Per Milano fondi e leggi ad hoc
"So che sono di parte, ma è evidente che oggi Milano sta funzionando meglio di Roma". Sulla gestione dei problemi della capitale "non possiamo addossarle tutte le colpe. Diamole del tempo". Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parla in un'intervista al Corriere della Sera, della situazione che si vive in Campidoglio e sulle Olimpiadi ribadisce che è "un errore non sfruttare questa occasione, anche se non giudico le ragioni che hanno portato a questa scelta. Ma spero sia chiaro che i regolamenti ci impediscono di sostituirci in corsa con una nostra candidatura". Poi Sala spiega che il Patto per Milano che "firmeremo è diviso in tre macrocapitoli: quello sulla sfida metropolitana di Milano e prevede fra l'altro gli interventi per prolungare le linee metropolitane e per mettere in sicurezza Lambro e Seveso; quello su Milano città internazionale, che comprende anche il piano per ospitare l'Agenzia del farmaco e la creazione di una no tax zone nell`area dell`ex Expo; quello sulle azioni che mettiamo in campo per i milanesi, partendo dalle fasce svantaggiate e dai molti progetti sulle periferie che abbiamo a cuore e che stanno prendendo forma.
Entro dicembre voglio completare la pianificazione e mi serve la certezza del sostegno del governo".
Entro dicembre voglio completare la pianificazione e mi serve la certezza del sostegno del governo".
I progetti, aggiunge ancora Sala, che "abbiamo valgono 1,5 miliardi di euro.
Al governo ne chiediamo una parte e, soprattutto, tale cifra sarà dilazionata nel tempo.
Ma il punto non è soltanto questo. È il primo patto che Renzi firma al Nord e la scelta non è casuale: noi abbiamo un progetto molto chiaro e articolato, la città ha dimostrato di essere attrattiva e capace e sappiamo che tutto questo è un valore per l`intero Paese. In cambio però, abbiamo bisogno del sostegno economico del governo, di normative speciali come quella della no tax zone che ci servirà per attirare nuove imprese nell`area ex Expo e di deroghe ad alcune norme troppo rigide".