La nota stonata
A ben vedere nella prolusione del card. Bagnasco c'erano molti elementi interessanti, come l'analisi sulla situazione internazionale, o il richiamo all'esigenza di un'Italia e di un'Europa accoglienti, la lotta contro i trafficanti di armi e di carne umana, il giusto richiamo alle difficoltà in cui versano molte persone, tutte questioni assenti ai tempi in cui il card. Ruini e lo stesso Bagnasco spiegavano come qualmente il buon cattolico non potesse non dirsi berlusconiano. Quello che appare spiacevole e capzioso è il voler legare quest'ultima tematica alla questione delle unioni civili, suggerendo esplicitamente che il Parlamento ha perso troppo tempo a discutere di queste cose anziché occuparsi di faccende più serie.
Si potrebbe rispondere che se si è perso tempo è per le infinite resistenze di chi non voleva che la legge si facesse, e che semmai bisognerebbe ringraziare il Governo per aver messo la questione di fiducia tagliando migliaia di emendamenti sulle virgole e sulle singole parole che servivano, quelli sì , a far perdere il tempo.
Si potrebbe rispondere che se si è perso tempo è per le infinite resistenze di chi non voleva che la legge si facesse, e che semmai bisognerebbe ringraziare il Governo per aver messo la questione di fiducia tagliando migliaia di emendamenti sulle virgole e sulle singole parole che servivano, quelli sì , a far perdere il tempo.
Più in generale quello che è sgradevole è il voler suggerire alla povera gente, ai disoccupati, a quelli che faticano a sbarcare il lunario, è che se loro soffrono è perchè il Parlamento si occupa dei diritti dei gay. E questo è scorretto, e anche falso.