni progetti proposti per migliorare le condizioni dell’Istituto per i Minori Beccaria sia dal punto di vista strutturale, sia per quanto riguarda i progetti educativi. In questo ambito mi sono impegnato per l’apertura al pubblico del teatro dell’Istituto, che è stato ristrutturato e - dopo tante lotte – finalmente, nel dicembre 2016 è stato inaugurato e affidato alla compagnia Punto Zero, che da tempo lavora con i ragazzi del Beccaria.
Nominato Commissario provinciale del Partito Democratico di Caserta, ho presentato un’interrogazione riguardante il Polo Oncologico che avrebbe dovuto essere alloccato presso l’Ospedale “Sant’Alfonso Maria dei Liguori” di Sant’Agata dei Goti (struttura sanitaria nuova e attrezzata per tale esigenza, che sarebbe stata di grande utilità nella Terra dei Fuochi) ma che a causa del commissariamento e dei tagli imposti alla sanità campana non è stato realizzato.
Inoltre, ho aderito alle interrogazioni presentate per chiedere una maggiore sicurezza e attenzione a Casapesenna dove Libera era stata oggetto di intimidazioni (testo dell’interrogazione); per far luce sulle infiltrazioni camorriste nell’ospedale di Caserta (testo dell’interrogazione); per chiedere al Governo di risolvere le gravi criticità derivate dal trattamento dei rifiuti nel territorio di Aversa e per assicurare la salubrità dell'ambiente ai cittadini che vi abitano (testo dell’interrogazione); per far luce sui molti casi di bambini non vaccinati e iscritti alle ludoteche private invece che agli asili nidi e per cui non vi sono obblighi di legge (testo dell’interrogazione).
LA RIFORMA DEL GIOCO: RIDURRE DOMANDA E OFFERTA
Negli ultimi anni mi sono occupato anche del problema del gioco d’azzardo legale è illegale. Il gioco è ormai un settore economico del Paese, ma la sua diffusione incontrollata sul territorio sta comportando gravi problemi soprattutto ai cittadini più deboli e già problematici, senza dimenticare che è anche un comparto molto attenzionato dalla criminalità organizzata che spesso lo utilizza per riciclare il denaro. Per queste ragioni si è compresa la necessità di dar vita ad una legislazione valida su tutto il territorio nazionale che regolamentasse il settore, che comportasse un vero e proprio riordino dei giochi, che andasse nella direzione di ridurre l’offerta di gioco e che garantisse maggior controllo delle società, dei capitali investiti e degli operatori al fine di tutelare la legalità.
Per rispondere a tutto questo il Parlamento aveva dato mandato al Governo di produrre un decreto attraverso la Delega Fiscale. Non essendo giunti all’approvazione in tempi utili prima che i termini scadessero, ho ripreso tutto quel lavoro all’interno di un Disegno di Legge (A.S. 2000) depositato in Senato a mia firma, incardinato nella Commissione Finanze, di cui sono stato nominato anche Relatore.
Il tutto è stato poi ripreso e discusso a lungo nella Conferenza Stato-Regioni e recentemente è stato raggiunto un accordo volto a ridurre la domanda e l’offerta di gioco: di fatto viene cancellata la presenza delle AWP nei locali generalisti, vengono dimezzate le sale gioco, la distribuzione territoriale viene concordata con le pubbliche amministrazioni e, inoltre, vengono previste regole severe sulle sale e norme antiriciclaggio.
Testo dell’Accordo raggiunto tra Stato e Regioni»
Questo della regolamentazione del settore del gioco per ridurre domanda e offerta di gioco resta un tema su cui voglio continuare a impegnarmi in futuro per non disperdere il lavoro fatto in questi anni.
Bilancio del mandato parlamentare: sintesi delle cose fatte e dei risultati ottenuti, tabelle con i dati del lavoro svolto (file PDF)»
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CASA
In questa legislatura c’è stato un impegno costante e concreto sul tema casa.
Personalmente mi sono occupato più approfonditamente dei problemi riguardanti l’Edilizia Residenziale Pubblica (case popolari) e le Cooperative di abitazione.
