Referendum autonomia: in ritardo i risultati
Più di 12 ore di ritardo per i risultati definitivi del referendum sull'autonomia in Lombardia. Secondo il sito della Regione, che non comunica ancora i dati finali, sono stati 3.010.434 i lombardi che hanno votato: 95,29% sì; 3,94% no e 0,77% schede bianche. Al voto sono andati il 38,25% degli elettori. La provincia in cui si è votato di più è stata Bergamo, quella con l'affluenza più scarsa la città metropolitana di Milano.
Il sito internet della Regione si è fermato in nottata all'avviso in cui si segnalavano "criticità tecniche nella fase di riversamento dei dati delle voting machine". [Fonte: Il Giorno].
Il sito internet della Regione si è fermato in nottata all'avviso in cui si segnalavano "criticità tecniche nella fase di riversamento dei dati delle voting machine". [Fonte: Il Giorno].
Riportiamo qui alcuni commenti:
Franco Mirabelli (Senatore): Il referendum lombardo non aggiunge né toglie nulla alla discussione che si deve aprire col governo per ottenere più competenze, come previsto dal Titolo Quinto della Costituzione. Certo, l’affluenza sotto il 40% conferma l’inutilità della consultazione referendaria. Resta la volontà di tutti i partiti e di gran parte dei sindaci lombardi di dare forza a questa richiesta. La stessa volontà che avrebbe consigliato di non perdere due anni per fare un referendum, a pochi mesi dalle elezioni, come ha preferito fare Maroni per ragioni di propaganda elettorale. Non può passare sotto silenzio l’incredibile vicenda dei dati arrivati dopo più di 12 ore, di procedure tutto fuorché trasparenti, di risultati sull’affluenza comunicati dopo quelli sui risultati del SI e neppure la figuraccia fatta da chi si vanta ancora di aver introdotto il voto elettronico in Italia, nonostante i risultati del Veneto siano arrivati dopo un’ora e i nostri il giorno dopo. Da un ex ministro degli interni ci aspettavamo più rigore e più efficienza a tutela della partecipazione democratica, non pasticci e tempi infiniti.
Carlo Borghetti (Consigliere Regionale): Secondo i risultati forniti da Maroni stanotte (ma i dati reali che stanno arrivando sono inferiori), Maroni ha raccolto molti meno SÌ dei voti che il centrodestra prese alle Regionali del febbraio 2013... dunque ha perso quattro anni e mezzo e non ha convinto i lombardi, e si è dimostrato che il referendum non serviva, come dicevamo: quanto dovremo ancora aspettare prima che Maroni apra finalmente il tavolo con il Governo per avere più autonomia sulle vere materie, oltre la propaganda? Senza contare che vi sto scrivendo a 12 ore dalla chiusura dei seggi e non sappiamo ancora i risultati: lo spoglio del voto elettronico è pieno di problemi e... più lento di quello cartaceo! Alla modica spesa di 24 milioni di euro (48 miliardi di lire). E di questo spreco dobbiamo ringraziare (oltre che Maroni e soci) anche i Cinque stelle, che l'hanno voluto.
Ezio Casati (Deputato): Il referendum si è concluso, la Lombardia ha votato. La rivoluzione tecnologica ci ha fatto capire che l’efficienza e’ un’altra cosa ma consoliamoci pensando che possiamo solo migliorare. Ha votato meno del 40% non un risultato esaltante se lo confrontiamo con il 60% del Veneto ma io lo considero un buon risultato per un referendum senza quorum e senza un senso, certamente al di sotto di quanto sperava il Presidente Maroni che ha, qualche giorno fa, messo le mani avanti dicendo di accontentarsi di un 34%. Però proviamo a capire che succede il day after. Sorpresa adesso Maroni dichiara, facciamo la trattativa assieme al Presidente Bonaccini dell’Emilia Romagna che ha risparmiato 55 milioni e ottenuto lo stesso risultato. Caro Maroni volevo dirti che la Lombardia , per il pragmatismo che la contraddistingue e per la capacità di essere protagonista, si merita un Presidente meno opportunista e più realista, abbiamo contribuito con i famosi 55 milioni buttati a finanziare una pseudo campagna elettorale adesso cerchiamo di sfruttare al meglio quello che c’e’ di buono, il federalismo differenziato, portiamo a casa competenze aggiuntive. Quello che chiederei e di dirci chiaramente come le vorrebbe attuare perché qualcosa da dire su come è gestita la sanità lombarda ( 80% del bilancio regionale) lascia molti dubbi, aldilà delle dentiere e dei vari scandali degli ultimi anni, sto parlando di liste d’attesa di ticket e di quant’altro. Caro presidente hai voluto sentire i Lombardi quando si poteva farne a meno adesso ascoltali su cosa vorresti e come svolgeresti il compito, non ci bastano i titoli vorremmo sapere come svolgeresti i compiti. Se sarai chiaro io per il ruolo che rivesto assieme a molti miei colleghi ci saremo. Se continua la campagna elettorale... prego vada avanti tu a me viene da piangere.
Ezio Casati (Deputato): Il referendum si è concluso, la Lombardia ha votato. La rivoluzione tecnologica ci ha fatto capire che l’efficienza e’ un’altra cosa ma consoliamoci pensando che possiamo solo migliorare. Ha votato meno del 40% non un risultato esaltante se lo confrontiamo con il 60% del Veneto ma io lo considero un buon risultato per un referendum senza quorum e senza un senso, certamente al di sotto di quanto sperava il Presidente Maroni che ha, qualche giorno fa, messo le mani avanti dicendo di accontentarsi di un 34%. Però proviamo a capire che succede il day after. Sorpresa adesso Maroni dichiara, facciamo la trattativa assieme al Presidente Bonaccini dell’Emilia Romagna che ha risparmiato 55 milioni e ottenuto lo stesso risultato. Caro Maroni volevo dirti che la Lombardia , per il pragmatismo che la contraddistingue e per la capacità di essere protagonista, si merita un Presidente meno opportunista e più realista, abbiamo contribuito con i famosi 55 milioni buttati a finanziare una pseudo campagna elettorale adesso cerchiamo di sfruttare al meglio quello che c’e’ di buono, il federalismo differenziato, portiamo a casa competenze aggiuntive. Quello che chiederei e di dirci chiaramente come le vorrebbe attuare perché qualcosa da dire su come è gestita la sanità lombarda ( 80% del bilancio regionale) lascia molti dubbi, aldilà delle dentiere e dei vari scandali degli ultimi anni, sto parlando di liste d’attesa di ticket e di quant’altro. Caro presidente hai voluto sentire i Lombardi quando si poteva farne a meno adesso ascoltali su cosa vorresti e come svolgeresti il compito, non ci bastano i titoli vorremmo sapere come svolgeresti i compiti. Se sarai chiaro io per il ruolo che rivesto assieme a molti miei colleghi ci saremo. Se continua la campagna elettorale... prego vada avanti tu a me viene da piangere.