In missione a Londra
"In questo mandato ci occuperemo, come avevo promesso, della riqualificazione delle zone più bisognose della città. Ma allo stesso tempo terremo alto il profilo internazionale e, con la Brexit, dobbiamo approfittare della finestra che si è aperta". Lo afferma il neo sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un'intervista al Corriere della Sera, parlando della sua missione a Londra in programma mercoledì prossimo. Incontrerà "anzitutto i vertici di Ema e Eba. L'Agenzia che si occupa del farmaco ha un budget di oltre 300 milioni all'anno e vi lavorano oltre 600 persone - spiega Sala -.
Eba, l'Autorità bancaria, ha un budget inferiore, ma dei circa 150 impiegati già oggi la nazionalità maggiormente rappresentata è quella italiana: chiaro che a noi questa potrebbe interessare molto anche perché ha un aggancio diretto con tutto il mondo della finanza.
Bisogna tenere conto del tema che si aprirà a proposito della passaportazione europea". "Ovviamente ne ho parlato con il premier Renzi e sono informati sia il ministero dell'Economia che la Farnesina - spiega il sindaco -. Anche perché per poi rendere fattibile la cosa dovrà cominciare un'operazione di lobbing da parte del governo che dovrà trattare con il resto dell'Unione Europea". Alla domanda su quale sia il senso della missione, Sala risponde così: "Intanto non voglio farmi battere sul tempo: ci sono altre città, come Amsterdam e Varsavia che già si sono organizzate con lo stesso obiettivo. Se invece parliamo di cosa dirò ai miei interlocutori, spiegherò a persone abituate a un certo stile di vita perché Milano possa essere attrattiva: dirò che abbiamo scuole e università di eccellenza per i loro figli, servizi elevati, una qualità della vita alta, che in due ore si arriva ai laghi, al mare e alla montagna e credo che nessuno in Europa possa offrire lo stesso. Io credo che Milano stia vivendo un momento di grande prestigio internazionale e che sia giusto cavalcarlo. Mi aspetto che il governo faccia lo stesso: l'Italia ha poche agenzie e il poco che c'è, come la Fao, ha casa a Roma". Sulle periferie il sindaco sottolinea: "Come detto, saranno la nostra ossessione. Nel budget troveremo 30 milioni per sistemare in due anni gli appartamenti sfitti. Entro fine agosto poi presenteremo la proposta per sostenere il piano da 100 milioni che MM (la società Metropolitana Milanese) ha presentato per la manutenzione straordinaria delle case popolari gestite da noi. I soldi li troveremo noi. Ma parlerò anche con il ministro Graziano Delrio per capire cos'altro potremo fare, visto che anche il governo ha in mente un progetto per le periferie delle città. E poi mi aspetto che la Regione faccia lo stesso con le case Aler: sarà uno dei punti dell'agenda di lavoro con Maroni".
Eba, l'Autorità bancaria, ha un budget inferiore, ma dei circa 150 impiegati già oggi la nazionalità maggiormente rappresentata è quella italiana: chiaro che a noi questa potrebbe interessare molto anche perché ha un aggancio diretto con tutto il mondo della finanza.
Bisogna tenere conto del tema che si aprirà a proposito della passaportazione europea". "Ovviamente ne ho parlato con il premier Renzi e sono informati sia il ministero dell'Economia che la Farnesina - spiega il sindaco -. Anche perché per poi rendere fattibile la cosa dovrà cominciare un'operazione di lobbing da parte del governo che dovrà trattare con il resto dell'Unione Europea". Alla domanda su quale sia il senso della missione, Sala risponde così: "Intanto non voglio farmi battere sul tempo: ci sono altre città, come Amsterdam e Varsavia che già si sono organizzate con lo stesso obiettivo. Se invece parliamo di cosa dirò ai miei interlocutori, spiegherò a persone abituate a un certo stile di vita perché Milano possa essere attrattiva: dirò che abbiamo scuole e università di eccellenza per i loro figli, servizi elevati, una qualità della vita alta, che in due ore si arriva ai laghi, al mare e alla montagna e credo che nessuno in Europa possa offrire lo stesso. Io credo che Milano stia vivendo un momento di grande prestigio internazionale e che sia giusto cavalcarlo. Mi aspetto che il governo faccia lo stesso: l'Italia ha poche agenzie e il poco che c'è, come la Fao, ha casa a Roma". Sulle periferie il sindaco sottolinea: "Come detto, saranno la nostra ossessione. Nel budget troveremo 30 milioni per sistemare in due anni gli appartamenti sfitti. Entro fine agosto poi presenteremo la proposta per sostenere il piano da 100 milioni che MM (la società Metropolitana Milanese) ha presentato per la manutenzione straordinaria delle case popolari gestite da noi. I soldi li troveremo noi. Ma parlerò anche con il ministro Graziano Delrio per capire cos'altro potremo fare, visto che anche il governo ha in mente un progetto per le periferie delle città. E poi mi aspetto che la Regione faccia lo stesso con le case Aler: sarà uno dei punti dell'agenda di lavoro con Maroni".
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