In particolare, per quanto riguarda l’Edilizia Residenziale Pubblica, da quando sono entrato in Senato, ho continuato a porre all’attenzione del Parlamento e del Governo la grave condizione in cui versa gran parte del patrimonio immobiliare pubblico nazionale, con conseguente degrado ambientale e urbano dei quartieri popolari e disagio sociale per coloro che vi abitano. [Testo dell'Interrogazione riguardante le case A.L.E.R.] Mi sono, quindi, attivato per conoscere le motivazioni che hanno portato al blocco dei lavori previsti nei Contratti di Quartiere, anche dove i finanziamenti avrebbero già dovuto essere stati stanziati, con particolare riguardo per alcune zone della città di Milano (ad esempio il Gratosoglio) e dei Comuni dell’hinterland.
Ho lavorato per ottenere che venissero estesi gli incentivi (ecobonus) per l’efficientamento energetico degli edifici anche all’Edilizia Residenziale Pubblica (intervento in Senato) perché migliorare le prestazioni energetiche di quelle case vorrebbe dire avviare opere di ristrutturazione che migliorerebbero la qualità della vita in quegli edifici producendo, oltre che un beneficio per l’ambiente con la riduzione dell’inquinamento, anche un risparmio economico per chi vi abita. Inoltre, con la Legge di Bilancio 2018, si è riusciti ad ottenere l’applicazione degli ecobonus anche per le case di cooperativa a proprietà indivisa.
Ho lavorato per ottenere il riconoscimento della qualifica di “prima casa” per case popolari e cooperative a proprietà indivisa e, quindi, renderle esenti da IMU (interrogazione). Ho poi lavorato affinché gli inquilini con redditi inferiori ai 30mila euro che risiedono in tali alloggi (circa 300mila famiglie), ove riconosciuti come “alloggi sociali”, avessero diritto ad una detrazione fiscale tra i 450,00 e i 900,00 euro per tre anni (Question Time sulla definizione di Alloggi Sociali).
Ho lavorato molto anche sul tema dell’emergenza abitativa, in particolare sulla vicenda della mancata proroga degli sfratti, chiamando in audizione in Commissione Ambiente del Senato il Ministro delle Infrastrutture per chiedere di garantire che nessuno restasse in mezzo alla strada e che si mettessero in campo tutti gli strumenti per garantire il passaggio da casa a casa per coloro che venivano sfrattati, se possibile, dando loro la precedenza nelle graduatorie di Edilizia Residenziale Pubblica.
Sono anche stato relatore della Legge dell’Emergenza Abitativa, la prima legge che interviene con politiche pubbliche sul tema dell’abitare e in modo non solo emergenziale, dopo l’abolizione dei Fondi Gescal.
All’interno della Legge - approvata nel maggio 2014 - erano contenute misure volte a sostenere chi si trova in situazioni di difficoltà: come l’istituzione del Fondo Sostegno Affitti (rifinanziato con 20 milioni di euro anche per i prossimi due anni, grazie ad un mio emendamento presentato alla Legge di Bilancio 2018 poi approvato), del Fondo per la morosità incolpevole e di norme che incentivavano l’affitto, come uno sconto fiscale per chi acquista una casa da mettere poi in affitto e la possibilità della cedolare secca al 10% - che era in scadenza nel 2017 ed è stata prorogata anche per il prossimo anno, su mia proposta - per chi affitta una casa a canone concordato. Sempre con la Legge sull’Emergenza Abitativa, sono state stanziate delle risorse: 500 milioni per le opere necessarie per intervenire sugli alloggi ERP con necessità di interventi per abitabilità, per consentire che migliaia di case pubbliche vuote venissero riassegnate. Con la Legge di Stabilità del 2016, sono stati resi subito disponibili per le Regioni (competenti in materia di Edilizia Residenziale Pubblica) i primi 170 milioni di euro destinati a questo tipo di interventi.
Altre norme contenute nella Legge sull’Emergenza Abitativa e in vigore tutt’oggi erano volte a tutelare la legalità, in particolare nei quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica, prevedendo che i gestori non possano concedere gli allacciamenti alle forniture a chi occupa abusivamente un alloggio. Abbiamo, inoltre, introdotto norme che vietano la pratica degli affitti in nero e che puniscono chi cerca di fare contratti infedeli.
Tra le misure contenute nella Legge di Bilancio 2018, inoltre, vi è la norma che, a tutela del prestito sociale delle cooperative (quindi, di chi deposita lì i soldi), stabilisce regole chiare rispetto al rapporto tra patrimonio, liquidità e prestito sociale.
