Polizia postale, Facebook e violenza via web: una dura battaglia
Al convegno sul cyberbullismo a Milano, alla Casa dei Diritti, ho conosciuto il Comandante delle indagini telematiche del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Milano, e il Commissario Capo della Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Lombardia: devo dire che sono rimasto positivamente colpito dalla loro competenza e sensibilità su un tema così delicato come l'uso improprio del web, in particolare per applicazioni come Facebook e WhatsApp. Hanno detto che "la tastiera disinibisce e scatena reazioni" altrimenti difficili da tenere nella vita reale, invece facili nel mondo virtuale, ma queste reazioni hanno ahimè ricadute negative sulla vita reale delle persone, minorenni e non.
Collaboreremo con loro in Regione per migliorare la proposta di legge regionale del PD per la prevenzione e il contrasto al cyberbullismo, partendo dalla convinzione che è la prevenzione l'urgenza maggiore: non basteranno mai infatti i filtri tecnologici e il controllo telematico per contrastare il fenomeno. Negli Stati Uniti esiste un app che avvisa l'utente delle app social con un "alert" quando sta usando termini offensivi o a sfondo sessuale, per indurlo a desistere: pare non abbia molto successo...
Collaboreremo con loro in Regione per migliorare la proposta di legge regionale del PD per la prevenzione e il contrasto al cyberbullismo, partendo dalla convinzione che è la prevenzione l'urgenza maggiore: non basteranno mai infatti i filtri tecnologici e il controllo telematico per contrastare il fenomeno. Negli Stati Uniti esiste un app che avvisa l'utente delle app social con un "alert" quando sta usando termini offensivi o a sfondo sessuale, per indurlo a desistere: pare non abbia molto successo...
Per seguire l'attività di Carlo Borghetti: sito web - pagina facebook