Primarie a fine aprile-inizio maggio
Dopo la Direzione Nazionale del Pd, l'ipotesi delle elezioni politiche a giugno è tramontata?
"Dopo la Direzione di ieri è chiaro che non abbiamo costruito la road map sulla data delle elezioni perché, come ha detto il Segretario, non spetta a noi decidere quando si va alle elezioni. E' evidente che la convocazione del congresso richiederà dei tempi che, a occhio, rendono più complicato andare a votare a giugno. Questo però non osta al fatto che sulla legge elettorale si possa e si debba marciare rapidamente per arrivare a un punto di caduta".
Sulla legge elettorale ritiene che si possano introdurre le coalizioni o pensa che debba restare solo il partito o la lista?
"Nella condizione data e vedendo i rapporti di forza in Parlamento, essendo difficile per uno dei tre grandi partiti raggiungere il 40%, mi pare che l'unico modo per garantire che ci sia un elemento di maggioritario, e che quindi non si scivoli verso il proporzionale che farebbe male al Paese, sia estendere il premio che oggi è di lista alla coalizione. Non è la soluzione migliore ma è una soluzione possibile, nel senso che almeno gli elettori saprebbero prima qual è la coalizione che andrebbe a governare anziché trovarsi poi, come accadrebbe con il sistema proporzionale, ad assistere alle manovre di Palazzo che portano a una o all'altra maggioranza".
In quest'ottica il Pd dovrebbe allearsi con una 'Cosa Rossa' di Pisapia o con i centristi di Alfano e Verdini?
"Se si va verso la logica delle coalizioni penso che il Pd debba avere sia un'interlocuzione a sinistra con Pisapia sia una con la parte del centro del sistema politico".
Insomma, il modello Milano...
"Esattamente".
Ma la scissione nel Pd non è scongiurata con la Direzione...
"No, purtroppo no. Il fatto stesso che se ne parli credo che sia un pessimo segnale. Spero che alla fine, avviando il congresso e garantendo una discussione seria e nei tempi giusti, si possa cominciare a discutere portando ognuno il proprio contributo dentro una discussione comune e che questa possa allontanare un'ipotesi di divisione. In più, penso che si debba guardare anche a quello che ci chiede il territorio e il nostro partito che da sempre domanda unità".
E i tempi? Nel weekend assemblea del Pd con dimissioni di Renzi da segretario.
"Sabato l'assemblea".
E Renzi si dimette ufficialmente...
"Non lo so, in questo momento abbiamo deciso che avviamo le procedure congressuali".
A occhio quando si terranno le primarie? Dopo Pasqua a fine aprile?
"Abbiamo detto che i tempi e le modalità saranno quelli del congresso del 2013 e quindi penso fine aprile primi di maggio".
Pare però che Dario Franceschini e Andrea Orlando abbiano in parte mollato Renzi, o no? E quando ci saranno le primarie sosteranno la sua candidatura a segretario del Pd?
"Sì, credo proprio di sì. Ma il punto non è allinearsi o meno. Il problema è provare a dare un contributo, anche da posizione diverse, perché si ritrovi un percorso unitario dentro il Partito Democratico e si rafforzino la proposta politica, il progetto politico e la leadership di Renzi".
E' vero che Franceschini è in mezzo tra Renzi e Bersani?
"No, non è vero. Ho detto un'altra cosa".
Così qualcuno ha scritto e detto...
"Credo che il contributo di Dario e nostro voglia essere quello di poter rafforzare l'unità del Pd, rafforzare il partito, rafforzare un progetto politico e rafforzare la premiership di Matteo Renzi".
E' possibile votare a ottobre o se non ci sono le elezioni a giugno si va al 2018? Esiste la finestra dell'autunno per le urne?
"E' possibile tutto".
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