LEGALITÀ E ANTIMAFIA
In questa legislatura si è lavorato molto sul fronte della legalità, sia all’interno della Commissione Bicamerale Antimafia che più in generale in Parlamento, dove sono stati approvati 24 provvedimenti giudicati dalle associazioni che si occupano di queste tematiche come efficaci e utili per contrastare la criminalità organizzata. A questo mi sono particolarmente dedicato in qualità di capogruppo PD in Commissione Antimafia.
Per quanto riguarda i lavori della Commissione Parlamentare Antimafia, si è scelto come uno dei filoni principali quello di studiare la presenza della criminalità organizzata nei territori del Nord. È stato così avviato un intenso lavoro di approfondimento con la collaborazione delle ricerche elaborate da Nando Dalla Chiesa e dall’Università degli Studi di Milano, che ha permesso di comprendere che troppo spesso si ha un’idea distorta della presenza della criminalità organizzata al Nord e, in particolare, della ‘ndrangheta.
Con la Commissione Antimafia abbiamo seguito le principali inchieste che hanno coinvolto i territori del Nord Italia, andando direttamente sui luoghi interessati ad ascoltare le forze dell’ordine, i magistrati, le istituzioni locali e le associazioni che lottano quotidianamente contro la malavita.
Delegazioni della Commissione Antimafia sono state, quindi, a Milano per occuparsi di Expo 2015 e contribuire a verificare il funzionamento dei protocolli siglati volti a garantire che le organizzazioni criminali non riuscissero ad avere accesso agli appalti per la realizzazione della manifestazione. Le quasi 90 interdittive, decise per aziende considerate sospette dopo l’intensificazione dei controlli su capitali e cantieri, dimostrano che quei protocolli hanno funzionato.
Altre missioni sono state fatte a Como, per seguire l’inchiesta che ha coinvolto politici locali e la ‘ndrangheta nella zona della Brianza; a Bologna, Modena e Reggio Emilia, per comprendere l’inchiesta “Aemilia” che ha interessato l’Emilia Romagna e la zona di Mantova. Sempre a Milano, con la Commissione Antimafia si è poi tornati anche per occuparsi del racket delle occupazioni abusive delle case popolari e di quelle famiglie malavitose che con minacce e intimidazioni controllano interi pezzi di quartieri e rendono difficile la vita delle persone per bene.
Al Sud, in particolare in Calabria, con la Commissione Antimafia si è tornati più volte, anche per valorizzare l’impegno della Conferenza Episcopale calabrese e delle università contro la ‘ndrangheta.
Con la Commissione Antimafia abbiamo approfondito le inchieste in corso a Roma, come “Mafia Capitale”, e quella riguardante le mafie attive sul litorale da Ostia ad Anzio (Interrogazione su Anzio).
Questo lavoro di ascolto e approfondimento delle varie problematiche di volta in volta emerse è stato molto utile per contribuire a migliorare le normative vigenti e gli strumenti dello Stato contro le mafie. Così come le mafie e i criminali affinano le loro tecniche per sfuggire alla rete della giustizia, anche gli strumenti di contrasto al crimine devono venire aggiornati e adeguati, al fine di garantire un’efficace lotta ai fenomeni mafiosi.
Le numerose audizioni di tutti i soggetti operanti nel settore (magistrati, forze dell’ordine, associazioni) ci hanno consentito di comprendere cosa non andava nelle norme vigenti e dove agire.
Sono stati prodotti documenti e proposte normative che hanno contribuito alle riforme contro le mafie e la corruzione prodotte dal Parlamento in questa legislatura. Le relazioni portate nelle aule sul funzionamento dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati, sul contrasto alle organizzazioni criminali a livello europeo (per evitare che ciò che è punibile in un Paese dell’Unione Europea non lo sia in un altro, garantendo di fatto una scappatoia a chi delinque) e quella per migliorare la tutela dei testimoni di giustizia, sono diventate vere e proprie proposte di legge che sono state la base delle leggi approvate.
Il testo più importante prodotto da tutto questo lavoro è sicuramente quello riguardante la riforma del Codice Antimafia che contiene misure per rendere più efficace la gestione dei beni e delle aziende confiscate, modificare il ruolo dell’Agenzia che se ne occupa, dotarsi di competenze adeguate, garantire i lavoratori delle aziende sottoposte a sequestro o confisca affinché non perdano la loro occupazione, aggiornare le norme riguardanti le misure di prevenzione (sequestro dei beni) estendendole ai corrotti.
