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Non si viva nel terrore

Written by Emanuele Fiano.

Emanuele Fiano Vogliono che noi si viva nel terrore.
Che non si esca, che i genitori abbiano paura di lasciar liberi i figli, che si abbia paura di andare a divertirsi, che si abbia paura del nostro vicino, ancora di più se immigrato, che si pensi alla guerra, all'odio, alla morte. Questo vogliono i terroristi islamici. Quelli di Manchester, di Parigi, di Londra, Bruxelles, Monaco, Nizza, del Sinai, di Tunisi, di Tel Aviv. Coloro che uccidono bambini pensando di compiacere Allah. E non mi dite di non generalizzare, perché non sto generalizzando. Parlo di costoro esattamente con la definizione che essi danno di se stessi.
Possiamo dargliela vinta, vivere nel terrore, cambiare la nostra vita.
Oppure possiamo difenderci, con gli strumenti della Democrazia, con la prevenzione e la repressione dei terroristi ad opera del sistema di sicurezza, delle loro reti, con un controllo stringente del territorio e delle loro connessioni, affinando le leggi antiterrorismo, contrastando per legge la radicalizzazione nelle comunità musulmane, lavorando con chi nel mondo musulmano contrasta la radicalizzazione, lavorando per impedire quartieri come Molenbeck, facendo applicare le norme e le leggi sempre.
Ma non chiedetemi di diventare razzista, non lo farò. Conosco il razzismo, le cicatrici e le ferite che provoca, le tragedie e i traumi. Sono cresciuto circondato da queste.
Sarò sempre il più duro di tutti contro i terroristi islamici, ma non gliela darò vinta.
Voglio che i miei figli continuino ad aver voglia e libertà di vivere, di andare ai concerti ed ai musei, che girino il mondo ed amino la vita.
Dobbiamo essere durissimi con i terroristi come se fosse l'ultima cosa che facciamo ma non dargliela vinta.

Per seguire l'attività di Emanuele Fiano: sito web - pagina facebook

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