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Milano è cresciuta, aprirò un ponte tra le sinistre

Written by Giuliano Pisapia.

Giuliano Pisapia"Lascio una città di cui oggi i milanesi sono orgogliosi, che ha innalzato la sua reputazione, in Italia e soprattutto all'estero. Una città che, persa quella industriale, era alla ricerca di una sua vocazione, una sua natura: oggi è la città della creatività e si è scoperta anche turistica. Lascio una città più bella, più verde, dal centro alle periferie".
Lo afferma il sindaco uscente di Milano, Giuliano Pisapia, in un colloquio con Repubblica (PDF) in cui spiega che non tornerà a "indossare l'abito del rappresentante dell'istituzione".
"Voglio continuare a fare politica come la intendo io, dal basso, come volontario, voglio aiutare a crescere qualcuna delle mille iniziative, associazioni, fondazioni che in questi anni hanno dato una mano al sindaco e alla giunta ad affrontare le situazioni di difficoltà, economica o sociale che fosse", dice Pisapia. La creazione di un ponte tra il Pd e la sinistra "che non dice sempre no" al momento sembra difficile. "Vedo tanta confusione, e queste Amministrative non faranno che accrescerla. Fino a un anno fa pensavo che non ci fossero alternative a un patto tra il Pd e la sinistra di governo. Lo penso ancora, ma in questo momento - evidenzia - non ci sono le condizioni, o perlomeno quelle che io ritengo necessarie: no all'uomo solo al comando, no alla rottamazione, perché le esperienze non si buttano via, ma si valorizzano; e spazio ai giovani, prima che arrivi la disillusione". "Il presupposto per ogni mio impegno - prosegue il sindaco arancione - è che si superi questo astio che vortica intorno alla figura del presidente del Consiglio. Un conto sono le critiche, e io ne avrei, a cominciare dall'idea del Partito della Nazione, un conto sono i giochi a perdere, le manovre sottobanco, lo scontro frontale. Lo spazio si è ridotto, vediamo cosa succede dopo le Amministrative e dopo il referendum".

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