Sul fronte della legalità sono molti i provvedimenti approvati in questa legislatura: l’istituzione dell’ Autorità Nazionale AntiCorruzione presieduta da Raffaele Cantone; le norme che inaspriscono le pene per i corrotti (legge anticorruzione); si è reintrodotto il reato di falso in bilancio (cancellato negli anni dei Governi Berlusconi); sono state approvate misure per il rientro dei capitali dall’estero senza concessione di condoni (legge contro l'autoriciclaggio); è stata approvata la riforma del codice degli appalti al fine di rendere il tutto più trasparente e controllabile; è stata approvata la modifica dell’articolo 416ter del Codice Penale per cui si punisce il voto di scambio inteso come voto in cambio di favori e non più solo come voto in cambio di denaro (intervento in Senato), è stata approvata la legge per il whistleblower (cioè la tutela per chi denuncia episodi di illegalità sui luoghi di lavoro) ed è stata approvata la legge per una miglior tutela dei testimoni di giustizia.
AMBIENTE
Negli ultimi anni, abbiamo assistito spesso ai disastri provocati nel nostro Paese dal maltempo o ai troppi danni generati alla salute delle persone dall’inquinamento prodotto dall’uomo.
In questa legislatura non si è, però, rimasti soltanto a guardare ma si è deciso di agire mettendo in campo norme importanti per la tutela dell’ambiente, della salute pubblica e per la sicurezza dei nostri territori.
Uno dei punti di svolta nella nostra legislazione è stata senza dubbio l’introduzione degli eco-reati, con l’approvazione della legge che punisce i crimini contro l’ambiente. L’assenza di una legge che prevedesse le specifiche tipologie di reati ambientali ha consentito che i grandi disastri ambientali di cui è stato vittima il nostro Paese - dai morti dell'eternit di Casale, uccisi dall'amianto, a quelli della Terra dei fuochi - non trovassero un colpevole e le giuste condanne. Oggi, con questa legge fortemente voluta dal PD e dal Governo e approvata da una maggioranza ampia e trasversale, si è posto fine a questo scandalo.
Un’altra legge importante, a cui si è lavorato molto sia in Commissione Ambiente che in Aula al Senato, è il “Collegato Ambientale” . Si tratta di un insieme di norme volte ad incentivare comportamenti sostenibili e rispettosi dell’ambiente, per attivare politiche e pratiche che salvaguardino il nostro territorio dal dissesto idrogeologico, che producano uno scatto in avanti su tutto il territorio nazionale promuovendo l’economia circolare, intervenendo sul ciclo dei rifiuti, incentivando e imponendo il riuso e il riciclo, norme che mirano al risparmio energetico, alla tutela delle acque, dell'aria e dell'intero ecosistema.
Il “Collegato Ambientale”, inoltre, ragiona per la prima volta in modo esteso di green economy, di buone pratiche, di iniziative per far crescere una cultura e una coscienza ambientale in Italia. Con queste norme, oltre a pensare a migliorare la qualità della vita di oggi, si pensa anche alla vita delle generazioni future.
In Commissione Ambiente si è lavorato molto anche sul Decreto “Sblocca Italia” poi approvato dal Parlamento, che contiene una serie di norme volte a mettere in sicurezza il Paese dal dissesto idrogeologico, sbloccando i cantieri per i lavori necessari e rendendo disponibili le risorse. Molte di queste disposizioni, sono contenute nel progetto “Italia Sicura”, dove vi sono anche le disposizioni per evitare le esondazioni del Seveso a Milano, con la realizzazione delle vasche di laminazione e gli interventi di pulizia delle acque.
In Senato si è discusso molto anche dell’Ilva di Taranto e sono state realizzate norme e messe a disposizione risorse per consentire di salvare l’azienda (e quindi l’occupazione) ma al tempo stesso di avviarne una riqualificazione ambientale e favorire lo sviluppo di tutta l’area di Taranto. Di alcuni di questi provvedimenti sono stato anche relatore in Commissione.
Così come sono stato relatore in Commissione di un DDL volto ad introdurre misure per la tutela della biodiversità agraria e alimentare, poi discusso e approvato anche in Aula al Senato. Attraverso il disegno di legge approvato, si va costruire un sistema nazionale di tutela e di valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare per preservare lo straordinario patrimonio di risorse genetiche vegetali, animali e microbiche locali, dal rischio di erosione e anche di estinzione. Per fare ciò sono state istituite l'Anagrafe nazionale della biodiversità che indica tutte le risorse genetiche locali di origine vegetale, animale o microbica a rischio di estinzione, e il Portale nazionale della biodiversità per costituire un sistema di banche dati interconnesse e l'avviamento del Fondo per la tutela della biodiversità per sostenere le azioni degli agricoltori e degli allevatori.
