Congresso: opportunità per PD e Italia
È iniziato il percorso congressuale del Partito Democratico. Un congresso è sempre un'occasione preziosa di confronto, dibattito e accrescimento comune. Un'occasione preziosa per i diversi livelli, da quello locale a quello nazionale.
Il confronto, il dibattito, le diverse visioni del partito e soprattutto del ruolo che devono avere nello sviluppo del Paese. All'interno del dibattito congressuale tutti hanno la stessa dignità nel dare il proprio contributo, perchè si tratta di un alto contributo di democrazia. Non solo il congresso, e tutte le sue discussioni, sono un bell'esempio da contrapporre alla visione del "partito azienda" o di quello etero diretto da strane simbiosi tra spettacolarizzazione e imprese di cui poco si conosce se non i soli nomi dei fondatori e dei prosecutori.
Il congresso come massima espressione del partito, inteso come sede di una comunità di uomini ed idee, costituitesi per l'impegno politico ed istituzionale del Paese.
Il partito come luogo laico, e quando dico laico voglio dire libero da vincoli perché non condizionato, certo influenzato sì dalla propria storia e dalla propria etica-cultura.
Un progetto che attraverso il confronto democratico possa diventare, se votato dalla maggioranza, patrimonio comune.
Io lavorerò per dare sostegno a Matteo Renzi, e lo farò convintamente. Penso che sia una ottima scelta e che sia una grande risorsa oltre che per il nostro partito anche per il Paese. Dobbiamo mettere al centro del dibattito il nostro slancio per dare risposte al Paese nello spirito di concretizzare le aspettative della gente, delle imprese e delle famiglie. Non voglio fare elenchi, ne cito una, il contrasto alla povertà senza risposte populiste e irrealizzabili.
Mettiamo al centro dei nostri progetti il bene della nostra Italia e combattiamo quell'antipolitica che non risponde ai problemi ma solletica la pancia dei populismi.
Dobbiamo essere un partito autorevole contro gli autoritarismi e popolare contro i populisti, e permettemi, un paese che dia opportunità contro i tanti opportunisti che si ergono a paladini. Matteo, per quello che ha fatto, è una grande opportunità.
Permettetemi, infine, una piccola riflessione sulle scissioni e le fuoriuscite delle ultime settimane. Credo che la deriva verso un sistema proporzionale stia favorendo logiche, che non condivido, di ricerca di personali consensi. Ovviamente il Governo Renzi può avere commesso errori, ma il lavoro di quell'esecutivo resta molto valido. Tante le riforme approvate e consegnate al Paese, per ridare slancio all'intero sistema, migliorare l'amministrazione dello stato e fare ripartire l'economia. Mi sembra però che per certi esponenti di questa "nuova sinistra", sempre ad inseguire il "proprio demone" in un radicalismo che mai accetta pienamente il riformismo, abbiano giocato al massacro verso Matteo Renzi.
Spesso si è vista verso Matteo una critica interna pregiudiziale, a priori, come se l'origine della sua storia non fosse abbastanza "pura" per rappresentare la storia della sinistra italiana. Quando nacque il Pd fu la prima volta che la sinistra non compiva scissioni ma costruiva un'unione con un'altra importante storia. Margherita e Ds, come principali autori della fusione, davano nuovo approdo alla lunga stagione delle alleanze di centro-sinistra e dell'Ulivo.
Ora credo, nel rispetto verso chi ha abbandonato il progetto della Casa Democratica, che il Pd debba rilanciare il proprio essere ed agire nell'ambito politico e culturale italiano. Ed il congresso rappresenta proprio questo: la conferma, la rinascita e il consolidamento del Partito Democratico, per mettersi al servizio degli italiani. I fondatori del Partito Democratico devono guardare con rispetto ai "nativi democratici" e a quella generazione nata dopo le nobili storie confluite nel Pd e soprattutto incentivare la capacità di attrarre nuovi iscritti giovani. Mi sembra che la proposta politica per la nuova segreteria di Matteo Renzi vada in questo senso: un Partito Democratico rivolto ai giovani che coinvolga attivamente i giovani. Dopo la segreteria nella quale Renzi mise il "turbo" ora occorre che Matteo costruisca insieme una "guida vivace", perchè la macchina del Pd porti avanti l'Italia tutta!
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