In Commissione Ambiente, abbiamo lavorato molto anche per introdurre leggi contro il consumo di suolo e abbiamo discusso e presentato atti sulla vicenda dell’estrazione degli idrocarburi nel Mare Adriatico (ricerca oggi sospesa). Personalmente ho anche lavorato ad emendamenti riguardanti lo smaltimento dei rifiuti e le norme riguardanti le bonifiche contenute nel Decreto Competitività e sono stato relatore di Commissione di un documento dell’UE contenente delle norme europee che riguardavano anche le strategie ambientali da attuare nei prossimi anni.
Sempre in relazione alle normative internazionali, ci siamo occupati anche di approvare una legge riguardante l’economia circolare e della ratifica dell’Accordo di Parigi sul Clima (COP21) .
Nell’ultima parte della legislatura, sono stato anche Relatore del disegno di legge riguardante la modifica delle norme per l’utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura, la cui discussione è stata avviata in Commissione Ambiente.
Nel corso di questa legislatura, inoltre, nella Commissione Ambiente del Senato ci siamo occupati molto anche di parchi e aree protette. A inizio legislatura sono stato Relatore per la Commissione di un Atto del Governo sulla ripartizione dei finanziamenti per i parchi nazionali e, ultimamente, abbiamo lavorato sulla modifica della normativa sulle aree protette, su cui mi sono più volte confrontato anche con i soggetti operanti nel settore, i direttori dei parchi e le associazioni ambientaliste. La riforma della legge riguardante le aree protette è stata approvata dall’Aula del Senato a inizio del novembre 2016, è stata approvata con modifiche dalla Camera dei Deputati nel corso del 2017 ma per l’approvazione definitiva necessitava di un nuovo passaggio al Senato.
L’IMPEGNO PER IL TERRITORIO
Da sempre attento alle problematiche del territorio milanese e lombardo, anche da Roma non ho mancato di occuparmene e portarne avanti le istanze.
Tante sono state le questioni locali a cui, nel corso di questi mesi, attraverso il lavoro parlamentare di emendamenti, interrogazioni e interventi mi sono attivato per cercare di portare delle risposte.
All’inizio della legislatura, in Parlamento abbiamo lavorato molto su Expo 2015 per ottenere finanziamenti dal Governo e deroghe al Comune di Milano per le spese di rappresentanza e organizzazione dell’evento, assegnare poteri al Commissario unico al fine di portare a compimento le opere necessarie. Passo dopo passo siamo riusciti a superare i ritardi e Expo 2015 è stata portata a compimento. È stato un grande successo che ha inciso positivamente anche sullo sviluppo dell’area metropolitana di Milano e dell’intero Paese.
Con l’approvazione della legge contro lo spreco alimentare, inoltre, ho ottenuto l’approvazione di un Ordine Giorno volto a istituire a Milano, sede Expo 2015, l'Osservatorio Urban Food Policy Pact Center, per contribuire all'attuazione degli impegni previsti dalla Carta di Milano, attraverso campagne di sensibilizzazione ed educazione contro gli sprechi alimentari, il monitoraggio degli obiettivi, l'elaborazione di proposte per le istituzioni. La Carta di Milano approvata durante l'Expo, infatti, contiene i principi e gli impegni per un mondo più sostenibile. Durante l'Esposizione è stato anche sottoscritto l'Urban Food Policy Pact, che rappresenta il primo patto internazionale tra sindaci sulle politiche alimentari urbane e rappresenta, insieme alla Carta di Milano, l'impegno a ridurre lo spreco alimentare ad ogni livello, da quello locale a quello planetario. Questi documenti contengono una serie di impegni e di obiettivi la cui attuazione deve essere sostenuta e monitorata dall'Osservatorio, la cui sede naturale è a Milano.
Sempre per quanto riguarda il territorio milanese, mi sono occupato più volte delle numerose esondazioni del Seveso nei quartieri a Nord della città. Anche in questo caso, dopo anni di immobilismo da parte di Regione Lombardia (a cui spetta la competenza del governo delle acque), qualcosa si è ottenuto e gli interventi per evitare il ripetersi delle esondazioni del Seveso su Milano, unitamente a quelli volti alla pulizia delle acque del torrente, sono stati inseriti nel piano del Governo “Italia Sicura”, sono stati assicurati i finanziamenti dal Decreto “Sblocca Italia” e i lavori, che sono iniziati, dovranno essere costantemente monitorati fino alla realizzazione definitiva.
Un’altra questione che ho portato all’attenzione del Parlamento e delle istituzioni competenti, riguarda l’aeroporto di Bresso, situato all’interno del Parco Nord Milano. In seguito a direttive non chiare emanate da Enac e all’atterraggio nel campo volo di velivoli di grandi dimensioni non adeguati al luogo e pericolosi anche per gli abitanti delle case limitrofe, oltre che di disturbo all’ecosistema del Parco, ho presentato diverse interrogazioni al Ministro dei Trasporti per chiedere che venisse garantito - come stabilito in accordi istituzionali in vigore - che non vi fossero voli commerciali, servizi di aerotaxi o hub elicotteristici all’interno dell’aeroporto, le cui dimensioni non lo rendono idoneo a tale attività e anche pericoloso per i vicini centri abitati. Tali atti hanno avuto una risposta positiva da parte del Ministero, sono comunque seguiti anche altri incontri tra autorità locali ed Enac, volti ad assicurare il rispetto dei patti stabiliti (Question Time).
Restando in materia di infrastrutture e trasporti, ho portato all’attenzione del Senato - con un Ordine del Giorno al Decreto del “Fare” - la richiesta di finanziamenti per il completamento della riqualificazione della Paullese, in particolare nel tratto dalla rotonda della Cerca a Zelo.
Relativamente ai problemi del territorio, ho seguito la vicenda della chiusura dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Abbiategrasso e ho presentato un’interrogazione per chiederne le motivazioni e invitare il Ministero competente valutare il ripensamento di tale disposizione.
Ho presentato altre interrogazioni sui problemi dei quartieri ad edilizia popolare di Milano, in cui i progetti stabiliti dai Contratti di Quartiere non sono mai stati portati a termine e dove le situazioni di degrado ambientale e sociale rischiano di creare situazioni invivibili.
Testo dell’interrogazione riguardante il Gratosoglio»
Con la Commissione Politiche dell’Unione Europea abbiamo poi affrontato il tema delle città e delle aree metropolitane, guardando all'Europa come possibilità di confrontare le diverse politiche urbane e come opportunità per le grandi aree metropolitane di incidere di più e meglio sulle scelte di priorità della stessa Unione Europea. Sono stato relatore del documento - poi approvato dal Parlamento - che ha contribuito alla costruzione di una vera e propria Agenda Urbana Europea, ha messo a disposizione significativi finanziamenti (2 miliardi per le aree metropolitane italiane tra il 2015 e il 2017) e ha definito i progetti da promuovere per affrontare le sfide che si troveranno di fronte le città in termini economici, di costruzione delle smart city, per una maggiore coesione sociale, per una riorganizzazione del territorio e una riqualificazione delle periferie. Tra gli obiettivi da raggiungere restano la riduzione della quantità di rifiuti (incentivando il riciclo), la crescita dell’efficienza energetica, la riorganizzazione della mobilità pubblica e privata nelle aree urbane.
Inoltre, mi sono occupato di lavoro, a partire dalla vertenza SEA Handling, portando la Commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato a Milano per affrontare la discussione e trovare una soluzione che tutelasse l’occupazione.
Ho seguito passo passo anche le vicende dei lavoratori dello stabilimento General Electric, ex Alstom, di Sesto San Giovanni, su cui ho presentato diverse interrogazioni e sono più volte intervenuto nell’Aula del Senato per invitare il Governo e cercare una soluzione per tutelare non solo l’occupazione ma anche il nostro apparato industriale, know-how e brevetti.
Mi sono poi occupato anche di questioni culturali come ad esempio il Piccolo Teatro di Milano (per cui ho presentato un emendamento affinché ne venisse riconosciuto il valore e non fosse assimilato agli uffici della Pubblica Amministrazione, come era presente nel Decreto Cultura) o per garantire che il Museo della Fotografia di Cinisello Balsamo non chiudesse.
Ho lavorato per contrastare la Legge di Regione Lombardia sui luoghi di culto (definita “Legge antimoschee”) che di fatto non tutela la libertà religiosa ed è stata impugnata dalla Presidenza del Consiglio in quanto incostituzionale. Sul diritto alla libertà religiosa, ho anche presentato un’interrogazione inerente l’accesso al carcere di Monza da parte dei Ministri di Culto e la richiesta di accelerare la firma di convenzioni tra Stato e altre Confessioni.
Del tema delle carceri più in generale mi sono occupato anche con altri atti parlamentari e, in particolare, ho seguito le vicende del carcere di Opera e le iniziative di socializzazione e inserimento lavorativo nelle carceri milanesi. Ho poi lavorato per dare una mano ad alcuni progetti proposti per migliorare le condizioni dell’Istituto per i Minori Beccaria sia dal punto di vista strutturale, sia per quanto riguarda i progetti educativi. In questo ambito mi sono impegnato per l’apertura al pubblico del teatro dell’Istituto, che è stato ristrutturato e - dopo tante lotte – finalmente, nel dicembre 2016 è stato inaugurato e affidato alla compagnia Punto Zero, che da tempo lavora con i ragazzi del Beccaria.
Nominato Commissario provinciale del Partito Democratico di Caserta, ho presentato un’interrogazione riguardante il Polo Oncologico che avrebbe dovuto essere alloccato presso l’Ospedale “Sant’Alfonso Maria dei Liguori” di Sant’Agata dei Goti (struttura sanitaria nuova e attrezzata per tale esigenza, che sarebbe stata di grande utilità nella Terra dei Fuochi) ma che a causa del commissariamento e dei tagli imposti alla sanità campana non è stato realizzato.
Inoltre, ho aderito alle interrogazioni presentate per chiedere una maggiore sicurezza e attenzione a Casapesenna dove Libera era stata oggetto di intimidazioni (testo dell’interrogazione); per far luce sulle infiltrazioni camorriste nell’ospedale di Caserta (testo dell’interrogazione); per chiedere al Governo di risolvere le gravi criticità derivate dal trattamento dei rifiuti nel territorio di Aversa e per assicurare la salubrità dell'ambiente ai cittadini che vi abitano (testo dell’interrogazione); per far luce sui molti casi di bambini non vaccinati e iscritti alle ludoteche private invece che agli asili nidi e per cui non vi sono obblighi di legge (testo dell’interrogazione).
LA RIFORMA DEL GIOCO: RIDURRE DOMANDA E OFFERTA
Negli ultimi anni mi sono occupato anche del problema del gioco d’azzardo legale è illegale. Il gioco è ormai un settore economico del Paese, ma la sua diffusione incontrollata sul territorio sta comportando gravi problemi soprattutto ai cittadini più deboli e già problematici, senza dimenticare che è anche un comparto molto attenzionato dalla criminalità organizzata che spesso lo utilizza per riciclare il denaro. Per queste ragioni si è compresa la necessità di dar vita ad una legislazione valida su tutto il territorio nazionale che regolamentasse il settore, che comportasse un vero e proprio riordino dei giochi, che andasse nella direzione di ridurre l’offerta di gioco e che garantisse maggior controllo delle società, dei capitali investiti e degli operatori al fine di tutelare la legalità.
Per rispondere a tutto questo il Parlamento aveva dato mandato al Governo di produrre un decreto attraverso la Delega Fiscale. Non essendo giunti all’approvazione in tempi utili prima che i termini scadessero, ho ripreso tutto quel lavoro all’interno di un Disegno di Legge (A.S. 2000) depositato in Senato a mia firma, incardinato nella Commissione Finanze, di cui sono stato nominato anche Relatore.
Il tutto è stato poi ripreso e discusso a lungo nella Conferenza Stato-Regioni e recentemente è stato raggiunto un accordo volto a ridurre la domanda e l’offerta di gioco: di fatto viene cancellata la presenza delle AWP nei locali generalisti, vengono dimezzate le sale gioco, la distribuzione territoriale viene concordata con le pubbliche amministrazioni e, inoltre, vengono previste regole severe sulle sale e norme antiriciclaggio.
Testo dell’Accordo raggiunto tra Stato e Regioni»
Questo della regolamentazione del settore del gioco per ridurre domanda e offerta di gioco resta un tema su cui voglio continuare a impegnarmi in futuro per non disperdere il lavoro fatto in questi anni.
Bilancio del mandato parlamentare: sintesi delle cose fatte e dei risultati ottenuti, tabelle con i dati del lavoro svolto (file PDF)»
Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook